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Al Direttore | 19 novembre 2024, 07:25

Ventimiglia: lancio di petardi pericoloso nella zona del Resentello, un lettore "Dove è finita la sicurezza pubblica?"

Un uomo ci racconta quanto accaduto ieri sera sul lungomare della città di confine

Ventimiglia: lancio di petardi pericoloso nella zona del Resentello, un lettore "Dove è finita la sicurezza pubblica?"

Un nostro lettore di Ventimiglia ci ha scritto per denunciare un fatto accaduto ieri sera intorno alle 18.30 sulla passeggiata di Ventimiglia nella zona tra Resentello e giardini:

“Due ragazzini migranti di seconda generazione minorenni, se ne stavano bellamente a lanciare petardi fregandosene dei passanti seppure pochi che fossero a quell'ora senza alcun problema come se fosse una cosa normale e senza avvertire del lancio. Io ho corso nella direzione opposta per schivare il petardo altrimenti mi sarebbe esploso sui piedi (se un altro passante stava in quel momento guardando il cellulare sarebbe stato colpito certamente dall'esplosione). Proseguo nella camminata e ne lanciano un altro in aria di nuovo senza dire attenzione al petardo allora io gli dico ‘non lanciateli addosso alle persone!’ e loro iniziano a sfottere a intimare di seguirli nella spiaggia buia altrimenti me ne avrebbero lanciato un altro. Mi chiedo perché le autorità non fossero sul posto a pattugliare la zona come dovrebbe accadere di norma in una città degna di questo nome. Sottolineo il fatto che i delinquenti i petardi li lanciavano alle loro spalle non davanti a loro perché le persone seppure poche erano proprio lì, quindi l'intenzionalità del gesto. Subito dopo, chiamo il 112 per fare la segnalazione di quanto sopra. Al telefono hanno fatto pochissime domande (erano italiani?, erano minori? le uniche), non hanno neanche voluto sapere se volevo sporgere denuncia nonostante lo avessi accennato, cosa abbastanza grave secondo me. Rispose semplicemente che avrebbe mandato una pattuglia”.

Lo stesso lettore ci racconta pure un aneddoto di anni fa: “Alle superiori conobbi un ragazzo di Pietra Ligure che frequentava le scuole a Ventimiglia perché era in comunità. Il motivo? Aveva lanciato delle arance (non petardi) contro un'abitazione privata (non persone); era stato denunciato ed in seguito al processo spedito a un'ora di treno da casa. Perché allora lanciando i petardi, non viene neanche chiesto di sporgere denuncia? Cosa sta succedendo alla sicurezza pubblica, stiamo andando da condannare con 5 anni di comunità per aver tirato delle arance contro un'abitazione, non contro persone a tirare petardi contro le persone e fare finta di nulla? I cittadini non hanno potere di fronte a questi piccoli criminali ma neanche rivolgendosi alle autorità sembrano ricevere il giusto supporto e tutto viene minimizzato come ragazzata o cosa di poco conto. Per confronto ancora una volta, la ragazzata era il tiro di arance che nonostante la definizione di ‘ragazzata’ ha avuto come conseguenza per il fatto 5 anni di comunità lontani da casa. Ammetto di essere scosso dalla vicenda quindi forse eccessivamente allarmista e poco lucido, perciò vi chiedo cosa altro avrei dovuto o potuto fare per assicurare l'identificazione di quei balordi? Tengo a precisare che l'enfasi non è sulla provenienza di questi delinquenti ossia sul fatto che non sono italiani ma si da il caso da come parlavano e dai loro tratti somatici che lo fossero e dovevo riportarlo per descrivere la vicenda. Il mio è un appello sulla sicurezza pubblica”.

Carlo Alessi

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