Oliva taggiasca e lavanda saranno al centro di una conferenza che si terrà mercoledì 4 dicembre, alle 16.30, nella sala consiliare del Museo civico a Sanremo. Si parlerà della “Storia della Taggiasca. L’olivicoltura eroica ligure e l’identità di un territorio a partire da un’oliva”, scritto da Alessandro Giacobbe e Roberto De Andreis.
"Grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale per la concessione degli spazi, si potranno conoscere in modo più approfondito alcuni elementi storici importanti nel contesto agrosilvicolo ligure occidentale" - dicono gli organizzatori - "Andrà, infatti, in scena una conferenza di presentazione di Alessandro Giacobbe, legata alla conoscenza di due rilevanti prodotti del territorio: l’oliva Taggiasca e la lavanda".
Alessandro Giacobbe si occupa di storia dell’arte, storia materiale e storia territoriale da più di trent’anni ed insegna presso l’Istituto Tecnologico Superiore di Imperia, tra le altro. Roberto De Andreis è membro del Consiglio Oleicolo Internazionale di Madrid e si può considerare uno dei maggiori esperti mondiali in tema di olive da tavola.
L’oliva Taggiasca è oggi universalmente conosciuta ma è frutto presente in origine in Liguria occidentale. Da qui la necessità di conoscerla e di ripercorrerne le vicende storiche. Di fatto la Taggiasca assume un valore rilevante per l’intera comunità ligure occidentale, assurgendo, nel tempo a monocoltura per alcune aree, oltre ad essere un simbolo di appartenenza, sacrificio rurale, amore viscerale per un prodotto duplice: oliva da mensa e oliva da olio. Al di là del testo, il libro, curato in una raffinata forma grafica dall’editore Olioofficina di Milano, contiene una serie di infografiche molto efficaci per la comprensione del “fenomeno Taggiasca”. Vi si comprendono elementi relativi alla neonata modalità di assaggio delle olive da tavola.
Il testo “La Lavanda in Provincia di Imperia. Storia di una Essenza” è opera di Alessandro Giacobbe. Presenta le caratteristiche botaniche della pianta e i suoi impieghi nel corso della storia. Ci si concentra poi sull’epopea della raccolta della lavanda in Liguria occidentale e della conseguente trasformazione in olio essenziale e idrolato. Si tratta di un fenomeno in crescita tra Ottocento e Novecento. Muove dalle attività di tipo rurale insediate in luoghi pressoché rupestri prealpine, per giungere alla realtà delle industrie di ampia portata, vive fino alla metà e oltre del Novecento. Oggi, più che la raccolta spontanea, si sta riprendendo la coltivazione, capace di coinvolgere diversi operatori agricoli molto preparati e, soprattutto, giovani. La veste grafica originale è curata da Colomò editore di Mario De Lucis.