La Procura di Imperia continua a indagare sul caso del bambino di Ventimiglia trovato gravemente ferito in strada, nel quartiere delle Gallardi, il 19 dicembre 2022. Sono passati quasi due anni da quella terribile sera in cui il piccolo, che oggi ha quasi 8 anni, fu ricoverato d’urgenza con traumi e ferite considerati talmente gravi e seri da necessitare un ricovero d’urgenza al Gaslini di Genova, dove poi il piccolo rimase per ben tre mesi.
Subito dopo il fatto non si è fatta attendere la risposta degli inquirenti e della Polizia di Stato. Scattarono infatti, una serie di accertamenti e lunghi interrogatori disposti dal pm Paola Marrali che poi, infatti, iscrisse nel registro degli indagati la nonna paterna e il compagno per il reato di lesioni gravissime. Il piccolo quel giorno era stato affidato a loro e, per circostanze ancora coperte dal massimo riserbo, pare venne riaccompagnato dal padre, il quale si trovava sul posto di lavoro, con diverse ecchimosi e un braccio fratturato. Verranno poi, certificate lesioni gravi alla milza, alle vertebre e persino la perforazione di un polmone tanto da richiedere il ricovero in terapia in tensiva.
In un primo momento è stato ritenuto che il bambino fosse stato picchiato dopo aver disobbedito al compagno della nonna, ma questa versione non ha mai convinto del tutto gli investigatori e dietro appare probabile che potrebbero esserci state altre cause. Inoltre, è stata vagliata la circostanza che il piccolo si fosse lanciato dall'auto in corsa su cui viaggiava insieme ai nonni . La Procura di Imperia, nel gennaio del 2023, considerato che il caso ebbe molto eco mediatico finendo per settimane sulle reti nazionali, specificò come “gli accertamenti non sembrano ricondurre a condotte volontarie di percosse o maltrattamento”. "Non sono però escluse condotte lesive volontarie antecedenti ai fatti del 19 dicembre", specificò il Procuratore Alberto Lari.
Nel gennaio dello scorso il piccolo venne ascoltato, in forma protetta, dallo psichiatra forense Lucia Tattoli, sempre su mandato della Procura, dopo che si era diffusa sui social la notizia che avesse raccontato alla madre cosa fosse accaduto quel giorno.
Nella primavera poi, gli inquirenti hanno richiesto proroga delle indagini in quanto è stato ritenuto opportuno svolgere un ulteriore accertamento irrepetibile. Non verranno resi noti, alle parti, i risultati tecnici di questo approfondimento la Procura dovrà determinarsi e notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ai due indagati- difesi dai legali Luca Brattiz e Maria Spinosi, nonchè ai genitori del piccolo rappresentati dall'avvocato Maria Gioffrè e Luca D'Auria, o, qualora il quadro accusatorio sia cambiato nel tempo, la richiesta di archiviazione al gip o persino la formulazione di nuovi capi d’accusa diversi dai fatti ad oggi contestati. Entro la fine dell'anno infatti, è prevista la 'scadenza' dei termini per compiere le indagini in merito alle accuse fino ad oggi mosse.