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Attualità | 01 gennaio 2025, 09:15

Sanremo, gatta ferita gravemente soccorsa da Ambulanze Veterinarie: muore per assenza di reperibilità veterinaria (Foto)

"Alla domenica e durante i festivi non possiamo più garantire il nostro servizio di ambulanze perché non sappiamo dove portare gli animali soccorsi"

Sanremo, gatta ferita gravemente soccorsa da Ambulanze Veterinarie: muore per assenza di reperibilità veterinaria (Foto)

Viene ferita gravemente da un cane e nonostante sia stata soccorsa subito da Ambulanze Veterinarie Odv muore in agonia perché nessuna clinica veterinaria era disponibile a prestare cure mediche. E' successo a Sanremo a una gatta, Nina.

"La tragedia che ha coinvolto Nina, una gatta di famiglia ferita gravemente da un cane a Sanremo, evidenzia un problema sempre più insostenibile per la nostra associazione di ambulanze veterinarie" - commenta Igor Cassini, presidente di Ambulanze Veterinarie Odv -"Dopo essere stata contattata d’urgenza nella notte, la nostra squadra è intervenuta immediatamente per soccorrere Nina cercando di mettersi in contatto con qualche clinica. Tuttavia, nonostante i nostri sforzi, nessuna clinica veterinaria è risultata disponibile per prestare le cure necessarie lasciando la gatta senza assistenza fino al mattino, quando, purtroppo, è deceduta in agonia".

"Questo episodio mette in luce una situazione allarmante che non riguarda solo i proprietari di animali ma anche noi, come associazione impegnata nelle emergenze veterinarie. Alla domenica e durante i festivi non possiamo più garantire il nostro servizio di ambulanze perché non sappiamo dove portare gli animali soccorsi" - sottolinea - "Un sistema al collasso. La mancanza di reperibilità veterinaria nelle ore notturne e nei giorni festivi rappresenta un ostacolo insormontabile per chi, come noi, si dedica al salvataggio degli animali in difficoltà. I nostri soccorritori intervengono con tempestività e professionalità ma senza un punto di riferimento disponibile per le emergenze, il nostro intervento diventa vano".


"Questa situazione è comparabile a un’emergenza sanitaria per esseri umani in cui, durante la notte o i giorni festivi, le ambulanze non avrebbero ospedali disponibili dove trasportare i pazienti. È una realtà inaccettabile che sta penalizzando animali e famiglie in momenti di estrema urgenza. L'unica clinica che ci dà sempre la disponibilità è Studio Ponente di Ventimiglia" - afferma - "E' necessaria, quindi, una reperibilità veterinaria strutturata. È fondamentale che le istituzioni, in collaborazione con gli ordini veterinari, intervengano per istituire un sistema di reperibilità efficace. Tra le soluzioni che proponiamo vi sono turnazioni obbligatorie per le cliniche veterinarie con una distribuzione equa dei turni notturni e festivi tra le strutture della provincia; coordinamento attraverso un centralino unico regionale, che consenta di indirizzare i soccorritori verso le cliniche disponibili in tempo reale e incentivi economici per i veterinari che garantiscono la reperibilità nei giorni festivi. Senza un cambiamento il servizio di emergenza è a rischio".


"La nostra associazione ha sempre lavorato con impegno e dedizione per salvare animali in difficoltà. Tuttavia, senza un sistema di supporto adeguato, anche il nostro operato rischia di diventare insostenibile. Non possiamo continuare a intervenire senza sapere dove trasportare gli animali soccorsi" - dichiara - "La storia di Nina è una ferita aperta per noi e per la sua famiglia ma deve servire da monito per spingere al cambiamento. Gli animali non possono più essere lasciati senza assistenza nelle ore critiche. Ci appelliamo all'associazione Lav, a tutti i veterinari, alle istituzioni locali e regionali e alla comunità: è necessario intervenire immediatamente per garantire un sistema di emergenza che funzioni davvero per il bene degli animali e delle famiglie che si affidano a noi. Non possiamo permettere che tragedie come quella di Nina si ripetano".

Elisa Colli

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