“Ci sia un segnale chiaro e forte sugli indennizzi, è vitale. Auspichiamo maggiore attenzione. Sugli abusi, come Regione non possiamo deliberare demolizioni, i Comuni hanno gli strumenti di legge per farle”. Così l’assessore regionale al Demanio, Marco Scajola, torna a parlare delle concessioni demaniali marittime a quattro mesi dal decreto del Governo con cui sono stati stabiliti i nuovi affidamenti entro il settembre 2027, senza riferimenti a indennizzi per i concessionari uscenti se non per gli investimenti non ancora ammortizzati.
Il tema è tornato al centro della narrazione politica regionale con l’interrogazione portata in consiglio dal gruppo del Partito Democratico ed esposta in aula dal primo firmatario, Enrico Ioculano. “Stiamo assistendo a un contesto di confusione data dal fatto che i Comuni, avendo voce in capitolo sull’assegnazione delle aree demaniali, stanno procedendo ognuno per conto proprio senza una quadro di insieme che possa agevolarli - ha detto Ioculano in aula - si è persa anche la parte legata alla previsione degli indennizzi con una parte marginale su quelli che non sono stati ancora determinati. Sul tema degli abusi, spesso i Comuni devono gestire aree gravate, cosa che può ingolfare gli uffici perché alcuni sono sanabili e altri no e questo va a complicare i nuovi affidamenti. C’è l’intenzione di adottare una norma quadro per uniformare i criteri di assegnazione rendendoli omogenei tra i Comuni? Si vuole contribuire dando una mano ai Comuni per gli abusi?”.
Argomento caldo in una regione in cui il comparto balneare regge gran parte dell’economia locale e con centinaia di famiglie che attendono di sapere quale sarà il destino delle spiagge in gestione.
Sul tema del supporto ai Comuni, Scajola ha rimandato alle amministrazioni locali: “Il rapporto con Anci c’è da sempre e la Regione ha adottato i criteri generali nel 2017 con la legge regionale 26, poi ci sono gli ultimi provvedimenti del Governo tra i quali le assegnazioni entro il settembre 2027. Non c’è necessità di ulteriori linee guida, con Anci ci siamo confrontati anche su questo. Anche perché molti Comuni si sono attivati con assegnazioni e bandi, se ora mettessimo mano a norme che hanno il rischio di impugnativa rischieremmo di creare problemi, sarebbe inopportuno. Con Anci stiamo esercitando un ruolo di verifica, supporto e assistenza tecnica”.
Per quanto riguarda gli indennizzi, Scajola ha auspicato da Roma “un segnale chiaro e forte” parlando di un tema “vitale”. “Come Regione - ha aggiunto Scajola in merito - auspichiamo che ci sia maggior attenzione”.
Infine, anche in merito agli abusi, Scajola ha rimandato la palla nel campo dei Comuni: “Per quelli che non possono essere sanati i Comuni e la Capitaneria possono verificare, noi non possiamo deliberare demolizioni, ci sono gli strumenti di legge che i Comuni hanno. In caso di evidenza pubblica, nella stessa molti Comuni hanno inserito la demolizione all’entrata del nuovo gestore per la demolizione di un bene che il Comune non ritiene sanabile per legge. Non serve un provvedimento regionale, ma posso garantire che con Comuni e categorie stiamo facendo un lavoro egregio”.