Politica - 06 novembre 2024, 07:21

Sanremo: i 'Baretti' vincono il ricorso al Tar, il Comune dovrà presentare la documentazione richiesta

Palazzo Bellevue ha ovviamente la possibilità di fare ulteriore ricorso al Consiglio di Stato

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria ha accolto il ricorso dei gestori dei ‘baretti’ di corso Nazario Sauro, sul porto vecchio di Sanremo, con il Comune di Sanremo, intimando l’ente matuziano a presentare la documentazione relativa al progetto di restyling dell’approdo storico della città dei fiori.

La decisione del Tar di Genova ha visto la sentenza dare ragione ai gestori di bar e ristoranti della zona portuale che, preoccupati del futuro delle loro attività. Il tribunale ha anche condannato il Comune e la Porto di Sanremo Srl, al pagamento delle spese della fase processuale in favore dei ricorrenti. Le società che avevano presentato ricorso, difesi dagli avvocati Corrado Augusto Mauceri e Luca Tortarolo, sono stati: la ‘Cassini Sandra & C. Sas0, Gelateria delle Palme, Onda Caterina di Muller Domenico e Santone Giuliano Sas, Bar Max, M&M Sanremo Srl e Bar Porto Vecchio.

Il Tar ha quindi ordinato nella sentenza, al Comune di Sanremo, di esibire ai ricorrenti la documentazione richiesta. Del progetto di restyling del porto aveva parlato, nei giorni scorsi, proprio il Sindaco Alessandro Mager. In occasione della presentazione di quello per il Borgo, il primo cittadino aveva confermato l’intenzione di organizzare un incontro con cittadini, categorie e commercianti, per parlarne insieme.

Nella sentenza il Tar scrive: "Nella fase della procedura di project volta alla definizione delle modifiche da apportare al progetto della proponente, Porto di Sanremo s.r.l. si è opposta alle variazioni che, su impulso degli esercenti, il Comune le aveva richiesto, con particolare riguardo alla fissazione di canoni in misura pari a quelli praticati dall’ente pubblico per attività similari, nonché alla previsione di una durata delle locazioni commerciali idonea a garantire l’ammortamento degli investimenti ed il recupero dei minori guadagni verosimilmente ritraibili durante i lavori (v. nota del Comune del 15.9.2021, sub doc. 25 ricorrenti). In particolare, la controinteressata ha obiettato che l’applicazione di prezzi inferiori ai valori OMI e la locazione degli immobili commerciali per un periodo superiore al minimo di legge (sei anni rinnovabili ex artt. 27-28 della legge n. 392/1978) non consentirebbero di assicurare l’equilibrio economico-finanziario del progetto (v. nota Porto di Sanremo del 25.10.2021, sub doc. 26 ricorrenti). Dunque, appare evidente che, attraverso l’esame del P.E.F. aggiornato prodotto dalla società in sede di gara, gli operatori economici ricorrenti possono verificare la permanenza o meno delle ragioni di ripulsa delle agognate modifiche".

Ora i gestori dei ‘Baretti’ potranno visionare la documentazione richiesta, a meno di un nuovo ricorso di palazzo Bellevue al Consiglio di Stato. Per il progetto del porto vecchio si prospettano ancora mesi di attesa.