Cronaca - 25 novembre 2024, 13:18

Bordighera: aggressione al Saint Charles, l'ospedale "Agiremo con forza per ottenere giustizia"

Il nosocomio si costituirà parte civile contro l'aggressore

In merito all'episodio che si è verificato sabato scorso al pronto soccorso dell’ospedale Saint Charles, dove un uomo, sconvolto dalla morte improvvisa del padre, ha reagito con estrema violenza, causando danni ingenti alle attrezzature e mettendo in pericolo il personale sanitario, l'ospedale di Bordighera ha deciso di commentare la vicenda, assicurando che verranno intraprese azioni per "ottenere giustizia" rispetto a quanto accaduto. Dalla struttura, inoltre, viene fatto sapere che la volontà è quella di "costituirci parte civile avverso l’aggressore".

"Il fenomeno delle aggressioni presso le strutture sanitarie è purtroppo in crescita e si registrano casi sempre più frequenti in tutte le regioni italiane. Il tema della violenza nei confronti del personale sanitario è quantomai urgente e significativo, un tema in cui anche il Governo si è mosso con provvedimenti legislativi ad hoc - fanno sapere dal Saint Charlese -  Siamo vicini ai nostri medici ed infermieri che si sono trovati a fronteggiare l’ennesimo episodio di violenza e ribadiamo la necessità di attuare nuove e più stringenti misure di tutela e sicurezza del personale, anche sensibilizzando la popolazione sull’importanza che il nostro servizio svolge per i cittadini".  

La nota prosegue: "Il DL Anti violenza è un passo importantissimo e necessario, serve ora un percorso di sensibilizzazione di coloro che usufruiscono delle strutture e dei servizi del Servizio Sanitario Nazionale, in particolare i dipartimenti di emergenza, dove il rischio di aggressioni e violenza è ormai estremamente elevato. Il nostro servizio di guardia è attivo h24 e sarebbe auspicabile un presidio fisso anche delle Forze dell'Ordine. Naturalmente continueremo a svolgere il nostro lavoro che è a servizio di tutti, ringraziando tutti i nostri medici e infermieri. E’ nostra ferma intenzione agire con gli organi investigativi e l’Autorità Giudiziaria per ottenere giustizia, anticipando sino d’ora anche la ferma volontà di costituirci parte civile avverso l’aggressore".

Come riportato dal Secolo XIX, la vicenda si è consumata sabato sera, quando il padre dell’uomo è stato trasportato d’urgenza al Saint Charles in codice rosso. Durante il tragitto, il personale del 118 aveva già avviato le manovre di rianimazione a seguito di un primo arresto cardiaco. Giunti in ospedale, i medici e gli infermieri hanno continuato i tentativi per stabilizzare il paziente, ma, nonostante gli sforzi, il cuore dell’uomo ha smesso definitivamente di battere.

La notizia della morte ha scatenato, a sorpresa, una reazione violenta. Mentre i familiari urlavano accuse nei confronti del personale, il figlio del deceduto è entrato nella sala urgenze, ha preso a calci un ecografo dal valore di circa 70.000 euro e ha tentato di aggredire i medici e gli infermieri. Di fronte alla furia  dell’aggressore, il personale sanitario, composto anche da infermiere e operatori socio-sanitari, ha cercato riparo chiudendosi nell’emoteca dell’ospedale. Nel frattempo, i carabinieri sono stati allertati e, una volta giunti sul posto, hanno dovuto lavorare a lungo per contenere la situazione ed evitare ulteriori danni.