Singolare episodio presso il Carcere di Valle Armea a Sanremo; ieri un detenuto tunisino classe 1998 H.A. con reati di furto con strappo e rapina giunto a fine pena, di essere scarcerato, proprio non ne voleva sapere. Si rifiutava infatti di lasciare l’istituto di pena di Valle Armea e si è arrampicato per ben due volte sul 'block house' per rientrare dentro l’istituto, poi convinto dalla Penitenziaria a desistere.
A riferirlo è Fabio Pagani , Segretario Regionale della UILPA Polizia Penitenziaria. “Ci riferiscono che il detenuto tunisino con diversi reati è anche un soggetto instabile psicologicamente” - spiega Pagani- "succede anche questo a Sanremo - commenta il sindacalista - un Istituto che vanta una presenza di 275 detenuti e soprattutto senza sottufficiali, che vede la UIL in conflitto con il Neo Provveditore per aver inviato ispettori dalla Liguria a Cuneo, anziché a Sanremo.
“Il Parlamento e il Governo ascoltino le parole del Garante della Costituzione e aprano immediatamente una discussione seria, senza pregiudizi ed evitando di radicalizzare le contrapposizioni, per l’indifferibile varo di provvedimenti utili a restituire crismi di civiltà e legittimità al sistema penitenziario, deflazionando la densità detentiva, implementando gli organici del personale e garantendo l’assistenza sanitaria, conditio sine qua non per riformarlo e stabilizzarlo compiutamente anche attraverso la riorganizzazione e il potenziamento di tutti servizi interni ed esterni, passando per il tangibile rafforzamento del Corpo di polizia penitenziaria le cui condizioni di lavoro sono rese inaccettabili”- conclude Pagani.