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Politica | 19 novembre 2024, 22:57

Ventimiglia, Scullino: "Il sottopasso a Peglia non si fa più, si perde un finanziamento" (Foto)

Discussa in consiglio comunale l'interpellanza del consigliere comunale di minoranza

Sbarca in consiglio comunale a Ventimiglia un'interpellanza sul sottopasso in via Freccero proposta dal consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino.

"In relazione all'interpellanza in oggetto l’amministrazione comunale ha provveduto a formulare istanza per il Pnrr per un progetto definitivo presentato con nota di protocollo relativo alla realizzazione del sottovia carrabile" - fa sapere l'assessore Domenico Calimera rispondendo all'interpellanza - "Con una deliberazione della Giunta comunale è stato approvato l’aggiornamento del quadro economico di spesa ai prezzi attuali delle lavorazioni. Tenuto conto il progetto era risalente al 2010, al fine di poter celermente procedere con l’istanza, il decreto del segretario generale del 2021 dell'autorità di bacino distrettuale dell'Appennino settentrionale è stata portata una variante al piano di bacino del fiume Roya, variante entrata in vigore il 15 dicembre 2021 tale da rendere necessaria apportare significative variazioni di natura tecnica al progetto in argomento oltre a doverne adeguare i relativi costi, anche per tener conto dell'attuale continuo aumento del costo delle materie prime. Alla luce del decreto è stato acquisito un nuovo progetto di fattibilità tecnico-economico inerente alla realizzazione di un sottopasso carrabile in località Peglia. Con delibera del commissario straordinario si dava mandato di istruire il procedimento concertivo per l’ottenimento dei pareri sovraordinati sulla base dello studio di fattibilità tecnico economico. Nell’ambito del procedimento amministrativo il settore Difesa del Suolo della Regione Liguria ha evidenziato che l'intervento non risulta ammissibile e la conferenza non è procedibile dal momento che occorre procedere con l'arginatura del fiume Roya, in sponda destra, ritenendo che le soluzioni progettuali non dimostrassero il non aggravio del rischio idraulico. Alla luce di quanto è stato possibile procedere con gli atti successivi venendo meno il requisito principale dell'opera".

“Questa risposta non è assolutamente esaustiva" - replica il consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino - "Non ha risposto puntualmente a due interpellanze, addirittura molto circostanziate, con i finanziamenti. Ho fatto due interpellanze su questo progetto, questa aspettativa degli abitanti della zona di Peglia e della zona sportiva. Una l'ho fatta il 13 settembre del 2023 e l’altra il 18 dicembre 2023. L'assessore Calimera ha firmato la risposta e, alla possibilità di costruire un sottopasso nella zona di Peglia che permette a centinaia di persone di avere un passaggio agevolato e logico, dire che l’intervento non risulta ammissibile e, perciò, non è possibile procedere. C'è un investimento importate con un contributo statale che viene vanificato in un certo modo. Ha dato un incarico di progetto per mettere la struttura in sicurezza? E' importante l'investimento statale, lei in quanto assessore ai lavori pubblici ha cercato di portare avanti la pratica e di farsi carico di questo problema? E’ importante. Deve svilupparlo, ho chiesto di svilupparlo per evitare di perdere il finanziamento. Questa amministrazione ha possibilità provinciali, regionali e nazionali, deve dare l’indirizzo e poi le pratiche le fanno gli uffici. Mi aspettavo che chiedesse una proroga di finanziamento non che non si procedesse più. A Peglia non si fa più il sottopasso, non è una risposta da dare. Si doveva rifiutare di firmare una lettera del genere. Sapevamo tutti che è una zona a rischio. Doveva dire all’ufficio tecnico di fare la messa in sicurezza. Si perde un finanziamento quando, invece, sono certo che, se si fosse data più attenzione, il finanziamento non sarebbe stato perso. Si doveva procedere con un progetto ma io non ho avuto il tempo per poterlo fare. Una risposta che non è valida, non è esaustiva e la rimando al mittente, cioè all’assessore ai Lavori Pubblici. Ci sono altri venti progetti che aspettano di essere completati, come l'allargamento dei marciapiedi di via Tacito, di via Basso e di via Nervia; la ricostruzione della passerella ciclo-pedonale e opere correlate; la realizzazione di un'area parcheggio in frontiera; la realizzazione di un'area parcheggio in via Freccero in zona Peglia; la realizzazione di rotatorie in corso Genova; la messa in sicurezza di via Maule; la pista ciclabile che collega il parcheggio di corso Genova alla Pelagos; il mercato coperto interrato; il parcheggio di Varase; la progettazione di strada Ville; la progettazione dell'Aurelia Bis e la progettazione della strada di Grimaldi Superiore”.

“Il progetto della tanovia è stato completamente stracciato” - interviene il sindaco Flavio Di Muro - “Non ha alcun merito sull’Aurelia Bis, siamo ripartiti da zero perché l’amministrazione ha ritenuto che quel progetto non poteva essere minimamente preso in considerazione dall'Anas o dal Mit. Se abbiamo perso quarant’anni è colpa dei precedenti amministratori. Manca un rigo nelle sue premesse, omette di dire che la conferenza dei servizi ha dato parere negativo al suo progetto. Dichiara, perciò, il falso, perché non si può andare avanti con un progetto che ha un parere negativo. Non aveva né i permessi, né soldi e non credo che avrebbe trovato 4 o 5 milioni di euro per fare un sottopasso a Peglia, ha avuto tante occasioni per farlo e non l'ha fatto. Abbiamo subito cercato di riorganizzare i fondi ma i vincoli burocratici del Pnrr non ci hanno permesso di farlo. Per colpa delle normative è difficile rinegoziare i fondi di questa natura. Se lei aveva in dotazione, non sufficienti, due milioni e mezzo circa, l’amministrazione Di Muro, invece, è riuscita a trovare il doppio delle risorse. Sono andato a rispolverare una convenzione con il Mit per andare a rivedere quelli che sono gli oneri compensativi dato dal disagio provocato dalla realizzazione della nuova opera autostradale. Abbiamo recuperato 600mila euro di progettazione per realizzare una nuova viabilità che dal casello autostradale arriva in centro città. Non abbiamo speso neanche i soldi del bilancio comunale. C’è stato un passaggio di gestione del ramo autostradale del tratto viario Ventimiglia-Savona e, in questo passaggio, era previsto un obbligo per il nuovo gestore di realizzare opere pubbliche connesse ai tratti autostradali, a loro spese, nel primo anno della loro gestione. Siamo andati a recuperare 5 milioni di euro per la realizzazione dell'argine che dal casello autostradale arriva su sponda destra fino a centro città. La nostra proposta è di unire i due fondi. Verrà progettata una strada che sarà sull’argine. Prima verrà costruito l’argine con i 5 milioni di euro che mette Autostrade, sopra si vuole realizzare una strada per garantire la messa in sicurezza di quella parte di territorio mettendo in sicurezza i cittadini di Peglia e di consentire di fare interventi di edilizia, penso fra tutti la zona sportiva di Peglia che senza la ridefinizione di piano di bacino difficilmente può trovare un interesse privato nell'andare a investire risorse proprie. Un’altra possibilità importante è dare un’alternativa alla viabilità del cavalcavia di Ventimiglia, creando così una viabilità alternativa. Credo che si sia fatto meglio rispetto alla sua proposta, siamo riusciti a trovare maggiori risorse. In un anno e mezzo di amministrazione abbiamo raddoppiato le risorse e sviluppato i progetti ma soprattutto lo facciamo senza scendere in polemica".

“Il progetto non l’abbiamo ancora visto. In un anno mezzo non ha ancora fatto nulla, ha fatto solo un marciapiede. Tutti i progetti che ha realizzato e che sta facendo sono quelli che ha fatto la mia amministrazione, lei li ha solo portati avanti” - risponde il consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino - “Quel posto non se lo merita perché al momento non ha fatto ancora niente, solo parole e passerelle politiche ma di fatto oggi non c’è ancora nulla di concreto. Tutti questi finanziamenti che ha ottenuto poteva metterli per iscritto nella risposta alla mia interpellanza e io sarei stato contento perché avrei avuto una risposta completa e, invece, la risposta data dall'assessore non è esaustiva. Fateci vedere il progetto”.

Elisa Colli

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