La vicenda della fibra fantasma di Badalucco, finisce sul tavolo del Governatore della Regione Liguria Marco Bucci. Ce la porta oggi il Sindaco Matteo Orengo, in missione oggi a Genova, con un ampio dossier.
“L’incontro con Bucci era programmato da tempo. Ci sono alcune pratiche delicate del nostro Comune, che hanno bisogno di un intervento della Regione, in relazione a fattibilità e finanziamenti – spiega il primo cittadino bauchegno – Per il momento non voglio parlare di questo dossier, in quanto preferisco evitare false attese. Ma quando avrò le certezze sarà mia cura indire una conferenza stampa per spiegare cosa si farà. Fatti e non parole. O libri dei sogni. Ma della vicenda della fibra dobbiamo assolutamente parlarne perché è macroscopica”.
Tra parentesi tra le pratiche delicate ci sono la nuova destinazione d’uso dell’Ex Albergo La Rocca, un particolare sviluppo del Festival dello Stoccafisso, ed altre importanti opere che cambieranno il volto del paese. Ma tutto questo ora è top secret. Quindi, sabato, in un comune deserto, mentre Matteo Orengo riordina le carte in vista della trasferta genovese, parliamo del problema delle zone bianche, per la connessione in banda ultra larga, finanziato dall’Europa, come dice un cartello all’ingresso del palazzo comunale.
“Senza mezze parole si può dire che la vicenda della fibra nel nostro comune ha aspetti tragicomici, ma in realtà è una vera vergogna. Open Fiber ha utilizzato soldi pubblici per cablare il nostro paese. I lavori come è noto sono stati conclusi due anni fa – dice Orengo – i cavi della fibra girano su tutte le facciate delle nostre case. Ci sono borchie di connessione su ogni edificio. Sono stati eseguiti scavi, sono state fatte nuove tombinature e sono stati creati armadi pieni di ogni sorta di elettronica. Ma tutt’ora non c’è il collegamento fisico con la fibra attiva a Taggia, sette chilometri di distanza da Badalucco e quindi questo cablaggio è solo il fantasma di quello che dovrebbe essere un lavoro che porti effettivo beneficio alla nostra collettività”
Il danno è ancora più rilevante da quando il Paese è stato inserito tra i Borghi più belli d’Italia. “Non possiamo dire che nel nostro centro ci sia la disponibilità della connessione in fibra e questo porta molte persone, soprattutto stranieri, a non cercare casa a Badalucco. La rete oggi è come una sorta di autostrada. Due anni fa ottenni una riunione tra noi, Anci e Open Fiber per comprendere quali potessero essere le tempistiche di accesso alla rete. Ma gli stessi tecnici di Open Fiber non sapevano dare una risposta. Un’altra riunione indetta prima per luglio e poi per settembre andò a vuoto”.
Di fronte a questo muro di gomma che cosa può fare Bucci? “In questa storia c’è uno spreco di denaro pubblico immane, perché sono stati spesi molti soldi, qualcuno ha guadagnato parecchio denaro, ma la fibra per i cittadini non c’è, è un’opportunità di sviluppo persa. Open Fiber deve spiegare perché dopo due anni dal termine dei lavori non c’è il collegamento. Ci deve dire cose certe, ci deve dire se mancano degli interlocutori. Il Presidente della Regione può essere una voce forte ed autorevole per incalzare Open Fiber e chiedere spiegazioni e tempi certi per l’attivazione della rete. L’accensione effettiva dei collegamenti sarebbe un importante fattore di sviluppo dell’entroterra. La Regione deve dimostrare che c’ un concreto interesse per le aree più disagiate della Liguria. Non è più tollerabile che Open Fiber faccia orecchie da mercante”