L'autismo nella scuola, e non solo, è stato il tema al centro dell'incontro svoltosi in mattinata presso il salone parrocchiale dell'oratorio Don Bosco a Vallecrosia. L'insegnante Silvia Cragnolini ha presentato il libro "Il cammello vive nello spazio" e parlato, a un interessato pubblico, dell’autismo in modo leggero e propositivo ma, allo stesso tempo, serio e professionale.
Silvia Cragnolini è un’insegnante di sostegno laureata in scienze della formazione primaria e ha sempre avuto l’attrazione per la diversità e l’aiuto al prossimo. "Già da piccola volevo diventare un'insegnante di sostegno. Mi ha sempre incuriosito e affascinato il delicato argomento. Il libro cerca di affrontare l'autismo sia in termini teorici che pratici. Dopo aver letto e studiato molti libri al riguardo e dopo aver scritto perfino una tesi su questo tema mi sono resa conto di aver un grande bagaglio di conoscenze teoriche ma pochi strumenti pratici. Ero stanca dei soliti manuali che offrono solo tante teorie e così ho scritto un libro in un modo che possa essere approcciato non solo dal mondo della scuola ma anche da tutta la popolazione" - spiega Silvia Cragnolini - "l titolo 'Il cammello vive nello spazio' è una dimostrazione di quanto sia emozionante lavorare con i bambini, perché deriva da una frase stereotipata che ripeteva spesso un mio alunno e che lo faceva ridere molto, rendendo la sua risata contagiosa anche ai compagni e agli insegnanti che gli stavano vicino. Tante volte mi sono chiesta cosa volesse dire con quella frase ma non sono mai riuscita a capirlo. Ho solo cercato di trovare una mia interpretazione personale immaginandomi come si potesse sentire lui in questo mondo, proprio come un cammello proiettato nello spazio. Una sfida che faccio all'interno del libro, che è anche una provocazione, è che siamo tutti neurodiversi ma noi siamo consapevoli di essere normodotati, loro non sanno di essere neurodivergenti. Dobbiamo battere questo confine. In questo testo ogni capitolo è intitolato con un modo di dire o una frase idiomatica, come 'avere il chiodo fisso', 'non avere peli sulla lingua', visto che questi bambini speciali non hanno filtri su quello che pensano, sono sempre sinceri in quello che dicono e fanno".
Silvia da dieci anni si sente di dire che ha l’onore di lavorare con bambini della scuola primaria con bisogni educativi speciali, in particolare autistici. Cerca di combinare come meglio può e con moltissima passione il suo ruolo di maestra, moglie e madre di una meravigliosa bambina di tre anni che l’ha accompagnata dolcemente, mentre era nel pancione, durante la stesura di questo testo. "Ho iniziato dieci anni fa a lavorare con bambini autistici. Sono molto affettivi e cercano di mostrarlo ma a volte non hanno le risorse per farlo. A volte basta una luce un po' soffusa per far sì che queste persone si sentano meglio ma spesso noi non ne siamo a conoscenza" - sottolinea Silvia Cragnolini - "I bambini sono molto attratti dai numeri e dalle date. Ho dovuto inventarmi delle modalità differenti per interagire e lavorare con ognuno di loro. Ho imparato molto da loro, ho ricevuto una grandezza emotiva. Lo scopo principale del libro è anche quello di riuscire a trasmettere agli altri le stesse emozioni bellissime che ho provato io lavorando con questi bambini".
L'insegnante cerca di condividere ciò che ha scritto nel libro con colleghi, personale socio-sanitario, genitori e anche alunni, rendendolo pubblico a chiunque voglia avvicinarsi all’universo dell’autismo. "Nella fine del libro c'è il fulcro: 'Finché c'è fiducia c'è speranza'. Penso che questa frase sia l'obiettivo didattico e di vita di ognuno di noi" - mette in risalto Cragnolini che alla fine dell'incontro si è resa disponibile a firmare le copie del suo libro - "Troppo spesso si tendono a generalizzare le caratteristiche e teorie didattiche dimenticando l'individualità di queste persone. Bisogna ricordare che di fronte vi è sempre un alunno con interessi e passioni uniche".
"Siamo felici di poter ospitare l'insegnante Silvia Cragnolini" - commenta don Karim, parroco della parrocchia di Maria Ausiliatrice - "Oggi è venuta in oratorio per presentare il suo libro 'Il cammello vive nello spazio' che affronta un tema molto delicato e importante: l'autismo nella scuola. Un'occasione di confronto e formazione per la comunità".
"Il suo libro è molto bello perché senza trascurare alcuni aspetti tecnici rende molto pratico quello che è la vita di tutti i giorni a scuola o a casa" - afferma Marco Magliano, operatore pedagogico - "Silvia ha aspettato che la bambina crescesse per riprendere in mano quanto aveva scritto e provare a condividerlo con chiunque voglia avvicinarsi all’universo dell’autismo".
Tra il pubblico vi era anche il sindaco pro tempore di Vallecrosia Marilena Piardi. "A livello provinciale abbiamo l'Angsa. Abbiamo avuto esperienze con ragazzi con questi problemi e credo che a livello di aiuto ci sia una carenza reale di specialisti" - dice il sindaco pro tempore di Vallecrosia Marilena Piardi - "Quando diventano adulti, per questi bambini c'è il vuoto assoluto. Finché c'è la famiglia tutto può funzionare bene ma quando questi ragazzi rimangono soli non c'è un sistema o strutture che li possano aiutare. Gli enti dovrebbero fare di più".