Eventi - 24 novembre 2024, 15:55

Festival: pesce al sale e un Pigato al tavolo del Sindaco e di Carlo Conti per aprire la pagina della kermesse di febbraio prossimo

Il primo cittadino, insieme all'Assessore Sindoni, ha iniziato a parlarne con il direttore artistico dei prossimi tre anni, ma ora servirà anche il tavolo con la Rai per la convenzione

Un succoso pesce al sale e un Pigato locale parlando del prossimo Festival di Sanremo, seduti al ristorante ‘Da Nicò’, in quella piazza Bresca che sarà una sorta di palco ‘secondario’ per cantanti e vip del Festival. Questa la cena che ha visto protagonisti il Sindaco di Sanremo Alessandro Mager, l’Assessore al Turismo Alessandro Sindoni e il direttore artistico del Festival 2025 (e per i due anni successivi) Carlo Conti.

L’incontro era stato programmato per venerdì sera, dopo la cerimonia di premiazione dei 10 vincitori di Area Sanremo e prima delle audizioni degli stessi (ieri) che hanno di fatto già decretato i due che si scontreranno a ‘Sanremo Giovani’ del 18 dicembre, ma che la Rai sta tenendo ‘segreti’, almeno per ora.

“E’ stata una cena molto cordiale – ha detto il Sindaco Alessandro Mager, interpellato da Sanremo News – con una persone molto cordiale e accattivante come Carlo Conti, con il quale avevo parlato poco dopo il mio insediamento in Comune. Ho scoperto in queste ore quanto lo sia sul palco ma anche in privato, dove ha confermato di essere particolarmente alla mano con tutti”.

Avete parlato di Festival? “Ovviamente no di certo in tema di convenzione, visto che lui non si occupa di questo ma, anche in relazione alla parte artistica si è sbottonato davvero poco, anzi direi quasi nulla. Ho scoperto la sua voglia di venire a Sanremo. Pur essendo innamorato della sua Firenze, mi ha confermato come senta la città dei fiori come una vera e propria seconda casa. L’unica cosa che si è fatto sfuggire è la grande voglia di Festival di tutti i cantanti che ha interpellato. ‘Verranno tutti volentieri’ mi ha detto, a conferma che la nostra manifestazione è sempre ben voluta da tutti, nel mondo della canzone e dello spettacolo. Conti mi ha confermato di essere tranquillo e pronto per un ottimo Festival”.

Non è mancato un simpatico siparietto al termine della cena: “Si, effettivamente la notorietà di Conti si è notata se ce ne era bisogno, quando siamo usciti per andare all’hotel Globo. Chiunque lo ha incontrato lo ha fermato per un saluto, un selfie o un autografo e Conti ha confermato la sua simpatia e disponibilità, accontentando tutti”.

E lei come si sta preparando a questo primo Festival da Sindaco? “Beh, io lo vedo da novizio, ma sono pronto a calarmi nel pieno della kermesse e, se l’antipasto è quello di queste ultime ore, vedo una situazione molto coinvolgente che farà sicuramente molto bene alla città”. Ha mai assistito a qualche serata all’Ariston? “Sono andato a vederlo dal vivo cinque o sei volte ma manco da alcuni anni. Ricordo di essere andato, nel 1990, all’edizione svolta al mercato dei fiori, dove vederlo dal vivo era piuttosto triste”.

In attesa della festa di febbraio, che vedrà nuovamente la città di Sanremo protagonista a livello nazionale, le dolenti note ci portano al 2026, visto che al termine del prossimo Festival bisognerà pensare al rinnovo della convenzione: “Dobbiamo ripartire – risponde – ma siamo pronti a trattare con la Rai. Certo, ci sono molte cose da rivedere e bisognerà anche far conto del ricorso presentato nei mesi scorsi. Ci metteremo mano da subito e dovremo sederci al tavolo delle trattative subito dopo il calo del sipario di febbraio. Sono fiducioso”.

Mager parla di contrattazioni appena finito il prossimo Festival ma, ne siamo certi, l’arrivo in massa del management Rai di gennaio e febbraio sarà propedeutico ai primi incontro con l’Amministrazione per mettere mano subito alla convenzione. Si parte da 5 milioni di euro e dal forte impegno dell’ente di Stato su Sanremo. Chissà che Mager e Sindoni non stiano pensando a tornare al passato, quando oltre al Festival con la Rai si ragionava anche su altri appuntamenti nel corso dell’anno. E c’è in ballo anche il corso fiorito di marzo: lo scorso anno andò in differita tra consensi e non. Verrà chiesta nuovamente la diretta? Staremo a vedere.