Respinta in consiglio comunale a Ventimiglia la mozione sull'istituzione di un fondo comunale per consentire alle famiglie a basso reddito di coprire le rette degli asili nido, presentata dai consiglieri comunali di minoranza del Partito Democratico Vera Nesci e Alessandro Leuzzi.
"Questa pratica si occupa dei nidi d'infanzia e dei servizi educativi della città di Ventimiglia, che sono sempre stati apprezzati e hanno raggiunto un livello qualitativo di eccellenza anche grazie al lavoro degli uffici e della coordinatrice pedagogica Maria Grazia Fossati, che ringrazio per l'attività svolta" - dice il consigliere comunale di minoranza Vera Nesci illustrando la mozione - "In questa mozione si chiede di dare maggiore sostegno alle famiglie fragili che hanno necessità del servizio educativo dei nidi d'infanzia. Ci tengo a ricordare che il nido d'infanzia è riconosciuto ormai a livello globale da un punto di vista pedagogico e formativo per i minori come un servizio essenziale e fondamentale che non costituisce soltanto il posto dove mettere o lasciare il bambino perché i genitori lavorano ma è un percorso che serve alla crescita del bambino. E' uno strumento di sostegno alla genitorialità. Ricordo quel bellissimo progetto del centro Zerosei che contribuiva a implementare il rapporto bambino e genitori. Si chiede di rivedere le risorse destinate agli asili nido per poter aiutare le famiglie che vogliono usufruire del servizio ma non possono perché le rette sono troppo alte".
"Mi sento di non poter accogliere la mozione" - risponde l'assessore Milena Raco - "In relazione alla missione 12 dei diritti sociali, politiche sociali e famiglie al programma uno - interventi per l'infanzia, minori e asili nido, titolo uno, spese correnti, la differenza indicata nella mozione di circa 350mila euro riguarda solo il confronto tra le somme stanziate relative al bilancio assestato 2024, che comprende quindi la previsione dall'1 gennaio 2024 più le variazioni in corso d'anno nel 2024 e quelle relative al bilancio di previsione 2025 che ovviamente non comprende le possibili future variazioni in aumento che ci potranno essere in corso anno 2025, tra cui, per esempio, i contributi che dovranno essere deliberati e ripartiti dagli enti sovracomunali nel corso dell'anno 2025. E' ovvio che al primo gennaio del 2025 la colonna risulti inferiore rispetto ai valori che si vedono nella colonna che si notano alla chiusura del 31 dicembre 2024 proprio perché non siamo in grado di prevedere e accertare le somme relative a contributi dagli enti sovracomunali. Lo stanziamento di previsione del 2025 è stato addirittura aumentato rispetto a quello del 2024 di 111.449,12 euro. Nel globale della missione 12, ossia diritti sociali, politiche sociali e famiglia lo stanziamento in previsione del 2024 era di 4.520.000 euro mentre per l'anno 2025 è di 4.638.000 euro. In realtà, sono aumentate le previsioni di stanziamento di spesa. La differenza di 350mila euro è dovuta alla differenza tra il bilancio di previsione e il bilancio assestato, contributi che vengono palesati solo una volta passato il decreto e vengono dichiarati a bilancio solo nel momento in cui sono certi ed esigibili".
"Per le famiglie fragili sono già state sostenute da questo ente delle applicazioni che vanno ampiamente incontro alle famiglie" - sottolinea l'assessore Raco - "Abbiamo applicato delle rette calmierate per famiglie meno abbienti con un contributo sulla retta pari a 250 euro per le famiglie che hanno un Isee fino a 10mila euro; una retta pari a 450 euro per un Isee che va dai 10mila ai 20mila euro e una retta pari a 588 euro solo in caso di Isee superiore a 20mila euro. Abbiamo comunque l'esenzione totale per le famiglie in carico al servizio sociale comunale. Il budget stanziato per far fronte alla riduzione delle rette è stato aumentato per il 2025 da 170mila euro a 210mila euro. Si presume che tale importo sia sufficiente per sostenere tutte le richieste. Si ricorda che le famiglie hanno anche diritto e possibilità di accedere a ulteriori misure di sostegno che sono entrate in regime da anni e un contributo non esclude l'altro: bonus asili nido dell'Inps e il voucher di Filse. Ci saranno presto delle sorprese".
"Se avete previsto un aumento non capisco perché dice che non è d'accordo" - replica il consigliere comunale di minoranza Vera Nesci - "Forse questa era l'unica mozione su cui potevate fare un emendamento. Le variazioni di bilancio sono fattibili anche in diminuzione non soltanto in aumento".
"Per quanto riguarda il sociale l'assessore Raco è stata molto esaustiva e precisa. Condivido la sua risposta ma mi dispiace che non ha preso in considerazione la richiesta dei consiglieri del Pd. Sono stato l'artefice di un lascito di 200mila euro, lasciati al sindaco pro tempore. La finalità del lascito era molto specifico: aiutare i bambini bisognosi. Bisognava individuare delle realtà particolari di bisogno. Al momento questo lascito non è stato usato, mi auguro che venga preso in considerazione" - afferma il consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino - "Il Partito Democratico ha sollecitato la maggioranza con sette mozioni. E' uno stimolo che si deve concretizzare tra minoranza e maggioranza. Leuzzi e Nesci hanno lavorato bene esternando problemi che sono presenti nella nostra città e con le modifiche politiche la maggioranza ne ha preso atto".
"Questa mozione aveva fornito fin da subito delle perplessità anche perché i dati degli uffici erano oggettivi" - dichiara il consigliere comunale di maggioranza Simone Bertolucci - "Ringrazio l'assessore Raco che è stata precisissima e, quindi, ci allineiamo al fatto di non poter dare un parere favorevole alla mozione, sulla base soprattutto dei dati espressi".
"Ritengo che la spiegazione dell'assessore Raco sia stata esaustiva. L'ho apprezzata e condivisa" - interviene il consigliere comunale di maggioranza Gabriele Amarella - "Credo quindi che abbiamo motivato a sufficienza sul perché oggi respingiamo questa mozione. Gli aiuti alle fasce più fragili non sono solo da parte del nostro ente ma vengono erogati anche da Regione Liguria e dall'Inps. Ritengo che la mozione sia prettamente strumentale e demagogica. Non trovo, infatti, che sia proficuo per nessuno allarmare l'opinione pubblica dicendo che sono state tagliate delle risorse perché così creiamo solo disinformazione e allarmismo".
"Dopo la relazione esaustiva e dettagliata dell'assessore Raco non possiamo altro che esprimere un parere favorevole" - dice il consigliere comunale di maggioranza Franco Ventrella.
"L'assessore Raco ci ha espresso il suo punto di vista" - afferma il consigliere comunale di minoranza Alessandro Leuzzi - "L'unica mozione che meritava un emendamento era questa. Non facciamo allarmismo, solo minoranza. Ci sono migliaia di problemi e nel nostro piccolo facciamo una proposta per aiutare chi ha più difficoltà. Avete deciso che è un lavoro incompatibile. Era una proposta che viene respinta e ne prendiamo atto".
"Il tema è molto delicato e condivido quello che ha detto l'avvocato Nesci che ha detto che al nido c'è un percorso di formazione e crescita" - sottolinea il consigliere comunale di maggioranza Matteo Ambesi - "Nel dettaglio della mozione sono favorevole a quanto affermato dall'assessore Raco. Il mio voto sarà contrario alla mozione".
Nella votazione la mozione ha ricevuto due voti favorevoli da parte dei consiglieri Leuzzi e Nesci, tre astenuti da parte di minoranza (Scullino, D'Andrea e Panetta) e ha ricevuto voti contrari da tutta la maggioranza.