Sabato sera, mentre veniva decretato all’ Ariston il vincitore del Festival di Sanremo, contemporaneamente nella terza sezione del carcere, un detenuto di origini magrebine, probabilmente in stato di ebrezza, in quanto avrebbe bevuto della grappa ricavata dalla macerazione della frutta, ha aggredito gli agenti Polizia penitenziaria in servizio. Un altro detenuto invece, appena arrivato in sezione, ha lanciato sempre nei confronti degli agenti sia feci che urina.
A riferirlo è Fabio Pagani, Segretario della Uilpa Polizia Penitenziaria. "Altro che Festival di Sanremo , spiega, il vero palcoscenico è Valle Armea e possiamo gridare, anche cantando, che gli unici vincitori- eroi sono i poliziotti penitenziari di Sanremo , abbandonati a se stessi . È di tautologica evidenza che se non si assumono consequenziali misure immediate la situazione rischia di riprecipitare”.
"Sono ben 3mila e 500 le aggressioni subite nel corso del solo anno 2024 sull’intero territorio nazionale . A Sanremo , poi, non aiuta l’atteggiamento di chiusura del Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria e della Direzione in relazione alle nostre richieste d’interlocuzione proprio sulle problematiche che interessano l’ Istituto- spiega il Segretario della UILPA PP . Servono interventi immediati per deflazionare la densità detentiva, sono 16mila i reclusi oltre i posti disponibili, potenziare gli organici della Polizia penitenziaria, mancanti di più di 18mila unità, e delle altre figure professionali, ammodernare le strutture, le infrastrutture e gli equipaggiamenti e assicurare l’assistenza sanitaria. Parallelamente, vanno avviate riforme complessive dell’intero apparato d’esecuzione penale nell’alveo, peraltro, di una lettura della Carta costituzionale aggiornata al contesto storico-politico”