Un colpo durissimo per i produttori di ginestra dell’imperiese e della zona di Sanremo, che quest’anno si trovano a fare i conti con una crisi senza precedenti legata al calo dei prezzi di mercato. La causa principale di questa situazione è l’anomalo anticipo della fioritura, dovuto a fenomeni climatici estremi e sbalzi di temperatura repentini che hanno influenzato la crescita del fiore. La ginestra, tradizionale fiore da reciso tipico della Liguria ponentina, ha visto la sua produzione raggiungere livelli elevati già all’inizio di dicembre, quando la domanda, storicamente, comincia a crescere solo con l’anno nuovo. Sono state le anomalie climatiche verificatesi nei mesi precedenti ad alterare la produzione, al punto di creare una sovrapproduzione del fiore in un periodo in cui la domanda di mercato è ancora bassa, causando una difficoltà nel piazzare il prodotto e una conseguente drastica riduzione dei prezzi.
Questa discontinuità ha creato una situazione di sovrapproduzione che ha provocato un abbassamento drastico dei prezzi, con il prodotto che, non riuscendo a trovare sbocchi nei mercati, rischia di rimanere invenduto. La difficile gestione di questa produzione in eccesso ha messo in seria difficoltà gli agricoltori, che si trovano a fronteggiare perdite economiche significative: per intenderci, il prezzo d’acquisto del mercato verso i produttori è partito dai 13 euro, fino a crollare completamente arrivando a oscillare tra i tre e i cinque euro: un prezzo troppo basso per i produttori, che non riescono in tal senso nemmeno a coprire i costi di produzione.
Commentano Gianluca Boeri e Domenico Pautasso, Presidente e Direttore di Coldiretti Imperia: “Ciò che vediamo oggi è una grave difficoltà per i produttori, con prezzi in caduta libera e il rischio che gran parte della produzione annuale resti invenduta. È urgente una soluzione per proteggere i nostri agricoltori da questo danno economico, che rischia di compromettere anche il futuro di questo settore.”
Coldiretti sta inoltre valutando tutte le possibili azioni, comprese le misure per dichiarare lo stato di calamità naturale con la Regione, al fine di ottenere risarcimenti per i produttori e cercare di ridurre le perdite economiche legate a questo evento calamitoso.
Concludono Boeri e Pautasso: “Come Coldiretti, ci facciamo portavoce delle difficoltà che stanno affrontando i produttori locali; ciò significa che stiamo lavorando attivamente con le istituzioni per ottenere supporto e risarcimenti adeguati, al fine di tutelare l’agricoltura locale e garantire la sostenibilità economica delle aziende agricole del nostro territorio.”