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Attualità | 23 novembre 2024, 15:02

Ventimiglia: il professor Giancarlo Memmo eletto presidente dell'Auser Aps della città di confine

Il discorso programmatico rivolto ai soci

Ventimiglia: il professor Giancarlo Memmo eletto presidente dell'Auser Aps della città di confine

"Buongiorno a tutti, grazie per essere qui in questo momento importante della vita associativa dell’Auser Aps Ventimiglia. Mi presento per chi non mi conoscesse: sono Giancarlo Memmo, ho 60 anni, sono un malato cronico di Sclerosi Multipla e colpito anche dagli esiti severi del Covid con la terapia intensiva. Sono soprattutto un cattolico, un ex insegnante e un socio dell’Auser". Inizia così il discorso del neo presidente Auser Aps di Ventimiglia Giancarlo Memmo che ha letto il discorso programmatico durante l'assemblea del soci.

"Ho imparato a conoscere l’Auser - spiega il professor Memmo - quando ero in Lombardia e mi portavano al Besta di Milano per le visite mediche agli esordi della malattia, quindi per me è stato naturale una volta trasferitomi a Ventimiglia cercare l’Auser, qui ho conosciuto Ciro Galasso che l’ha fondata e ho avuto la fortuna di collaborare insieme al compianto Federico Bottigli, di cui ho sempre apprezzato l’intelligenza, la capacità relazionale e la bontà d’animo. La scomparsa di Federico ha prodotto un vuoto nella mia vita che solo chi ha conosciuto un amico vero può capire. A me manca Federico e sinceramente sono un pò più solo nella mia esistenza, perché Lui e l’Auser per me erano un punto di riferimento fondamentale.

Federico c’era sempre per i soci e non solo per loro, c’era a qualunque ora, la sua risposta era quasi sempre “si”…anche di domenica!

Non potevamo lasciar disperdere il patrimonio di Federico e dell’Auser, non potevo fare finta di niente, per rispetto a Federico, al suo prezioso lavoro, all’Auser e alla comunità dei soci.

Raccolgo quindi il testimone, è per me un onere - per le mie difficoltà personali e per le difficoltà in cui versa l’associazione, - ma è soprattutto un onore e un privilegio servire chi ha bisogno nell’associazione Auser APS Ventimiglia.  

In questo condividevamo con Federico la “sindrome del guaritore ferito”: aiutiamo gli altri per aiutare in fondo noi stessi! Questa è una medicina e una terapia potente credetemi, vi consiglio di sperimentarla nella vostra vita, perché sono sicuro cambierà in meglio.

Attenzione però, dare in cambio di niente è difficile perché a volte non dobbiamo aspettarci nemmeno la riconoscenza, ma non importa.

Permettetemi una metafora non mia, ma efficace: quando la zattera della nostra esistenza naviga nel mare della vita, a volte abbiamo il vento in poppa, le cose vanno bene, la rotta è tracciata, vediamo i porti da raggiungere, ma a volte il mare della vita è agitato, il vento è ostinatamente contrario, dobbiamo metterci molta forza e molta determinazione nelle braccia e nei remi per condurre la nostra zattera  verso porti sicuri, ma quando anche questo non basta e siamo sopraffatti non ce la possiamo più fare, è quello il momento di “affidarci” e “fidarci” perché solo così credo che possiamo almeno intravvedere l’orizzonte di arrivo.

Intendo quindi caratterizzare la mia presidenza dell’Auser Aps Ventimiglia, con una “leadership diffusa” e partecipativa, io ho bisogno del Vostro aiuto per far ripartire la macchina dell’Auser, da solo non posso farcela ma con il Vostro aiuto quello che sembra impossibile, diventerà possibile e concreto: un pezzetto alla volta, un centimetro alla volta.

Per questi motivi intendo predisporre un organigramma dell’Auser Aps Ventimiglia, con incarichi e funzioni, che credo contribuiranno a risollevare la nostra associazione e ci consentiranno di offrire un servizio al territorio in linea con il mandato sociale che abbiamo dalla comunità.

Credo per questo sia importante e decisivo, nella massima trasparenza:

1)    ricostituire la comunità Auser tramite la partecipazione e l’atteggiamento proattivo combattendo la solitudine delle situazioni (chiediamoci anche cosa possiamo fare noi soci per l’Auser oltre a cosa l’Auser può fare per noi);

2)    occorre recuperare l’identità storica dell’Auser tramite semplici riti come l’albo dei presidenti e dei soci fondatori;

3)    occorre tributare un riconoscimento pubblico a Federico tramite l’enunciazione del suo pensiero forte: “aiutare chi è in difficoltà non è né di destra né di sinistra”;

4)    occorre, nel riattivare il trasporto sociale, creare una rete delle sinergie sul territorio  (Anteas, Croci e Misericordie; Taxi, ecc.);

5)    è necessario ricreare quel “ponte generazionale” tra giovani e anziani, valorizzando il ruolo della nostra comunità per il territorio (es. mamma sola con un bambino in difficoltà può essere ospitata da un socio che ha una casa grande per un breve periodo di tempo e nell’ambito di precisi percorsi protocollari con i servizi sociali e Asl);

6)    promuovere l’immagine dell’Auser nelle scuole invogliando al volontariato anche i giovani;

7)    favorire iniziative caritatevoli sul modello del “caffè sospeso”/”pranzo sospeso” rivolto ad anziani bisognosi e non solo;

8)    favorire l’attivazione di un corso badanti “di base” con l’Unitre, il Comune e l’Asl da inserire nella nostra piattaforma software del portale “senior life” nell’ambito del principio del “benessere anziani”.

Per poter fare tutto questo, molto dipenderà da noi, ma dobbiamo iniziare “qui e adesso” a ripianare le difficoltà di bilancio attuali tramite il lancio di una campagna di sottoscrizioni di donazioni straordinarie, che ci permetta di poter dire alle istituzioni del territorio: “noi abbiamo fatto la nostra parte per riattivare il servizio, adesso dateci una mano anche voi”.

Vi dico quindi grazie per la fiducia che mi avete concesso, grazie alla struttura Auser Territoriale e Regionale per il loro insostituibile aiuto e indirizzo, ma soprattutto, permettetemi: ringraziate voi stessi per quanto potrete fare per far rivivere l’Auser di Ventimiglia!

Sappiate che personalmente mi innamoro dei progetti e delle persone collegate a questi progetti, non ho velleità di cariche o mire diverse, non mi innamoro delle “cose”, anche se le cose devono funzionare, quindi proverò insieme a Voi, a risanare e rilanciare l’Auser Aps creando fin da subito un ambiente di leadership diffusa che prepari la “successione”.

E’ quindi per me un onore e un privilegio essere il Vostro Presidente Auser Aps Ventimiglia: un onore e un privilegio poter servire chi ha bisogno".

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