Ventimiglia lancia un protocollo di protezione per le vittime di violenza.
"Siamo fortunati perché nello statuto della città di Ventimiglia vi è già espresso concretamente un indirizzo, diffuso su base nazionale, riguardo al diritto al benessere, alla sicurezza e alla protezione dei cittadini" - dice il sindaco Flavio Di Muro - "Inoltre, nel programma elettorale abbiamo messo nero su bianco che intendiamo implementare la messa in sicurezza per migliorare la vita di vittime di abusi e violenza. La nuova organizzazione in ambito sociale ragiona in un'ottica di logica territoriale sociale, oltre alle limitazioni comunali. Abbiamo un progetto nuovo approvato in Giunta per andare a rispondere alle esigenze immediate della popolazione. Ringrazio l'assessore Raco che da mesi si è impegnata e si sta dedicando tantissimo su questa tematica, chiedendomi anche una delega a riguardo".
"Una delega a cui tenevo tantissimo. E' una tematica che sentivo di dover portare avanti" - illustra l'assessore Milena Raco - "L'argomento doveva essere assolutamente messo in piazza anche con le forze dell'ordine con le quali iniziare un percorso insieme. Il mio intento è quello di creare una rete di lavoro e collaborazione tra amministrazione, istituzioni, forze dell'ordine e scuole. Ho fatto un giro nella nostra città, ho parlato con le persone e i ragazzi e ho capito che l'argomento viene affrontato poco. E', invece, necessario parlarne sempre, non solo durante la giornata dedicata alla violenza sulle donne. C'è paura di parlarne e di esporsi. All'interno delle scuole, l'anno scorso, abbiamo lanciato un percorso partito dal liceo Aprosio. I ragazzi hanno scritto pensieri sulla violenza in generale che poi sono stati raccolti in un libro. Adesso prepareremo il secondo volume. Quest'anno ha partecipato anche l'istituto Biancheri. Abbiamo capito che i ragazzi hanno paura e non sanno come fare e così abbiamo spiegato loro che è garantito l'anonimato. E' mia intenzione parlare di diverse tematiche con i ragazzi nel corso dell'anno. Sono un assessore, mi occupo di dare un indirizzo politico, non ho la pretesa di poter dare loro delle direttive ed è per questo che ho chiesto la collaborazione di esperti di ogni settore perché è giusto che mi faccia affiancare da chi può portare avanti le mie idee positive".
L'assessore Raco ha proposto un programma di protezione vittime di violenza di genere. "Ho proposto un programma di protezione che deriva da uno già esistente 'Ask for Angela', realizzato in collaborazione con il centro antiviolenza di Imperia, alle attività commerciali e coloro che decideranno di aderire al progetto avranno esposte nelle loro vetrine un fiore, una rosa arancione, che farà capire a chi avrà bisogno di aiuto che potrà entrare e chiederlo con una parola in codice: Milena. A quel punto i negozianti, che si sono resi disponibili e che verranno formati, tranquillizzeranno la vittima di violenza e chiameranno il 1522" - espone Raco - "E' scaturita la voglia di ricreare le case rifugio nel comune di Ventimiglia. Stiamo lavorando per trovare un luogo più riservato per accogliere le donne che subiscono violenza. Abbiamo bisogno di avere una forte sinergia con gli istituti scolastici e le istituzioni, solo così possiamo andare avanti".
L'assessore Raco ha, inoltre, iniziato una campagna di sensibilizzazione nelle scuole. "Solo attraverso le scuole si può fare un'importante campagna di sensibilizzazione sulla violenza sulle donne e di genere" - presenta Raco - "Ho intenzione di inserire nelle scuole uno sportello dove i ragazzi potranno chiedere aiuto o denunciare episodi di violenza in totale anonimato. Dobbiamo spiegare ai ragazzi che devono parlare. Ho anche intenzione di creare i consigli comunali dei ragazzi e di organizzare commissioni e consulte in cui i ragazzi potranno partecipare per accogliere la voce dei giovani. Faremo fare una visita guidata nel Comune per i ragazzi, il sindaco farà una lezione di diritto così potranno vedere e capire di persone cosa significa un consiglio comunale. Inoltre, ho proposto un progetto gioco per capire come i giovani concepiscono la violenza. Vogliamo far realizzare agli studenti un video di sessanta secondi sulla violenza di genere. I video verranno inviati dalle scuole al comune e poi saranno valutati da una commissione composta da avvocati di Imperia che decreteranno il video vincitore che verrà utilizzato come testimonial della campagna di sensibilizzazione sui social. All'interno delle scuole abbiamo capito che bisogna parlare di violenza in tutte le sue forme, che nasce da un ricatto psicologico. Con il revenge porn è tutto amplificato. La violenza non è solo fisica, può essere anche invisibile, psicologica ed emotiva. E' violenza quando una persona ti fa sentire umiliata, svalutata o annullata. Noi non siamo di nessuno e non possediamo nessuno. Possedere è il primo campanello d'allarme. Lancerò i progetti, darò direttive ma con tutte queste persone al mio fianco so di avere delle professionalità. Il 19 dicembre vi sarà un tavolo di confronto mentre il 16 gennaio verrà organizzato un incontro aperto alle scuole".
"L'amministrazione per sua mission e competenza lavora all'interno della politica sociale mettendo un focus particolare sulle pari opportunità" - sottolinea Alessandra Risso, dirigente dell'area amministrativa e direttore del sociale ambito 1 - "Ventimiglia lavorerà anche in ambito territoriale. Tutti dobbiamo occuparci del tema della violenza di genere. Quando riceviamo una segnalazione è importante perché significa che il cittadino coglie dei segnali e poi fa riferimento a chi ha le competenze. Lavorare sempre più in questa logica di prevenzione è importantissimo. Sono molto contenta di essere qua".
"Nel periodo del 25 novembre avevamo una presa in carico di 140 donne, a oggi il centro di antiviolenza ne ha preso in carico 210. E' un numero molto forte. C'è un problema culturale, che ci vede impegnati a partire proprio dalle scuole, che sono il valore fondamentale di questa lotta alla violenza. Si pensa che il conflitto e l'aggressività siano la stessa cosa della violenza. Non dobbiamo mettere il conflitto sullo stesso piano della violenza, fanno parte di una cultura comunicativa errata" - mette in risalto la psicologa del centro anti violenza Isv Roberta Rota - "Il conflitto è quel rapporto a volte di prevaricazione che però vede due persone sulla stessa base. Bisogna spiegare ai ragazzi che vi è un problema culturale e fargli capire la differenza: si può anche litigare ma bisogna stare sullo stesso piano senza usare la violenza e prevaricare sull'altro. I ragazzi mi hanno detto che anche gli uomini sono vittime di violenza ma non possiamo negare le statistiche e i dati. La parola femminicidio ha il suo peso. Sono disponibile per cercare di creare la massima sinergia. Tutti noi facciamo parte di un protocollo regionale a cui dobbiamo fare capo: 'Sara'. Un protocollo di difesa delle donne in cui si tratta il grado di pericolosità in cui una donna si trova. Il primo livello vuol dire che ha già fatto un piano di emergenza e, quindi, si pensa a un'immersione, il secondo livello è la fuoriuscita dalla violenza. Quando sento le parole di un sindaco e di un assessore che sentono con il cuore e la mente questo problema non posso che esserne grata. Un comune che sente l'esigenza di porre l'attenzione su questa problematica vuol dire che ha attenzione verso la sua popolazione".
"Sul territorio come attività istituzionale facciamo prevalentemente un'attività di polizia di prossimità: siamo sulla strada, stiamo in mezzo alla gente e spesso gli agenti che hanno contatto con i cittadini vengono a conoscenza di informazioni inerenti al disagio, che, in questo caso, vengono subito riferite ai servizi sociali e agli enti competenti per gli interventi" - dichiara il comandante della polizia locale Sandro Villano - "In caso di situazioni più gravi il nostro compito prioritario è informare subito l'autorità giudiziaria per i successivi atti del caso per cui noi abbiamo ricevuto tutte le indicazioni operative. Interventi ci sono stati anche da parte nostra. Siamo a disposizione dei cittadini e cerchiamo di essere un punto di ascolto, prioritario e vicino soprattutto verso coloro che ci chiedono un primo aiuto".
"Il comitato delle pari opportunità di Imperia ha l'incarico di verificare se tutti i colleghi e le colleghe hanno avuto problemi. All'interno di professioni altamente specializzate vi sono, infatti, problemi di parità di genere anche se a tutti gli effetti la parità è sostenuta" - afferma l'avvocato Rita Longo del comitato pari opportunità di Imperia - "Con l'assessore Raco abbiamo visto che si possono fare manifestazioni e interventi, toccando principalmente le scuole, per insegnare che il rispetto reciproco è fondamentale".
“Un’attività che ci dà la forza di guardare al futuro con più speranza - dichiara Erika Martini, presidente provinciale di Impresa Donna di Confesercenti -"Condividiamo e apprezziamo il grande lavoro che sta programmando il comune di Ventimiglia in particolare dall’assessore Raco. Impresa Donna ha confermato il proprio impegno su un tema che ci vede impegnati ogni giorno e che seguiamo con grande attenzione".