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Attualità | 22 dicembre 2024, 07:15

I piccoli olivicoltori di Natale: in Valle Argentina dalla scuola dell'infanzia alla produzione dell'olio (Foto)

Grazie ai bambini ed agli alberi di piazza Matteotti

Questa è una piccola storia di Natale che vede protagonisti i più piccoli abitanti della comunità di Badalucco, Montalto Ligure e Carpasio. Ovvero i bambini dai tre ai cinque anni che frequentano la Scuola Statale dell’Infanzia, ubicata al piano terreno dell’edificio di Regione Boeri.

Ma occorre fare una premessa che coinvolge i più grandi. Dobbiamo partire da un’epoca in cui Lorenzo, Manuel, Debora, Tancredi, Aaron non erano davvero ancora nati. Era infatti il 2004. C’era a Badalucco una piazzetta che era piuttosto malconcia, sepolta dalle auto, messe alla rinfusa, proprio nel centro del paese. Si chiamava in antico piazza Libia. Poi era diventata piazza Giacomo Matteotti. In quell’anno l’amministrazione  comunale decise di mettere mano al recupero, trasformandola in una sorta di giardino tra le case con grandi e robusti alberi di olivo e aiuole, ma anche gradoni fatti per potersi sedere, conversare, con spazi razionalizzati, con una pavimentazione anti sdrucciolo, idealmente destinati al gioco dei bambini, protetti per tre lati da case e lontani dalla strada. Ma poi questo spazio, come durante il degrado, nonostante la realizzazione di grandi parcheggi, vicini, tornò ad essere occupato da macchine, apecar, motorini.

Ma… ma… qualche giorno prima di Natale i bambini si sono ripresi simbolicamente l’area, con i loro allegri giochi ed hanno fatto girotondi intorno ai magnifici alberi di olivo che ivi sopravvivono nonostante lo scarico delle automobili. E’ merito di Lisa Palumbo, delegata comunale alla scuola e di Paola Garzia, Giusy Ielo e Gaia Belmondo, le tre insegnanti della scuola dell’infanzia che hanno accolto e perfezionato l’idea di portare i loro piccoli alunni a fare la bacchiatura delle olive tra le case che si affacciano su piazza Matteotti, aiutati dai volenterosi genitori e dall’amministrazione comunale.

Così è avvenuto il piccolo “miracolo” di Natale. Alle macchine è stata vietata la sosta. La piazza è stata totalmente ripulita e lavata dagli operai del Comune. E poi una piccola folla di bambini alti poco più di un metro ed a volte nemmeno, con i genitori e le loro insegnanti, sono arrivati con le fitte reti da stendere ai piedi degli alberi e i “trapueli” ovvero i caratteristici lunghi bastoni con i rebbi che servono per far cadere le olive, dai rami alti, nelle reti. Una volta avvenuta questa benefica pioggia, con grande pazienza sono entrati in gioco i bambini, che con le loro manine hanno raccolto delicatamente le olive, senza perderne una. L’annata è buona e sono state fatte ben quattro ceste di raccolto.

Non è finita qui. La comitiva poi si è trasferita nel frantoio Roi. Qui grazie all’amichevole collaborazione dell’imprenditore è avvenuta la spremitura delle olive e sotto gli occhi dei bambini è uscito l’oro della Valle Argentina, ovvero un ottimo olio d’oliva. Al ritorno dalle vacanze l’olio prodotto durante quella mattinata, sarà utilizzato dalla mensa scolastica e per le merende dei bambini, portando così un tocco speciale di tradizione nella loro quotidianità. 

“E’ stata una giornata che ha avvicinato i bambini al loro territorio – ha commentato il Sindaco Matteo Orengo e ringrazio la scuola per la collaborazione e il frantoio Roi per essersi prestato gratuitamente all’iniziativa. I bambini hanno imparato quanto lavoro c’è dietro a un bicchiere di olio, una giornata di festa e di cultura”.

Tutti contenti. Bambini, genitori, insegnanti. “È stato un modo bellissimo per avvicinare in maniera attiva i bambini alle tradizioni del nostro territorio - hanno detto le insegnanti - Hanno giocato, si sono divertiti e hanno imparato qualcosa di importante sulla nostra cultura.”

Ma il lieto fine è stato solo a metà. Perché andati via i bambini le auto sono tornate a stringere da presso i maestosi ulivi di Piazza Matteotti. E a far sparire la vivibilità della piazza.

Carlo Michero

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