Cronaca - 25 novembre 2024, 08:40

Bordighera, il padre muore d'infarto e lui devasta il pronto soccorso del Saint Charles: personale costretto a rifugiarsi

Mentre i familiari urlavano accuse nei confronti del personale, il figlio del deceduto è entrato nella sala urgenze, ha preso a calci un ecografo dal valore di circa 70.000 euro e ha tentato di aggredire i medici e gli infermieri

Un drammatico episodio si è verificato al pronto soccorso dell’ospedale Saint Charles di Bordighera, dove un uomo, sconvolto dalla morte improvvisa del padre, ha reagito con estrema violenza, causando danni ingenti alle attrezzature e mettendo in pericolo il personale sanitario. L'aggressore, di origine romena e privo di fissa dimora, ha perso il controllo dopo che i medici gli avevano comunicato il decesso del genitore, devastando un ecografo di recente installazione e tentando di aggredire il personale.

Come riportato dal Secolo XIX, la vicenda si è consumata sabato sera, quando il padre dell’uomo è stato trasportato d’urgenza al Saint Charles in codice rosso. Durante il tragitto, il personale del 118 aveva già avviato le manovre di rianimazione a seguito di un primo arresto cardiaco. Giunti in ospedale, i medici e gli infermieri hanno continuato i tentativi per stabilizzare il paziente, ma, nonostante gli sforzi, il cuore dell’uomo ha smesso definitivamente di battere.

La notizia della morte ha scatenato, a sorpresa, una reazione violenta. Mentre i familiari urlavano accuse nei confronti del personale, il figlio del deceduto è entrato nella sala urgenze, ha preso a calci un ecografo dal valore di circa 70.000 euro e ha tentato di aggredire i medici e gli infermieri. Di fronte alla furia  dell’aggressore, il personale sanitario, composto anche da infermiere e operatori socio-sanitari, ha cercato riparo chiudendosi nell’emoteca dell’ospedale. Nel frattempo, i carabinieri sono stati allertati e, una volta giunti sul posto, hanno dovuto lavorare a lungo per contenere la situazione ed evitare ulteriori danni.

L’aggressore è stato denunciato in base al decreto legge 137, che prevede l'arresto obbligatorio in flagranza per lesioni contro professionisti sanitari e per danni ai beni destinati all’assistenza medica. Al termine del turno, le infermiere hanno richiesto di essere scortate fino alle loro automobili, poiché amici e parenti del defunto erano ancora presenti nei pressi dell’ospedale, alimentando un clima di forte tensione.

Questo episodio, purtroppo, si aggiunge a una lista di eventi simili che si sono verificati in altre strutture sanitarie italiane, evidenziando una crescente difficoltà nel garantire la sicurezza del personale. Gli atti di violenza contro medici e infermieri continuano a rappresentare una criticità, alimentando il senso di insicurezza all’interno di un sistema già sotto pressione.