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Politica | 27 febbraio 2025, 18:26

Passerella: il Sindaco Di Muro replica a Scullino “La demolizione del moncone consentirà di accelerare sui lavori di ricostruzione”

"È evidente che essendo il progetto da realizzarsi sullo stesso sito, occorre prima procedere con la demolizione"

Passerella: il Sindaco Di Muro replica a Scullino “La demolizione del moncone consentirà di accelerare sui lavori di ricostruzione”

"Colgo l’occasione dei quesiti posti dal consigliere Scullino sulla passerella (a cui ho già ampiamente risposto in Consiglio comunale) per chiarire nuovamente la procedura scelta da questa Amministrazione. Abbiamo scelto di diversificare la fase della demolizione dalla fase della ricostruzione al fine di recuperare il tempo perduto, tempo perso anche e soprattutto durante l’amministrazione Scullino, considerando che l’alluvione è occorso ad ottobre 2020, che con deliberazione di Consiglio n. 39 del 08/07/2021 (ben un anno prima della sua caduta) si dava mandato all’Ufficio Ragioneria di procedere con apposita richiesta di prestito flessibile presso la Cassa Depositi e Prestiti per una somma quantificata in euro 15.530.827,52, e che a quanto disposto non veniva dato seguito".

Interviene in questo modo il Sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro, che risponde alle dichiarazioni del Consigliere di opposizione, pubblicate oggi. "Ribadisco - prosegue - che la linea tenuta da questa Amministrazione, ampiamente anticipata in campagna elettorale, è stata quella di modificare il progetto esistente ritenendolo troppo impattante, eccessivamente oneroso e inadatto alle aspettative dei ventimigliesi i quali, ritenendo di interpretare nel migliore dei modi la volontà dei miei concittadini, rivogliono al più presto la passerella, una semplice passerella come quella che è rimasta nel cuore di tutti. È evidente che essendo il progetto da realizzarsi sullo stesso sito, occorre prima procedere con la demolizione, un’attività̀ necessaria che vogliamo fare subito impegnando risorse già presenti sul bilancio comunale, utilizzando per l’appunto una parte della donazione di S.A.S. il Principe Alberto di Monaco - che in alcun modo è da ritenersi vincolata esclusivamente alla ricostruzione, bensì̀ al generico ripristino dei gravissimi danni conseguenti alla tempesta Alex - consistente in 200.000 euro rispetto ai complessivi 500.000, risorse che saranno impiegate per la realizzazione della pista da cantiere, per la demolizione e il successivo smaltimento in discarica degli inerti".

"Sulle cifre indicate dal Consigliere Scullino, peraltro non certificate - va avanti il primo cittadino - si indicano appena 25.000 euro per le opere di demolizione, somme che probabilmente si riferiscono ad un intervento da realizzarsi durante la fase emergenziale in assenza di qualsivoglia vincolo e procedura autorizzativa. Proprio in virtù di questa economicità presunta e non verificata né verificabile, corre l’obbligo chiederci: perché allora non l’ha eseguito contestualmente al resto degli interventi post alluvionali? Questa procedura permetterà̀ dunque di ridurre i tempi: a breve verrà̀ comunicato il nome della ditta che effettuerà̀ i lavori di demolizione, per i quali oggi è stato svolto una primo sopralluogo con la Regione ai fini dell’allestimento dell’area di cantiere. Nell’attesa dunque di ricevere l’auspicato riscontro sulla copertura economica dell’opera di ricostruzione, per la quale ci siamo doverosamente candidati nell’ambito della programmazione regionale delle infrastrutture, si procederà̀ parallelamente alla demolizione del moncone in alveo, evitando di aspettare ulteriore tempo per ottenere tutte le risorse necessarie ad avviare una gara d’appalto complessiva. Una procedura che permetterà inoltre di diversificare il rischio di contenziosi e impugnazioni che, come noto, affliggono i procedimenti amministrativi, determinandone spesso una loro sospensione".

"Mi preme rimarcare ancora una volta - termina Di Muro - che né il progetto dell’amministrazione Scullino, né il nostro, possono vedere l’avvio dei lavori senza una regolare procedura ad evidenza pubblica per la selezione dell’impresa in assenza di risorse disponibili sul bilancio comunale. Non si poteva mettere a gara il progetto di Scullino semplicemente perché non c’erano e non ci sono tutt’ora i soldi per poterlo fare. Per questo abbiamo avanzato formale richiesta di finanziamento agli enti sovracomunali dopo aver approvato il progetto esecutivo dell’opera, che complessivamente ammonta a 6.400.000 euro circa, con un risparmi di oltre 9 milioni di euro rispetto al progetto precedente. Non so in base a quali informazioni Scullino possa dedurre che siano necessari altri due anni per iniziare i lavori di costruzione, essendo pronti a partire non appena ci verranno confermate le somme necessarie a partire con i lavori; somme che, al momento del nostro insediamento, confidavo di trovare nei “cassetti” tanto decantati che, invece, erano vuoti".

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