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Attualità | 07 gennaio 2025, 12:15

Tariffazione costo acqua potabile, la Coldiretti Imperia chiede incontro urgente per la tariffe pregresse

L'associazione rivolge un nuov0 appello al commissario dell'Ato Scajola e al subcommissario Brescianini

Tariffazione costo acqua potabile, la Coldiretti Imperia chiede incontro urgente per la tariffe pregresse

Coldiretti Imperia lancia un nuovo appello alle istituzioni con una lettera indirizzata a Claudio Scajola, Commissario ad acta dell'ATO idrico integrato Ovest, e a Cecilia Brescianini, sub-commissario, per discutere delle cartelle inviate agli utenti di Rivieracqua. Oggetto della missiva è il chiarimento sulla tariffazione del costo dell'acqua potabile, in particolare per il periodo che va dal 1° gennaio al 30 giugno 2022.

Il 28 dicembre 2023 Coldiretti Imperia presentò un ricorso al TAR Liguria contro il decreto che fissava nuove tariffe sul costo dell’acqua potabile, che gravavano pesantemente sulle imprese agricole. “Abbiamo lavorato intensamente per trovare una soluzione sostenibile”, spiegano Gianluca Boeri e Domenico Pautasso, Presidente e Direttore di Coldiretti Imperia, “e nel febbraio 2024, grazie al dialogo con il Commissario Scajola, abbiamo raggiunto un accordo meno oneroso per le nostre aziende. Questo risultato ci portò a ritirare il ricorso al TAR.”

Tuttavia, a partire da agosto-settembre 2024, molte imprese agricole si sono viste recapitare cartelle esattoriali con i costi dell’acqua retroattivi al 1° gennaio 2022, con cifre pregresse esorbitanti e dunque poco chiare. “Abbiamo inviato numerosi solleciti per ottenere chiarimenti, in particolare sulle tariffe del primo semestre del 2022, ma ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta concreta”, aggiungono.

Le aziende agricole dell’imperiese appartenenti alla zona irrigua in questione sono circa 600, e consumano in media 594.000 metri cubi di acqua all’anno, pari a una quota minima del consumo generale, che consta di 16.924.373 metri cubi. Nonostante dunque una gestione responsabile delle risorse idriche e un utilizzo sostenibile dell'acqua, le imprese sono costrette a sostenere costi spropositati per l’uso di acqua potabile: costi, questi, di cui non vengono fornite delucidazioni e informazioni dettagliate.

“Le nostre aziende sono virtuose, adottano sistemi di irrigazione a goccia e a basso volume per ottimizzare le risorse disponibili. Ma l’assenza di reti idriche dedicate all'uso irriguo in ambito agricolo costringe a irrigare con acqua potabile, che ha un costo elevatissimo. È una situazione paradossale e inaccettabile”, denunciano Boeri e Pautasso.

La questione si fa ancora più critica per le imprese zootecniche, già fortemente provate dall’assenza di un piano invasi e di una rete idrica adeguata. “Questa mancanza di infrastrutture adeguate sta generando un disagio economico enorme, mettendo a rischio la sostenibilità di attività fondamentali per il nostro territorio”, evidenziano ulteriormente.

Con la lettera inviata stamattina, Coldiretti Imperia chiede un incontro urgente per chiarire la legittimità delle cifre richieste, con particolare attenzione alle tariffe applicate nel primo semestre del 2022. “Se non riceveremo una risposta adeguata”, concludono Boeri e Pautasso, “ci vedremo costretti ad agire nelle sedi opportune per difendere i diritti delle nostre imprese agricole.”

Coldiretti Imperia rinnova l’appello per soluzioni strutturali a lungo termine, come la realizzazione di una rete idrica per uso irriguo e un piano invasi, strumenti essenziali per ridurre i costi e garantire un futuro sostenibile alle aziende agricole della provincia.

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