Una lettera al Sindaco di Sanremo per chiedere un maggiore controllo delle emissioni sonore nel centro della città e, in particolare nella zona della movida. E’ stata inviata dall’avvocato matuziano, Renato Alberti, che ha chiesto una attenzione superiore da parte di palazzo Bellevue.
L’avvocato, che già negli anni scorsi aveva inviato alcuni esposti in relazione alle emissioni sonore di alcuni locali del litorale, torna alla carica chiedendo che il Comune si faccia carico delle verifiche in città: “Nessuna richiesta di fermare la musica a Sanremo – ha detto al nostro giornale – ma, come accade per qualsiasi altro eventuale reato (come al Codice della Strada), se si danno concessioni poi si devono anche avere i mezzi per controllare”.
La proposta di Alberti al Sindaco vuole solo essere di verifica e non in chiave sanzionatoria per i locali, a meno di eccessi particolari. “Il Comune di Sanremo – prosegue Alberti – al momento non ha tecnici per utilizzare i fonometri che, invece, dovrebbero essere installati nei punti sensibili della città. Le apparecchiature devono essere sempre aggiornate e, anche chi le utilizza deve essere formato”.
Alberti torna quindi sul problema emerso anche durante il Festival, quando alcuni locali hanno proposto momenti musicali eccessivamente ‘rumorosi’ che creavano non pochi problemi a diversi residenti: “Se il Comune da le autorizzazioni a fare musica – termina Alberti – deve anche dotarsi di apparecchiature e di personale che possa far rispettare le normative. In più, se queste concessioni riguardano orari oltre l’una di notte, deve anche munirsi di agenti per poter intervenire in caso di bisogno”.
Intanto i gestori di bar e ristoranti di piazza Bresca e piazza Sardi stanno lavorando ad un progetto di 'filodiffusione', ovvero la distribuzione di un unico sottofondo musicale per tutti. Un'idea importante che, purtroppo, in alcuni casi non viene rispettata.