A partire da domani, presso la Chiesa del Convento dei Cappuccini di Sanremo, si potrà visitare un Presepe Francescano del ‘700 allestito da tre amici presepisti dei frati del convento. L’opera resterà esposta per tutta la durata dell’Anno Santo 2025 con orario 8.00-12.00 e 15.30–19.00
“La fraternità dei Minori Cappuccini di Sanremo – spiegano dal Convento - possiede un antico presepe francescano composto da oltre trenta statue. È il presepe storico del convento di Sanremo, opera che sino alla metà degli anni sessanta dello scorso secolo veniva esposto in occasione del Santo Natale. Dopo oltre sessant’anni i Cappuccini Sanremesi hanno pensato di riproporre alla Città dei fiori l’esposizione di quel prezioso esempio di arte minore che è il presepe del convento.
Le statue sono principalmente di due tipi: statue risalenti al XVIII secolo che erano, con tutta probabilità, parte di un presepe tipico ligure e cappuccino, che potrebbe essere definito maraglianesco. Questo gruppo di statue è giunto a noi non in ottime condizioni ma mostrano la loro antichità e finezza, la loro misura è di circa 80 cm., hanno gambe ed arti superiori snodati, abiti in tessuto, volti finemente scolpiti in legno con colori molto reali, alcune statue hanno gli occhi in vetro. Statue in gesso e abiti di stoffa di circa 90 cm. che pur con ritocchi maldestri e molte lacune sono ancora oggi un bel esempio di arte presepiale della seconda metà del XIX secolo.
Questa fraternità già nell’anno passato aveva ideato una sorta di presentazione ai fedeli di questo antico presepe, ma solo quest’anno in occasione dell’apertura del Giubileo è riuscita, grazie alla collaborazione di tre Amici del convento presepisti con una lunga storia di realizzazioni, a riproporre ai fedeli, alla Città e a tutti gli appassionati il presepe francescano storico di questo convento.
La necessità di realizzare una scenografia adeguata e proporzionata alle statue ha guidato la progettazione e realizzazione. Sono occorsi circa 35 metri quadrati di polistirene dello spessore di 3 cm. per realizzare uno scorcio idealmente riconducibile agli affascinanti luoghi della ‘Pigna’ di Sanremo. Tutte le superfici sono state intonacate con adeguate malte colorate e poi ritoccate ed antichizzate. Qua e la intonaci cadenti, cornicioni ammalorati rendono l’idea di una antica perduta opulenza ed importanza. La presenza di una fontana con acqua corrente, di varie edifici caratterizzati dalle tipiche facciate a colori accesi che identificano le varie proprietà, di aperture e scale che fanno intuire una vita semplice e operosa.
La stalla dove Gesù, Maria e Giuseppe trovano ospitalità è posta in primo piano per evidenziare il mistero della natività redentiva di Cristo. Il ciclo completo di luci dal sorgere del sole sino alla notte impreziosiscono l’ambientazione, non da ultimo la stella cometa che transita sullo sfondo nella notte scura. Una leggera e intonata colonna sonora accompagna la visita.
La comunità ha deciso che questa opera resterà esposta per tutta la durata dell’Anno Santo 2025. Si pensa, se sarà possibile economicamente, di promuovere un completo restauro di tutte le statue”.
Una nota di colore e sanremesità.
Il poeta Luigi Asquasciati, noto anche con lo pseudonimo di Renzo Laurano (Sanremo, 2 febbraio 1905 – Sanremo, 16 maggio 1986), scrisse una poesia proprio sul presepe dei Cappuccini, questo è il testo:
PRESEPIO DEI CAPPUCCINI
Tìtiro e Melibèo pastori, entrambi
morati al nerofumo, tra di loro,
sotto il ciel di una palma,
attendono il Signore
della Egloga Quarta.
I ruscelletti
di stagnola dei Padri Cappuccini
recano un fresco al cuore
de’ mandriani orientali.
E i ragazzetti,
né presepi, son buoni a tutto fare.
Quando ero mozzo d’altari,
non la cedevo a un gatto;
ma un contegno esemplare.
Nella stalletta, con calma
vergiliana, nasce Nostro Signore.