Le associazioni ‘Assonanze’, ‘Pat’, ‘L’altritalia ambiente’ e Italia Nostra del Ponente intervengono in relazione al restyling dei giardini Regina Elena di Sanremo, un progetto che aveva creato nei mesi scorsi grandi perplessità e opposizione tra cittadini e Associazioni. Dopo un primo incontro con il Sindaco Mager avvenuto il 18 luglio scorso, in cui sono state spiegate le motivazioni di contrarietà da parte delle associazioni, le stesse intervengono dopo l’approvazione della Giunta degli indirizzi per un nuovo progetto, anche a seguito di una ‘consultazione’ degli abitanti della zona.
“Essendo innanzitutto la consultazione pubblica uno strumento per consentire la partecipazione al processo decisionale di tutti i soggetti interessati – dicono le associazioni – riteniamo necessaria una condivisione più allargata. La consultazione su temi così importanti in quanto invasivi e modificativi di luoghi cari alla memoria collettiva, non può essere affidata ai soli loro abitanti, ma deve necessariamente coinvolgere l’intera città e i cittadini associati”.
Le associazioni prendono atto dell’importante passo avanti, ma ribadiscono la richiesta di essere messe a conoscenza del nuovo indirizzo con l’accesso a tutta la documentazione di supporto, non avendo avuto l’occasione di essere consultate preliminarmente e quindi di verificare direttamente le nuove condizioni del restyling della zona storica.
“Auspicando la prospettiva di vedere salvato l’importante patrimonio botanico e storico dei giardini Regina Elena – vanno avanti le associazioni – ringraziamo chi si è reso protagonista (in grande numero) per fare sì che si rivedesse la volontà della precedente Amministrazione Comunale di procedere con un progetto devastante per i Giardini, memoria storica e immagine turistica della città”.
Le associazioni ambientaliste e culturali, però chiedono la reale possibilità per tutti i soggetti attivi di poter incidere sulle decisioni pubbliche relative al territorio: “Dal reperire risposte congrue e solerti a segnalazioni dei singoli cittadini o associazioni, da una comunicazione costruttiva con tutti gli organi amministrativi preposti alla gestione del verde a cominciare dalle fasi preliminari delle progettazioni, all’avvalersi di esperti con comprovata esperienza in conservazione di grandi alberi”.
Le associazioni, confidando quindi in un rapporto trasparente di collaborazione e in un dialogo reale con l’Amministrazione, hanno chiesto di poter visionare il nuovo progetto, corredato dagli elaborati tecnici (DL, consulente agronomo, perizie), per poterne valutare nel merito tutte le novità migliorative in previsione del progetto definitivo riguardante l’intera area interessata dall’intervento.