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Politica | 22 gennaio 2025, 07:21

Gianni Berrino: "il Festival non è replicabile in nessuna città ma bisogna fare molta attenzione affinché resti un patrimonio di Sanremo"

Sul tribunale ad Imperia: "E' nata una sottocommissione che sta analizzando richieste e possibilità"

Gianni Berrino: "il Festival non è replicabile in nessuna città ma bisogna fare molta attenzione affinché resti un patrimonio di Sanremo"

"Se è vero che il Festival non è replicabile in nessuna altra città, allo stesso tempo penso che bisogna fare molta attenzione affinché resti un patrimonio di Sanremo". E' il pensiero (leggasi consiglio all'amministrazione Mager) del senatore Gianni Berrino (FdI), componente della commissione parlamentare d'indirizzo e vigilanza dei servizi radiotelevisivi, espresso durante la nuova puntata de "L'intervista", ipotizzando i possibili scenari dopo la sentenza del Tar che ha bocciato il sistematico ricorso alle convenzioni Rai-Comune, imponendo l'avvio di una manifestazione d'interesse per affidare l'organizzazione del grande evento.

Spiega: "Il Comune cercherà, legittimamente, di ottenere il maggior ritorno economico possibile, ma a mio parere dovrebbe parallelamente chiedere solide garanzie sul mantenimento dei livelli medi di audience raggiunti, a memoria mai sotto 10 milioni di telespettatori nell'ultimo decennio. Perché se, disgraziatamente, dovessero crollare a 3/4 milioni, gli eventuali maggiori introiti per la cessione dei diritti dell'organizzazione passerebbero in secondo piano, mettendo a rischio il futuro del Festival. Ricordo che eventi entrati nella storia della tv e nel cuore degli italiani, come il Festivalbar e Miss Italia, sono spariti da un anno all'altro. E, senza fare nomi, numeri uno passati dalla Rai ad altre emittenti hanno perso molto del loro seguito. Quindi, è giusto cercare di avere di più, ma senza rischiare di perdere il capitale di telespettatori acquisito: sarebbe un danno per la pubblicità indiretta che ne deriva per Sanremo, oltre che per le case discografiche ed i cantanti".  

Berrino, che è anche membro della commissione giustizia in Senato (capogruppo di FdI), svela poi che sono numerose le istanze pervenute a Roma dai tanti territori del paese che hanno perso il tribunale, come Sanremo: "Tant'è che è nata una sottocommissione che sta analizzando richieste e possibilità. Penso che si possa arrivare a una legge che esprima quali siano le caratteristiche per poter ambire alla riapertura di tribunali. Bisognerà vedere se Sanremo potrà rientrare fra quelle città, e nel caso cercare una sede, perché quella che c'era è stata nel frattempo venduta e trasformata. Da sanremese, ovviamente, faccio il tifo per il possibile ritorno del tribunale, ma tenendo conto che è molto difficile considerate le molte altre realtà che vanno nella stessa direzione".

E dopo l'analisi degli esiti delle ultime elezioni comunali e regionali (è anche coordinatore provinciale di FdI), nonché degli scossoni nell'amministrazione di Ventimiglia e del possibile scenario elettorale a Vallecrosia, Berrino ricorda l'emozione provata entrando in Senato dopo un lunga carriera politica (tutta a destra) partita dal basso quarant'anni fa e ammette un grande rimpianto: "Non essere riuscito a diventare sindaco di Sanremo. Anche adesso, a oltre dieci anni distanza, provo molto dispiacere per aver perso la sfida con Biancheri. Non per questo, però, è nei miei progetti futuri. Fra l'altro, da quella sconfitta è poi nata la possibilità di approdare in Regione, diventando assessore due volte. E poi (sorridendo - ndr), non sono mai riuscito a farmi eleggere nemmeno in Provincia e nel mio condominio...".

Gianni Micaletto

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