“Fulvio custodiva un patrimonio importante, un esercizio del potere così diverso da quello di questo tempo, basato sull’idea che persuadere è meglio che comandare per costruire un processo duraturo”, così Andrea Orlando, ha ricordato Fulvio Vassallo durante l’ultimo saluto al cimitero di Porto Maurizio. “Fulvio ha interpretato al meglio la tradizione comunista. Aveva un carattere attento, aperto, disponibile, pronto sempre a mediare".
Dopo la cerimonia religiosa nella Basilica di San Maurizio, officiata da don Antonello Dani, l’ultimo saluto al cimitero portorino, un saluto “politico”, in cui i compagni di partito hanno condiviso un ricordo dell’esperienza vissuta al suo fianco. “Resterà in noi il tuo ricordo, il tuo esempio, la fatica che hai impiegato per cercare di cambiare questo territorio. Avevi una grande dote, quella di saper sempre mediare, di vedere sempre la complessità delle cose, non essere mai deciso, ma sempre dubbioso”, ha ricordato, nella commozione generale, il compagno di partito Giovanni Rainisio.
Commossi hanno ricordato Vassallo il segretario provinciale dem Cristian Quesada, il consigliere regionale Enrico Ioculano e l’ex senatore del Pds Roberto Speciale, davanti a famigliari e amici.
Commercialista e politico è stato un esponente di riferimento della sinistra imperiese. La sua carriera è iniziata nel Psiup, il Partito socialista italiano di Unità Proletaria, dopo il suo scioglimento, ha proseguito nel Pci, nel Pds, nella Ds e infine nel Partito Democratico. Eletto consigliere comunale nel 1975, fece parte della giunta guidata dal sindaco Mauro Torelli. Poi l’incarico da vicesindaco nella giunta “Croce &Martello” (con democristiani e comunisti) con sindaco Giovanni Gramondo.
Dopo l’esperienza in Regione, prima come assessore al Bilancio e al Personale nella Giunta di Giancarlo Mori e poi come consigliere di opposizione. Vassallo è stato anche candidato alla presidenza della Provincia per il centrosinistra, sconfitto da Gianni Giuliano, ha svolto il suo mandato come consigliere provinciale.