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Politica | 20 novembre 2024, 13:13

La Sanità post elezioni, Erica Martini (Indipendenza!): "La Giunta Bucci scrive un nuovo capitolo al manuale Cencelli: Consiglio Superiore della Sanità"

"Per provare a colmare l’ormai voragine di debito alla sanità pubblica si dovranno prendere decisioni anche molto impopolari che speriamo non si limitino ai soliti tagli lineari ma che controllino anche gli eventuali sprechi e come vengono amministrati i fondi nelle ASL"

Erica Martini

Erica Martini

"Se i cittadini avevano sperato che questa vittoria del centrodestra avrebbe potuto cambiare qualcosa rispetto alla precedente giunta Toti devono già ricredersi . Anche questa volta evidentemente ha vinto il voto di apparato". A dirlo è Erica Martini della direzione nazionale e responsabile dipartimento salute per il movimento 'Indipendenza!'.

"Cosa dire poi sull’annuncio della creazione del 'Consiglio Superiore di Sanitá'? Lascia tutti abbastanza esterrefatti: Alisa, Assessorato alla Sanità, sovrastrutture sanitarie varie credo ce ne siano già troppe e ad oggi, per usare un eufemismo,  non ci sono stati grandi risultati.
Attendiamo forse il miracolo dello stimato Dott. Bassetti che finora ha sbandierato teorie positive agli obblighi vaccinali COVID rivelatosi poi totalmente infondati sotto ogni punto di vista: scientifico, morale, etico e che, non dimentichiamolo , sono costati la salute e la vita a troppe persone?
Sorprendente anche la scelta dell’Ass. Massimo Nicolò che pur essendo professionalmente apprezzato da tanti colleghi, ha anche 'casualmente' la dote di essere l’oculista del neo Presidente.
Sicuramente per provare a colmare l’ormai voragine di debito alla sanità pubblica (250 milioni di euro !!!) si dovranno prendere decisioni anche molto impopolari che speriamo non si limitino ai soliti tagli lineari ma che controllino anche gli eventuali sprechi e come vengono amministrati i fondi nelle ASL.
Un pensiero anche,  da donna che non caldeggia fatto le quote rosa,  e non ritiene il sesso femminile una razza da proteggere, ma si chiede come sia possibile che in questa coalizione non ci sia stata qualche donna in più di stimato valore politico-lavorativo per occuparsi di alcune cariche assegnate, magari anche a persone esterne.
L’impressione di molti cittadini è che, pur invertendo l’ordine degli addendi, il risultato non cambi mai  accentuando la tendenza a tendono a non recarsi più alle urne.  Mi piacerebbe molto - conclude Martini -, al contrario , che i cittadini non alimentassero ulteriormente il partito, ormai maggioritario, degli astensionisti ma ripristinassero il partito del voto d’opinione".

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