Dopo i successi di Massimo Venturiello con l’omaggio a Petrolini, Silvio Orlando con “La vita davanti a sé” e “Testimone d’accusa” con Vanessa Gravina e Giulio Corso la stagione teatrale del Casinò riprende e presenta cinque esclusivi incontri da marzo a maggio 2025.
A marzo tre date: martedì 4 marzo Nancy Brilli presenta “L’ebreo”, giovedì 13 marzo Massimo Ghini sarà “Il vedovo” domenica 30 marzo Luca Barbareschi presenta “November. Venerdì 18 aprile Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio interpreteranno “Plaza Suite”. Mercoledì 14 maggio Lino Guanciale chiuderà in bellezza con “Napoleone. La morte di Dio”. Le pieces iniziano alle 21.
“Dopo aver riscontrato il gradimento del pubblico per le prime tre pièce che hanno registrato il tutto esaurito, riprende la nostra stagione teatrale con altri cinque testi, che spaziano su tematiche internazionali interpretati da una rosa di importanti protagonisti della nostra migliore tradizione culturale teatrale. È stata particolarmente apprezzata la scelta di contenimento dei costi di abbonamenti e biglietti con pacchetti dedicati ai più giovani. Fermamente convinti che l’accesso alla cultura vada incentivato favorendo anche economicamente la più ampia partecipazione degli appassionati e dei più giovani, abbiamo mantenuto i già ridotti costi dei biglietti del 2023 confermando la scontistica applicata e le promozioni indirizzate verso gli studenti e gli insegnanti. Per gruppi di dieci ragazzi accompagnati dal docente il prezzo del biglietto in galleria scende a cinque euro e ancora aquattro euro per gruppi di eventi. Auguriamo al pubblico di trascorrere momenti interessanti e coinvolgenti nel nostro teatro". Afferma il Presidente e Amministratore Delegato dott. Gian Carlo Ghinamo con iconsiglieri dott.sa Sonia Balestra e dott. Eugenio Nocita.
Biglietti
• Platea Primo settore € 25,00
• Platea secondo settore € 20.00
• Galleria € 15.00
• Gruppo di 10 studenti con insegnante costo del biglietto in galleria € 5. (superiori a 10 € 4).
• Persone fragile con accompagnatore sconto del 50% ad entrambi.
• Associazioni con elenco dei soci presentato dal Presidente € 5 di sconto su abbonamenti. Compagnie teatrali con elenco portato dal rappresentante € 5 di sconto su abbonamenti.
Servizio di Biglietteria presso botteghino del Teatro nei giorni: martedì, giovedì, venerdì sabato, dalle 16 alle 20; nei giorni degli spettacoli previsti in stagione, dalle 16 alle 21.
Servizio di prevendita: Compagnia Teatro Dell’albero Biglietteria presso Porta Teatro Casinò di Sanremo tel 0184 595273 (negli orari indicati) Prenotazione libera cell. 347 7302028 e cell 333 7679409 whatsapp. Email info@ilteatrodellalbero.it e su www.casinosanremo.it
Per acquisire i biglietti on line basta accedere al seguente indirizzo:
https://www.boxol.it/casinosanremo
Il programma:
L'EBREO: https://www.boxol.it/CasinoSanremo/it/event/l-ebreo-teatro-del-casino-di-sanremo/546373
IL VEDOVO: https://www.boxol.it/CasinoSanremo/it/event/il-vedovo-teatro-del-casino-di-sanremo/546374
NOVEMBER: https://www.boxol.it/CasinoSanremo/it/event/november-teatro-del-casino-di-sanremo/546375
SUITE PLAZA: https://www.boxol.it/CasinoSanremo/it/event/suite-plaza-teatro-del-casino-di-sanremo/546376
NAPOLEONE: LA MORTE DI UN DIO: https://www.boxol.it/CasinoSanremo/it/event/napoleone-la-morte-di-un-dio-teatro-del-casino-di-sanremo/546377
L’Ebreo di Gianni Clementi: Con l’entrata in vigore delle leggi razziali italiane, nel 1938, si diffuse, tra gli ebrei, la pratica di intestare a prestanome fidati i propri beni per metterli al riparo da probabili espropri, per poi rientrarne in possesso in tempi migliori. Per questo motivo, Marcello e Immacolata Consalvi si ritrovano ricchi dall’oggi al domani, intestatari di quattro appartamenti e due negozi del loro padrone, catturato e deportato lontano dall’Italia. La fine della guerra coincide con l’inizio dell’attesa per i coniugi Consalvi. L’azione si svolge nel 1956: nevica a Roma e le esitazioni di Marcello, ligio dipendente che mai aveva dubitato del ritorno del padrone, cominciano pian piano a sciogliersi sotto le certezze di Immacolata, sicura invece della sua morte. Proprio mentre si consolida la loro nuova condizione sociale ed economica, dopo tredici anni, il Padrone bussa alla porta per reclamare le sue proprietà. Immacolata, però, non intende rinunciare a quella vita cui, ben presto, si è abituata; convince, dunque, il marito a barricarsi in casa negandosi anche a conoscenti e amici. Sull’orlo di una crisi di nervi, dopo giornate trascorse come reclusi, la donna decide che l’unico modo per porre fine all’incubo sia eliminare l’Ebreo. Da quel momento si succedono i colpi di scena, fino ad arrivare al finale della commedia con un evento tanto imprevedibile quanto inaspettato.
Note di regia L’ebreo: è uno dei testi più avvincenti di Gianni Clementi, nel quale albergano diversi temi storicamente legati a un tempo apparentemente lontano che risultano ancora oggi tristemente attuali. Ambientato a metà degli anni Cinquanta, con il dichiarato intento di indagare l’animo umano e il grado di aberrazione al quale si può arrivare pur di non perdere i privilegi acquisiti, parliamo, in fondo, di Denaro (all’alba di quel “Boom” economico che, per certi aspetti, ne rinvigorisce la sacralità), e del Potere che ne consegue e che diventa il “leitmotiv” della società degli anni a seguire fino ai giorni nostri. In uno spettro ampio che va dalla commedia alla tragedia, la storia ruota intorno a due figure preminenti: il padrone ebreo, personaggio continuamente citato, mai fisicamente presente in scena ma avvinghiato alla coscienza di Marcello Consalvi, suo fedele ragioniere, e Immacolata, donna bellissima e volitiva, allo stesso tempo cinica e, a tratti, violenta, a sua volta vittima di un’infelicità latente che prova a mascherare con un'ostentata consapevolezza di sé. Il primo concede alla famiglia Consalvi una sorta di “sogno a tempo”, con la speranza di rientrare in possesso dei suoi averi una volta tornato; la seconda afferra quel sogno per cristallizzarne il tempo e farlo diventare solida realtà. Perenne carnefice del marito Marcello, la signora Consalvi (all’apice della scalata sociale ed economica cui da sempre ambisce), non perde occasione per denigrarlo, anche davanti agli amici, buttandogli in faccia continuamente la sua inadeguatezza per la nuova condizione. Con una grande attenzione ai ritmi (serrati e coinvolgenti) e alla musica (che porge il braccio alla prosa e, alle volte, detta i tempi dell’azione scenica), mettiamo in risalto il lato oscuro dei personaggi di una commedia noir che riesce a divertire (per alcune situazioni al limite del grottesco) e creare suspence, regalare sentimenti di tenerezza e finanche indignare (per la meschinità svelata dai personaggi), in una vera e propria ridda di emozioni verso un finale decisamente inatteso.