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Politica | 23 novembre 2024, 17:25

Sanremo: l'ex Magistrato Caselli al Premio Semeria "I processi stanno diventando ring dove si scontrano magistratura e politica" (Foto e Video)

"Noi nell’89 abbiamo introdotto un rito accusatorio e, in tutti i paesi c’è un unico grado di giudizio mentre noi ne abbiamo tre ufficiali e sei o sette non ufficiali"

Nell’ambito della cerimonia per il premio letterario internazionale ‘Casinò di Sanremo Antonio Semeria’ dedicata alle opere di Saggistica, oggi pomeriggio è stato assegnato il premio alla ‘Premio alla Carriera’ a Gian Carlo Caselli, saggista ed ex magistrato noto per il suo impegno in tanti anni di straordinaria carriera.

Il premio gli è stato assegnato anche per il suo ultimo libro, uno spaccato del nostro paese con le sue esperienze e una storia della magistratura. A Caselli abbiamo chiesto come è cambiato il rapporto tra magistratura e socialità, da quando lui ha smesso di lavorare ad oggi: “Il rapporto tra magistratura e socialità è cambiata. I processi non funzionano perché troppo lunghi e costosi. Molte volte il processo viene rappresentato come un ring dove si scontrano magistratura e politica, senza dimenticare gli scandali che hanno portato la magistratura verso il basso. Nonostante questo continua a fare il suo dovere, contro tutti e nonostante tutti. Questo perché i venti ostili soffiano impetuosi ma il problema è sicuramente trovare un punto di equilibrio. Ma la politica deve smettere di dare addosso alla magistratura quando fa qualcosa che non le piace. La magistratura dovrebbe, quando necessario, più cauta e attenta nella relazione con l’esterno. E’ questa la strada perseguire”.

Processi troppo lunghi. Il problema è la mancanza di personale o la burocrazia? “Le questioni sono enormi e infinitamente diversi. Noi nell’89 abbiamo introdotto un rito accusatorio e, in tutti i paesi c’è un unico grado di giudizio mentre noi ne abbiamo tre ufficiali e sei o sette non ufficiali. Non possiamo certo pensare di velocizzare i processi così. Si deve intervenire anche sulla procedura, riducendo quelle che sembrano garanzie, ma sono quasi sempre perdite di tempo e cavilli. Servirebbe anche ridurre, attraverso una depenalizzazione adeguata, il carico giudiziario”.

Alcuni reati sono stati depenalizzati e, la Legge Nordio può inficiare inchieste e processi importanti? “Più che altro molti sono stati cancellati e non è certo positivo come per l’abuso d’ufficio che invece potrebbe tutelare il cittadino dai pubblici ufficiali. Nel contempo sono stati inseriti alcuni reati, che comportano un aumento di lavoro per i magistrati, senza un adeguato miglioramento del lavoro. E poi le intercettazioni di massimo 45 giorni, salvo i reati di terrorismo e mafia. E’ una riforma che personalmente non mi convince”.

I ‘Gran Trofei’ sono andati al prof. Riccardo Campa per il saggio ‘L’epopea delle incertezze’ (Carrocci) e alla dott.sa Marilena Rossi responsabile della narrativa italiana Mondadori per l’opera ‘Ogni storia d’amore è una fine’, firmata da Aura Cenni e Lorenzo Donati (pseudonimi di due famosi scrittori che hanno scelto l’anonimato).

“Abbiamo dedicato una giornata alla Saggistica – evidenziano il presidente della Casinò Spa, Giancarlo Ghinamo, insieme ai colleghi del Cda Eugenio Nocita e Sonia Balestra - ed alcuni prestigiosi conferimenti speciali per riaffermare l’importanza che riveste anche nell’ambito del nostro premio questo genere letterario. Ringrazio per l’impegno applicato le nostre giurie, soprattutto quella popolare, che dovrà scegliere l’opera, vincitrice e il Comitato d’onore, presieduto da S.E. il signor Prefetto dott. Valerio Massimo Romeo. Concludiamo con questa ultima cerimonia un anno ricco di soddisfazioni culturali che ha visto accrescere l’albo d’onore del nostro Premio con personalità di primo piano del panorama letterario internazionale. Un’esclusività che prosegue con i premiati della sezione saggistica. Sarà un vero onore poter ascoltare il dott. Gian Carlo Caselli, simbolo dell’impegno contro la criminalità organizzata e per la promozione dei valori della legalità tra i più giovani. Concludo dando appuntamento alla dodicesima edizione del nostro Premio”.

La giuria tecnica del Premio Letterario Internazionale Casinò di Sanremo Antonio Semeria ha scelto la terna finalista della Saggistica che si presenteranno davanti alla Giuria popolare, deputata a decretare la classifica finale.

Finalisti sezione Saggistica (in ordine alfabetico)
- Marco Ansaldo con l’opera ‘La marcia turca Istanbul crocevia del mondo’ (Marsilio)
- Giorgio Fornoni con l’opera ‘Putinstan Come la Russia è diventato uno stato canaglia’ (Chiarelettere)
- Enrica Garzilli con l’opera ‘Mussolini e Oriente’ (Utet)

Il gran trofeo Premio della Prefettura è andato al Generale di Corpo d'Armata Oreste Bovio mentre il premio speciale per l’attualità della saggistica ‘La cultura della Legalità’ è andato a Luca Ponzi per l’opera ‘L'ultimo Padrino’ (Rubbettino)

Menzione d’onore per Ferdinando Emilio Abbate per il saggio ‘Friedland. La battaglia che segnò l’apogeo dell’Impero’ (Jouvence) e Giovanni Invernizzi per il saggio ‘Ringraziando Nietzsche’ (Europa)

La targa del Casinò di Sanremo è stata assegnato a Maurizio Grandi per l’opera ‘I farmaci e la meccanica quantistica della dottoressa Jelena la regina d’Italia’ (La Torre) e la targa premio all'editoria alla ‘Vastera pro Cultura Brigasca’, presieduta dal professor Gianni Belgrano.

Il Premio 'Semeria' alla carriera al prof. Giuseppe Conte, al prof.  Francesco Sabatini, al prof. Aldo A. Mola, al prof. Vittorio Coletti, Franco Cardini.

Il pomeriggio del Casinò ovviamente, si è concentrato su Gian Carlo Caselli, nato ad Alessandria il 9 maggio 1939. Conseguita la maturità classica presso il liceo Salesiano Valsalice, ottiene la laurea in Giurisprudenza all’Università di Torino. Vince il concorso in magistratura e nel dicembre 1967 è destinato al Tribunale di Torino, dove nei primi anni Settanta è giudice istruttore penale. Dalla metà degli anni Settanta e fino alla metà degli anni Ottanta, tratta reati di terrorismo riguardanti le Brigate Rosse e Prima Linea.

Nel 1984 entra a far parte della commissione per l’analisi del testo di delega del nuovo codice di procedura penale; nel 1991 Gian Carlo Caselli è anche consulente della Commissione Stragi. Dal 1986 al 1990 è componente del Consiglio Superiore della Magistratura. Nel 1991 è inoltre nominato magistrato di Cassazione e diviene Presidente della Prima Sezione della Corte di Assise di Torino. Dal 15 gennaio 1993 è Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo. Dal 30 luglio 1999 è Direttore generale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Dal marzo 2001 è rappresentante italiano a Bruxelles nell’organizzazione comunitaria Eurojust contro la criminalità organizzata.

Nel 2005 appare probabile la nomina di Caselli a procuratore nazionale antimafia; viene però presentato un emendamento dal senatore Luigi Bobbio (Alleanza Nazionale) alla legge delega di riforma dell’ordinamento giudiziario (la cosiddetta “Riforma Castelli”): con questo emendamento Caselli non può più essere nominato per quel ruolo per superamento del limite di età. La Corte Costituzionale, successivamente alla nomina di Piero Grasso quale nuovo Procuratore Nazionale Antimafia, dichiara illegittimo il provvedimento che ha escluso il giudice Gian Carlo Caselli dal concorso.

Dopo aver ricoperto il ruolo di Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Torino, il 30 aprile 2008 viene nominato Procuratore Capo della Repubblica di Torino con voto unanime del Consiglio Superiore della Magistratura.

La cerimonia di premiazione è stata moderata dal giornalista, saggista e scrittore Mauro Mazza. Hanno partecipato Paola Monzardo, Carlo Sburlati, Marino Magliani, Matteo Moraglia, Marco Mauro, Aldo Mola, Mauro Grondona e Marzia Taruffi.

Il premio, che vanta la Presidente del prof. Stefano Zecchi, è stato intitolato a Antonio Semeria, illustre personalità sanremasca, eccellente professionista, amministratore pubblico, editore, scomparso nel 2011, che nominato Presidente del Casinò negli anni ‘80, sostenne la nascita de ‘I Martedì Letterari’, come prosecuzione de ‘I Lunedì letterari’ di Luigi Pastonchi. Antonio Semeria promosse le iniziative culturali benconscio di come la Casa da Gioco dovesse tutelare e conservare la sua eredità e la sua immagine di salotto letterario e centro ludico.

Carlo Alessi

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