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Eventi | 19 novembre 2024, 07:11

Area Sanremo 2024: tra note ed emozioni, il sogno della musica e dell’Ariston si fa strada (Video)

Tanti ragazzi, tra i 16 e i 27 anni, si sono presentati al Palafiori attendendo il proprio turno nella sala d'attesa, condividendo esperienze, paure e altro, tra i veterani e chi invece si trovava alla prima esperienza, andando anche a creare qualche amicizia

Dopo i primi due giorni Area Sanremo 2024 entra definitivamente nel vivo, dopo le prime audizioni svoltesi tra domenica 17 e lunedì 18 novembre.
Giovani di tutta Italia hanno raggiunto la Riviera dei Fiori per esibirsi di fronte agli esaminatori, con il sogno di poter arrivare a calcare il palco dell'Ariston.
Tanti ragazzi, tra i 16 e i 27 anni, si sono presentati al Palafiori attendendo il proprio turno nella sala d'attesa, condividendo esperienze, paure e altro, tra i veterani e chi invece si trovava alla prima esperienza.

"Per me è la prima volta ad Area Sanremo - racconta Raffaele Grisolia - sono contentissimo di partecipare. L'emozione è tanta ma ho voglia di mettermi in gioco. Sono contento di aver trovato alcuni amici qui, spero di farmene anche altri ma lo spirito della competizione rimane al primo posto".

Non importa che si tratti della prima volta o si sia già partecipato, l'emozione rimane sempre la stessa, come conferma Davide Saracino, che ha già partecipato ad alcune edizioni di Area Sanremo: "Essere qui è sempre emozionante. Con la musica noi raccontiamo noi stessi, e io proprio con la canzone che porto in gara cerco di raccontare me stesso, a 360 gradi. Sarà sicuramente una bella competizione, come è normale che sia, ovviamente si spera di vincere ma che vinca il migliore, e soprattutto che vinca la musica".

"Manca davvero poco a Sanremo Giovani e la voglia di partecipare è tanta - racconta Alice P - ho conosciuto tantissimi ragazzi oggi in queste ore qui e tutti noi abbiamo moltissima passione, cosa molto importante perché il mondo della musica non è facile, ma l'energia positiva aiuta in questi momenti. Spero ovviamente che la mia canzone, che fa parte di un Ip, possa andare bene".

L'emozione per chi si trova nella sala d'attesa è tanta, e porta anche un po' di agitazione, che però termina subito una volta conclusa la performance: "Prima ero molto più teso - confessa Stefano Farinetti - ma ora al termine dell'esibizione mi sento più tranquillo. Le audizioni sono difficili, però è stato carino, anche incontrare tante persone con la passione della musica. Diversamente da quanto si possa pensare non c'è rivalità, siamo qui anche per divertirci, sognando di fare una hit".

"Mi sono completamente scaricata - racconta Ines Rizzo - ma mi sono divertita tantissimo. Poi l'audizione è stata utile per fare nuove amicizie e incontrare altre persone che hanno un sogno come il mio, cioè quello di farsi sentire dalle altre persone".

"Non ricordo molto dell'esibizione - dice Elia Ballancin - forse anche l'emozione del momento, ma sono contento di come ho cantato. Speriamo sia andata bene. Una bella esperienza, eravamo tutti un po' tesi, ma sicuramente scambiare parole con gli altri ha aiutato ad allentare la tensione".

Tema ricorrente nei racconti di tutti i ragazzi quello della solidarietà che si è venuta a formare tra di loro, grazie anche al clima accogliente che tutti loro hanno respirato dal loro ingresso al Palafiori, e che differenzia Area Sanremo da qualsiasi altra selezione musicale che si sono trovati ad affrontare finora.

"Una cosa piacevole è stato sentirsi coinvolti nell'organizzazione - afferma Chiara Nikita - è stato bello sentirsi considerati e importanti, un plauso a chi se ne è occupato. Abbiamo vissuto una bella giornata di condivisione, sia di musica che di pensieri. Tutti noi siamo venuti qui per realizzare il sogno che abbiamo e ci accomuna, in un clima che proprio grazie alla musica si viene a creare".

"Ho incontrato tante belle persone - incalza Alberto Verni - mi è piaciuto scambiare qualche parola con loro. Poi ora dopo l'esibizione sono anche più tranquillo, visto che ho ricevuto dei complimenti dalla commissione, soprattutto per le parole del testo".

Elia Folco

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