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Cronaca | 20 gennaio 2025, 10:34

Imperia: dopo un inseguimento fino a Chiavari i Carabinieri arrestano un altro truffatore seriale

Con la tecnica del ‘finto avvocato’, questa volta aveva raggirato una donna di 93 anni

Imperia: dopo un inseguimento fino a Chiavari i Carabinieri arrestano un altro truffatore seriale

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Imperia, in collaborazione con la sottosezione Sampierdarena della Polizia Stradale di Genova, hanno arrestato un 56enne di Napoli ritenuto responsabile di truffa aggravata ai danni di una signora di 93 anni di Imperia.  

Numerose erano state nel corso della giornata le chiamate da parte di anziani che informavano di essere stati oggetto di un tentativo di truffa con la ormai nota tecnica del ‘finto Carabiniere o Avvocato’ o che comunque chiedevano conferma relativamente all’arresto di un loro caro, ritenuto responsabile di un grave incidente stradale.

I Carabinieri hanno svolto le indagini del caso, in particolare nella zona in cui un’anziana donna era stata appena raggirata e indotta a consegnare oltre 3.000 euro in contanti a un sedicente avvocato, quale acconto per evitare l’arresto della figlia responsabile di un grave incidente stradale.

Le indagini hanno consentito di scovare un’auto bianca noleggiata ed è scattato un lungo pedinamento lungo l’A10 sino a Chiavari, dove è stata fermata in sicurezza da una pattuglia della sottosezione Sampierdarena della Polizia Stradale di Genova. A bordo del mezzo il solo conducente, il 56enne di Napoli, pluripregiudicato e gravato da un provvedimento cautelare del dicembre scorso della Procura della Repubblica di Trapani per gli stessi reati.

L’uomo è stato trovato in possesso del denaro sottratto alla donna e di uno smartphone. Il 56enne è stato portato a Napoli, agli arresti domiciliari.

Nelle scorse settimane, il Prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo, aveva innalzato l’attenzione sul fenomeno delle truffe agli anziani affinché fosse avviata ogni iniziativa utile per sensibilizzare la cittadinanza su questo triste fenomeno, purtroppo molto diffuso anche nella nostra provincia. I Carabinieri raccomandano sempre di chiamare il 112, in casi come questi.

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