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Eventi | 12 gennaio 2025, 13:54

Grande successo per la presentazione del libro 'L’Arcobaleno di Sofia' alla 'Piccola' di Ospedaletti

La serata è stata animata dagli interventi dei relatori avv. Valentina Lugarà e Umberto Germinale, che hanno dialogato con l’autore leggendo alcuni brani delle sue opere

Sabato 11 gennaio la 'Piccola' di Ospedaletti ha registrato un grande afflusso di pubblico in occasione della presentazione del libro L’Arcobaleno di Sofia di Nazzareno Coppola. §

L’evento, organizzato in collaborazione al gruppo 'Ospedaletti Insieme' e l'associazione casa famiglia, ha rappresentato anche un’occasione per conoscere e approfondire gli altri due libri dell’autore, 'Ho Imparato ad Aspettare' e 'La Mia Alba', tutti disponibili su Amazon. La serata è stata animata dagli interventi dei relatori avv. Valentina Lugarà e Umberto Germinale, che hanno dialogato con l’autore leggendo alcuni brani delle sue opere. Coppola ha poi sviluppato i temi trattati, offrendo riflessioni profonde e toccanti. Tra il pubblico erano presenti il vice sindaco di Ospedaletti, Giacomo De Vai, e i consiglieri comunali Alessandro Goso e Maurizio Taggiasco. Particolarmente sentito è stato il dibattito su L’Arcobaleno di Sofia, ispirato a una storia vera, che affronta temi delicati come l’abbandono e i maltrattamenti subiti da una bambina, culminando con il perdono nei confronti del genitore in punto di morte. 

"Coppola ha intrattenuto per quasi due ore il pubblico, mantenendo sempre alta l’attenzione", ha dichiarato il consigliere Maurizio Taggiasco, sottolineando quanto il tema dell’infanzia violata tocchi profondamente la sensibilità collettiva. Nazzareno Coppola, che da quasi trent’anni gestisce con la moglie la casa famiglia Pollicino per minori in stato di semiabbandono, ha spiegato che scrivere è per lui una passione, ma anche un mezzo per sostenere progetti di affido familiare e per il 'Dopo di Noi' dedicato alle disabilità gravissime. Ampio spazio è stato riservato alla necessità di strutture adeguate per creare situazioni di co-housing per ragazzi con disabilità gravissime, garantendo loro supporti educativi e assistenziali quando i genitori non saranno più in grado di occuparsene. 

"L’Associazione Per Noi Domani di Imperia – ha sottolineato Coppola – sta lavorando per attivare una prima casa per disabilità gravissime a Finale Ligure, ma servono strutture anche a Imperia e nell’estremo ponente ligure, di almeno 350 mq". L’autore ha ribadito l’importanza di rispettare il progetto di vita di ogni individuo, evitando che situazioni di emergenza costringano i ragazzi a trasferirsi in macrostrutture dove non sarebbe possibile garantire un rapporto educativo personalizzato. Durante la serata si è discusso anche di affido familiare come strumento indispensabile per ridurre la permanenza dei bambini nelle comunità educative. Coppola ha invitato la classe politica a investire maggiormente nella prevenzione del disagio minorile, affinché i bambini di oggi non diventino adulti problematici domani.

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