In Regione inizia l’era Bucci e il neo-presidente porta con sé una serie di novità anche sul piano organizzativo.
Mentre la ‘macchina’ regionale si sta lentamente abituando all’ossessione del sindaco-presidente per la puntualità, tanto che non si contano i riferimenti all’ora esatta anche tra assessori, consiglieri e dirigenti, Bucci ha scelto di dare un colpo di spugna anche al metodo comunicativo adottato dal suo predecessore Giovanni Toti e, ancora prima, da Claudio Burlando.
Si spegne la trasmissione in streaming delle riunioni di giunta e il nuovo corso inizia proprio dalla prima, in programma oggi al quinto piano della sede di piazza De Ferrari, attorno a quel tavolo che il presidente tiene a ricordare come quello del vertice del G8 del 2001. “La giunta non è un’attività pubblica - ha detto Bucci commentando la scelta che, inevitabilmente, poco è piaciuta agli operatori dei media, per poi ricordare ironicamente la passione di Beppe Grillo per le dirette sul web - mi ricordo un tale genovese che ha fatto lo streaming con un candidato presidente del consiglio e ha avuto un pessimo effetto. Sono demagogie, noi porteremo risultati”. E a chi gli fa notare che anche Toti trasmetteva in streaming le giunte, Bucci risponde con un evergreen: “Veda un po’ lei…”