Viaggio nel mondo dei balestrieri e della peste del 1300 con il professore Daniele Zucconi. A Ventimiglia nel pomeriggio odierno si è, infatti, svolta un'interessante conferenza con lo storico, studioso del Medioevo, docente universitario e autore di autorevoli testi sull'argomento nella sala di Sant'Agostino a Ventimiglia. Per l'occasione erano presenti, oltre a cittadini, anche l'assessore di Ventimiglia Serena Calcopietro, il consigliere regionale Veronica Russo, il consigliere comunale di Vallecrosia Fabio Perri e rappresentanti di associazioni del territorio, come Patrizia Bottiglieri della Croce Verde Intemelia.
Nel corso dell'incontro "Tra frecce e storia", proposto da La Voce Intemelia in collaborazione con la Compagnia Balestrieri Città di Ventimiglia, si è parlato della storia dei balestrieri e della balestra. "La balestra era stata già utilizzata dai romani. A partire dal decimo secolo è diventata un'arma molto utilizzata soprattutto in guerra perché era micidiale. Nel tempo è stata rinforzata, dal legno al metallo e all'acciaio. Nella sua forma originaria venne utilizzata per tre secoli. In battaglia si preferiva avere un balestriere che un arciere" - dice il professore Daniele Zucconi - "I soldati venivano assoldati in un modo particolare in Liguria. Avevano un lavoro stagionale, un contratto per tre o sei mesi perché sui campi di battaglia il mercenario era facilmente comprabile. In altre realtà, invece, gli ingaggi per i mercenari erano per un anno intero".
Zucconi ha ripercorso le tappe della peste nera che ha imperversato in tutta Europa nel 1300 passando dalla ricostruzione storica alla scienza e alle credenze popolari. "Boccaccio ci ha parlato, per primo, di una delle tre forme di peste, quella bubbonica" - fa sapere Zucconi - "In un primo tempo non si sapeva che cosa procurasse la peste, fu scoperto solo nella seconda metà del Seicento. Epidemie fortemente mortali ci sono comunque sempre state nel tempo. Nel lungo arco temporale che abbraccia il Medioevo, tra Alto e Basso, i secoli dal XI al XIV vedono nascere e svilupparsi l'esperienza dei Commi, in particolare nell'Italia centro-settentrionale. Dei fatti e misfatti di quei tempi ce ne raccontano storici e storiografi che ne fecero cronache in presa diretta. Le pesti del '300, forse più che la scoperta delle Americhe, hanno segnato la fine di un mondo dove nacquero libertà, autonomie, nuovi diritti con i singoli cittadini chiamati alla difesa dei propri territori".
L'evento, che rientrava nella rassegna 'Gli incontri della voce', è stato aperto dalla professoressa Graziella Baduino-Maccario che si è soffermata, nello specifico, sull'origine e sull'evoluzione della compagnia balestrieri di Ventimiglia, che quest'anno ha organizzato il 38° campionato italiano di tiro L.I.T.A.B. con la balestra antica in occasione del quarantesimo compleanno. Fu, infatti, fondata il 21 marzo del 1984 da Piero Abellonio, Mario Blanco, Dario Canavese, Domenico Lippolis e Luigino Maccario.
Daniele Zucconi, nato a Massa e Cozzile nel 1961, è laureato in Scienze Politiche e in Giurisprudenza, ha un Master in politiche della sicurezza urbana, è docente universitario in corsi di specializzazione e formatore in materie storiche e tecnico-giuridiche. Appassionato di storia è autore dei romanzi di ambientazione medievale 'Il filo e la corda' e 'L'ombra della pantera' e del romanzo 'I due angeli' che ha per protagonista Michelangelo Merisi.