La scarsa illuminazione di Corso Mombello, una delle arterie centrali di Sanremo, continua a far discutere. A sollevare il problema sono stati diversi commercianti della zona, che lamentano condizioni di luminosità insufficienti per una via così strategica e frequentata, specialmente nelle ore serali. La situazione, secondo loro, non solo penalizza l’immagine del corso, ma anche la sicurezza e il passaggio dei potenziali clienti.
“Una decina d’anni fa è stata rifatta l’illuminazione del corso, ma la differenza tra la parte bassa e quella alta è evidente,” racconta uno dei commercianti che da tempo si batte per una soluzione. “Nel tratto basso i pali della luce sono posizionati ogni 19 metri, mentre nel tratto alto la distanza tra un palo e l’altro arriva a circa 30 metri. Questo significa che nella parte bassa ci sono ben nove lampioni, mentre nella parte alta solo tre, con il risultato che quest’ultima è molto meno illuminata.”
Il malcontento è palpabile tra chi lavora lungo il corso. “Siamo noi, con le luci dei negozi, a garantire una minima illuminazione. Altrimenti sarebbe buio pesto. Quando hanno fatto il progetto ‘Pigna Mare’, i lampioni installati sui muri dei palazzi sono stati rimossi e mai sostituiti,” prosegue.
A peggiorare la situazione contribuiscono anche i faretti bruciati nei giardini adiacenti: “Sono cinque faretti che non funzionano da circa tre anni. Abbiamo chiesto più volte la loro sostituzione, ma senza successo. Ci hanno detto che la ditta che li produce è fallita, ma basterebbe svitare quattro viti e risolvere il problema.” I commercianti hanno presentato più segnalazioni per cercare di ottenere un intervento risolutivo, ma finora senza esito. “Abbiamo fatto diverse richieste, ma tutto è rimasto fermo. Basterebbe poco per migliorare la situazione e restituire dignità a una strada così importante per la città,” conclude uno degli esercenti.