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Politica | 05 novembre 2024, 11:45

Sanità, Martini (Indipendenza): "Quando si tratta di salute pubblica e prevale l’interesse primario dei cittadini noi non rimaniamo imapssibili"

"La sanità va svincolata dal patto di stabilità"

Sanità, Martini (Indipendenza): "Quando si tratta di salute pubblica e prevale l’interesse primario dei cittadini noi non rimaniamo imapssibili"

"Solo pochi giorni fa si è’ chiuso il capitolo “regionali 2024” per la Liguria. Il verdetto ha sancito che al centro sinistra è riuscita benissimo la non facile impresa di perderle contro un centrodestra in crisi per il malgoverno e le ben note vicende giudiziarie . In sintesi una delle due “facce della stessa medaglia” può  esultare per aver prevalso con meno della metà dei voti espressi da meno della metà degli elettori (poco più del 20%-1 su 5) .E non è mancato proprio nulla. Comprese le promesse elettorali più incredibili per imbonire i cittadini, la cui maggioranza, tanto abituata a tali proponimenti ha deciso di disertare in massa le urne". Così Erica Martini , direzione nazionale - delegata dipartimento “diritto alla salute per il movimento “Indipendenza !”.

"Ma quando si tratta di salute pubblica e prevale l’interesse primario dei cittadini, almeno noi, spiega Martini, rappresentanti del movimento “Indipendenza!”, non possiamo rimanere impassibili. Il buco in bilancio di 232 milioni è già lievitato a circa 250 (duecentocinquanta !!!) così come riteniamo sia ben noto a tutti che continuerà a crescere. Ora la domanda sorge spontanea: il centrodestra “totiano” non ha, per quanto ovvio, palesato la situazione ma l’opposizione dov’era ? Inoltre l’ipotetica soluzione di aumento dell’Irpef regionale, che si sta ventilando, non è sicuramente, oltre a non essere certamente gradita, percepita dai cittadini. Sentire poi il neo presidente Bucci affermare che le macchine diagnostiche debbano funzionare 20 ore al giorno, oltre a denotare il fatto che non sia almeno a conoscenza che i macchinari ospedalieri, per la maggior parte molto obsoleti e non idonei a tali ritmi rischiano  la rottura e quindi l’inesorabile allungamento delle già interminabili liste d’attesa. Liste per le quali, in qualità di delegata del Dipartimento Nazionale per il diritto alla salute del cittadino, sto combattendo da tempo".

"Un’ultima considerazione sul perché il nostro governo metta a disposizione ingenti somme per la difesa (esempio le armi all’Ucraina), conclude Erica Martini, peraltro non legate al famigerato patto di stabilità ( a firma Meloni/Giorgetti) , che contribuiscono a ingigantire il debito pubblico. Perché allora non provare, come Indipendenza! continua a chiedere, di svincolare anche la sanità da questo patto . Alla luce di tutto questo chiediamo ai (sempre meno) elettori se fosse proprio necessario continuare a dare fiducia ai “soliti noti “?".
 


 


 

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