/ Attualità

Attualità | 17 gennaio 2025, 16:51

Sanremo: l'Istituto scolastico Colombo visita la mostra 'Sub tutela Dei. Il giudice Rosario Livatino'

A ripercorrere le tappe della vita, professione e martirio di Livatino, i ragazzi sono stati guidati da studenti del loro stesso Istituto e di altri istituti superiori

È giunta anche a Sanremo la mostra “Sub Tutela Dei. Il Giudice Rosario Livatino”, dedicata al giovane magistrato siciliano ucciso nel 1990 dalla mafia e beatificato nel 2021. Diverse classi dell’IIS Colombo si sono recate al Forte di Santa Tecla per partecipare a questo importante evento, organizzato e proposto dalla Diocesi di Ventimiglia-Sanremo e dalla C. D. A. L. – Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, in collaborazione con l’Associazione Libera e patrocinato dall’Ordine degli Avvocati di Imperia e dall’Ufficio Scolastico Regionale.

A ripercorrere le tappe della vita, professione e martirio di Livatino, i ragazzi sono stati guidati da studenti del loro stesso Istituto e di altri istituti superiori di Sanremo, che stanno svolgendo un significativo percorso di PCTO. Il tour attraverso i locali del Forte di Santa Tecla ha preso avvio con l’ascolto dell’audio che ricostruisce il momento dell’agguato al Giudice, il quale, prima di morire, pronunciò ai suoi giovani assassini la frase divenuta ormai famosa: “Picciotti, che cosa vi ho fatto?”. Un momento toccante in cui di fronte all’umanità del “giudice ragazzino”, si manifesta la cattiveria bruta degli uomini di mafia.

Lungo il percorso gli studenti si sono via via sempre più appassionati alla storia, visionando sui pannelli allestiti le molte fotografie inedite della vita personale di Rosario Livatino, gli scritti del suo diario, gli atti dei suoi processi ed infine la lettera di uno dei suoi killer pentito. Quella di Rosario Livatino, martire di Giustizia e della Fede, è una storia di sangue ma anche di profondo amore per il proprio lavoro e per la propria famiglia, di rispetto per la dignità di ogni uomo, di un forte senso di giustizia.

Esemplare il gesto di Piero Nava, testimone oculare dell’omicidio, che non ha chiuso gli occhi di fronte alla forza bruta dei mafiosi, ma si è tempestivamente e coraggiosamente recato alla polizia, offrendo un identikit dettagliato dei colpevoli, permettendone l’arresto e la condanna. Da quel momento Nava ha dovuto rinunciare alla sua libertà, alla vita che aveva costruito e persino alla sua identità, ma non si è mai pentito della sua decisione.

Così la prof.ssa Elena Gratteri, tra le referenti dell’iniziativa: “Attraverso questa mostra i nostri ragazzi hanno avuto l’occasione di incontrare un testimone credibile. Grazie a Livatino hanno potuto vedere che in qualsiasi circostanza si può vivere all’altezza dei propri desideri e dei propri ideali.”

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GENNAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium