Ventimiglia commemora l’80esimo anniversario dell'eccidio nazifascista dei civili avvenuto il 14 dicembre 1944 a Torri, frazione della città di confine, legato a quello verificatosi il 16 dicembre 1944 a Torre Paponi, frazione di Pietrabruna.
Un momento solenne, significativo e di raccoglimento alla presenza di autorità civili, militari, combattentistiche e d'arma, associazioni e cittadini. Dopo la celebrazione della santa messa, presso la chiesa dell’Addolorata e di San Luigi, si è svolta la commemorazione dell’eccidio in piazza Caduti della Libertà, dove sono stati letti i nomi dei caduti e si sono tenuti interventi, ricordi e orazioni ufficiali. "In quei tragici giorni, truppe naziste tedesche delle spietate SS, affiancate dalla fascista 'Brigata Nera' della Repubblica Sociale Italiana, perpetrarono brutali violenze che costarono la vita a diversi nostri concittadini, barbaramente uccisi, inclusi coloro che erano stati sfollati a Torre Paponi" - ricorda il Comitato di Quartiere di Torri.
"Si ricorda uno spezzone della nostra storia e alcuni concittadini che non ci sono più: l'eccidio di Torri avvenuto ottant'anni fa" - dice il sindaco Flavio Di Muro - "Questo non è solamente il momento del ricordo ma è anche il momento delle riflessioni su situazioni che non devono più avvenire. Devo riconoscere il ruolo importante che hanno avuto la chiesa e i parroci nell'aiutare la popolazione e, in particolare, alcuni paesi come questo. Nella nostra città si sta riscoprendo sempre di più la voglia di riaprire alcune pagine buie della storia. Noto con piacere che oggi c'è una folta rappresentanza, insieme a me, dell'Amministrazione e di tutto il consiglio comunale, segno che la violenza e l'aggressione non hanno colore politico e vanno sempre condannate. Ringrazio la comunità di Torri per aver organizzato questo momento".
In occasione dell'importante giornata di memoria è stata, inoltre, scoperta una targa in onore di Albino Ballestra, figura straordinaria e indimenticabile per la comunità ventimigliese che fu tre volte sindaco di Ventimiglia, commendatore della Repubblica ed ex presidente della sezione locale della Federazione Italiana Volontari della Libertà. Un gesto voluto e sostenuto dal Comitato di Quartiere e dalla comunità “turasca” per rendere omaggio al suo instancabile impegno, umano e politico, sempre volto al bene comune e costantemente ispirato da sinceri valori democratici e di libertà.
"Bisogna commemorare sempre quello che è accaduto nel 1944 a Torri. Ci siamo perciò detti che questa era l'occasione migliore per dedicare una targa, fortemente voluta dal comitato, in ricordo di Albino Ballestra" - fa sapere il Comitato di Quartiere di Torri - "Nessuno muore sulla Terra finché vive nel cuore di chi resta. E' un omaggio ad Albino e a chi ci ha preceduto. Un grazie va a tutti i presenti, alle autorità civili e militari, alle associazioni, ai parenti dei caduti, al sindaco Flavio Di Muro, al vicesindaco Marco Agosta, al presidente del consiglio comunale Roberto Nazzari, all'assessore Domenico Calimera, ai consiglieri comunali Gabriele Amarella, che oggi rappresenta anche la Provincia, Franco Ventrella, Simone Bertolucci, Matteo Ambesi, Gaetano Scullino, Cristina D'Andrea, Alessandro Leuzzi e Vera Nesci, al consigliere regionale Enrico Ioculano, alla senatrice Donatella Albano e a tutti gli ex sindaci di Ventimiglia oggi qui riuniti".
"Ricordiamo anche il contributo che ha dato alla città un grande sindaco di Ventimiglia, forse il più grande che abbiamo avuto: Albino Ballestra" - afferma il sindaco Flavio Di Muro - "Mi hanno sempre parlato bene di lui sottolineando tutto quello che ha fatto per il nostro ente. L'altro giorno mi sono emozionato riscoprendo una targa con il suo nome nella scuola francese che ora è accanto al mio. Fu antesignano dei rapporti transfrontalieri. In questo territorio transfrontaliero dobbiamo, infatti, capire che i confini sono un motivo di opportunità e non devono essere un motivo di divisione".
"Ho avuto la fortuna di conoscere Albino durante il mio mandato" - dichiara il consigliere regionale Enrico Ioculano - "Era una di quelle persone con le quali si ci confrontava, puntualmente c'era e dava consigli saggi e sapienti di chi ha avuto nella sua vita esperienze importanti che ha caratterizzato quella generazione che sapeva rispettare il prossimo. Albino è stato un esponente di spicco nella città di Ventimiglia perché è cresciuto in un contesto in cui bisognava rispettare il prossimo ed erano importanti i valori della libertà. Ha svolto ruoli importanti nella resistenza e in diverse associazioni. E' stato un grande personaggio della comunità che ha fatto molto per la nostra città. Ventimiglia deve essere fiera e orgogliosa di aver avuto un uomo così al suo servizio ed è giusto ricordarlo".
"Siamo qui per commemorare l'eccidio di Torri e Torre Paponi, una delle peggiori stragi nazifasciste in Italia. Ricordare è un dovere oltre che politico e civile anche morale affinché questi episodi non accadano mai più" - afferma il consigliere provinciale e comunale Gabriele Amarella - "Inoltre, ricordare Albino Ballestra è per tutti noi una commemorazione molto sentita. Ho avuto la fortuna di conoscere Albino, un esempio per tutti, stimato come persona e politico sempre al servizio della nostra comunità".