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Attualità | 25 gennaio 2025, 14:11

Sanremo, deportazione dei bambini durante la Shoah: i ragazzi del liceo Cassini incontrano il professor Maida (Foto)

Iniziativa organizzata dall’ANED in occasione della Giornata della Memoria

Sanremo, deportazione dei bambini durante la Shoah: i ragazzi del liceo Cassini incontrano il professor Maida (Foto)

La deportazione dei bambini durante la Shoah al centro dell'incontro, tenuto dal professor Maida, docente universitario di storia a Torino, svoltosi il 16 gennaio nella Sala degli Specchi del comune di Sanremo. Per l'occasione erano presenti anche le classi 3G, 3V e 3D del Liceo Cassini. Questa, come tante altre iniziative, è stata organizzata dall’ANED in vista della Giornata della Memoria per sensibilizzare i giovani su un aspetto specifico e drammatico della Shoah.

"Perché questo focus particolare? Perché proprio sui bambini? Principalmente per due motivi. Il primo riguarda l’obiettivo di sterminare i bambini, cancellando così la razza ebraica, senza lasciare degli eredi di quella tradizione. In secondo luogo, studiare le fonti, soprattutto attraverso la voce dei bambini sopravvissuti a siffatte atrocità, permette di vedere la Shoah da un altro punto di vista: quello di un bambino, innocente, spaventato, incosciente e confuso" - fanno sapere i ragazzi del liceo Cassini - "Il professor Maida ci ha raccontato la biografia dei sopravvissuti, ridando voce a chi non ne aveva avuta, come Adriana e Tatiana Bucci, due sorelle ebree, deportate ad Auschwitz, che sopravvissero e che ancora oggi raccontano la loro storia ai giovani e meno giovani. Queste due sorelle sono state deportate insieme al loro cuginetto Sergio ed erano detenuti insieme ad altri bambini in una zona di Auschwitz, nella quale erano continuamente sorvegliati da una 'tata' che ha salvato le due bambine".

"Infatti, prima che l''Angelo della Morte', Josef Mengele arrivi, ordina loro di restare ferme, qualunque cosa venga proposta, rimanere fermi al proprio posto, insieme al cuginetto Sergio ed altri bambini. Arrivato il momento, Mengele dice ai bambini che, per rivedere la mamma, debbono fare un passo avanti. Quel passo lo fanno dieci bambini, tra cui Sergio, che vengono allontanati e usati da Mengele come cavie per il vaccino contro la tubercolosi. Nel 1945 vengono impiccati ed i corpi furono bruciati, per nascondere i fatti disumani e le atrocità avvenute nei campi di concentramento" - sottolineano - "Questa è solo una delle innumerevoli storie di bambini, vittime della Shoah. Vi sono, anche, bambini ebrei, che, nascosti e non detenuti nei campi, hanno vissuto disagi, traumi personali ed indicibili sofferenze. Si pensi ad esempio al fatto che, da un momento all’altro, i bambini non possono più liberamente frequentare scuole e giocare con gli amici, costretti a casa e allontanati dagli amici; o debbono scappare, cambiare nome e identità, allontanarsi dalle mura domestiche e dai genitori che li hanno sempre protetti e che improvvisamente non possono più farlo, anzi, li costringono a mentire sulla propria identità".

Gli studenti del Cassini sono grati all’ANED, associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti, che ha organizzato e reso possibile l’incontro, al professore Maida, che ha tenuto l’incontro, e alla scuola, che ha permesso di partecipare a questa importante iniziativa.

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