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Attualità | 24 febbraio 2025, 10:45

Coldiretti Pesca lancia l’allarme: record di pesce straniero in Italia, la Liguria difende il suo pescato

Così Coldiretti Liguria: "Etichetta poco chiara e scarsa conoscenza della stagionalità del pescato danneggiano la Flotta Italia"

Coldiretti Pesca lancia l’allarme: record di pesce straniero in Italia, la Liguria difende il suo pescato

Il 2024 ha segnato un record storico per gli arrivi di pesce straniero in Italia, con ben 1,1 miliardi di chili. Un fenomeno che, complice un’etichettatura ancora poco chiara e una scarsa conoscenza del pescato locale, ha messo in difficoltà il pesce italiano. Coldiretti Pesca ha lanciato un allarme, organizzando una giornata a Roma per sensibilizzare i consumatori a riconoscere il prodotto Made in Italy e orientarsi correttamente tra le etichette.

“La Liguria, grazie a una piccola Pesca legata fortemente al prodotto ittico locale, deve tutelare il proprio patrimonio ittico contro l’afflusso di pesce straniero”, affermano Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa, Delegato Confederale. “I pescatori liguri vivono di pesci come le alici, i gamberi e il pesce azzurro, fondamentali per la nostra cucina e ricercati dai consumatori proprio per la freschezza e la qualità che li contraddistingue.”

Negli ultimi quarant’anni, la dipendenza dall’estero per il pesce italiano è passata dal 30% al 90%, con oltre 840 milioni di chili di pescato che arrivano da altri Paesi. “Come Coldiretti ci impegniamo costantemente a promuovere e tutelare il pesce fresco e locale della nostra regione. La Liguria è una realtà unica per qualità e diversità del suo pescato, e per noi è fondamentale educare i consumatori a scegliere consapevolmente, per difendere non solo la nostra tradizione gastronomica, ma anche i pescatori locali e l’ambiente marino,” afferma Daniela Borriello, Responsabile Coldiretti Pesca Liguria. “In Liguria, i piatti tradizionali a base di pesce povero sono un segno distintivo della nostra cultura gastronomica, e il pesce locale deve essere promosso per il bene dei consumatori e della nostra economia,” spiega Borriello.

Concludono Boeri e Rivarossa: “Una maggiore trasparenza nell’etichettatura è oggi più che mai essenziale per aiutare il consumatore a compiere scelte consapevoli.”

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