"La decisione della Direttrice Generale dell’ASL 1 Imperiese, Maria Elena Galbusera, di mettersi in aspettativa sta mettendo in allerta nuovamente il territorio. Facendo una doverosa premessa, rispettando le motivazioni personali della professionista, non possiamo che constatare il rischio dell’ennesimo cambio nella dirigenza nella Asl 1 di Imperia. L’episodio si inserisce in una lunga serie di cambiamenti, dimissioni e sospensioni che negli ultimi anni hanno caratterizzato la gestione della sanità imperiese. Il ripetersi di queste situazioni impone una riflessione critica: cosa sta accadendo davvero all’interno della ASL 1, perché la struttura risulta incapace di trattenere figure chiave e quali ricadute sulla gestione sanitaria? Lo ripeto spesso: negli ultimi 4 anni si sono alternati 4 dirigenti, siamo passati da Prioli, Falco e Stucchi a Galbusera. Se si trattasse di una squadra di calcio e parlassimo di allenatori, cosa penseremmo della squadra? - Così il consigliere regionale del Partito Democratico Enrico Ioculano, che aggiunge -La lunga lista delle possibili motivazioni di questi abbandoni da parte dei diversi dirigenti può essere variegata: dai ritardi cronici nei progetti infrastrutturali, come i cantieri infiniti dei Palasalute, l’incertezza sull’Ospedale Unico di Taggia, il reclutamento problematico di personale medico e infermieristico e l’affidamento di servizi essenziali al privato, sono solo alcune delle criticità emerse con forza negli ultimi mesi.
Questa situazione di stallo non è solo amministrativa, ma produce conseguenze dirette sulla qualità dell’assistenza offerta ai cittadini. I medici e i dirigenti si trovano spesso a operare in un contesto di emergenza continua, schiacciati tra risorse insufficienti e obiettivi irrealizzabili. La scelta della direttrice Galbusera, seppur temporanea, mette in luce un sistema che appare incapace di trattenere e sostenere il proprio personale dirigenziale, mentre resta in affanno nella programmazione dei servizi. Non è la prima volta che accade e, senza un cambio di rotta, non sarà l’ultima.
Se l’obiettivo è davvero quello di garantire un servizio sanitario efficiente e capillare, è tempo di affrontare con urgenza i problemi strutturali e organizzativi che affliggono l’ASL 1 Imperiese. È necessario un piano di intervento chiaro e concreto per superare l’immobilismo che pesa su infrastrutture, assunzioni e investimenti. Le ripetute uscite di dirigenti e professionisti non sono un caso, ma il sintomo evidente di un sistema in crisi, che merita risposte serie e immediate.
La salute dei cittadini non può aspettare, né tantomeno può pagare il prezzo dell’ennesimo dissanguamento di competenze e professionalità”.