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Politica | 03 novembre 2024, 20:45

Fabbricato abbandonato a Mortola La Croce, Ventimiglia approva deroga al vincolo cimiteriale: Scullino vota contro

Per il rilascio di condono edilizio per l'ampliamento della struttura a destinazione turistico-ricettiva

Fabbricato abbandonato a Mortola La Croce, Ventimiglia approva deroga al vincolo cimiteriale: Scullino vota contro

Approvata, nonostante tre voti astenuti (D'Andrea, Nesci e Leuzzi) e uno contrario (Scullino), in consiglio comunale a Ventimiglia la deroga al vincolo cimiteriale per il rilascio di condono edilizio per l'ampliamento di un fabbricato a destinazione turistico-ricettiva in località Mortola La Croce. 

“Il 10 gennaio 1987 veniva presentata istanza di condono relativa all'ampliamento di un immobile a destinazione turistico-ricettiva e tale rimane" - dice l'assessore Adriano Catalano illustrando la pratica - "Altri manufatti oggetto di condono nello stesso compendio immobiliare venivano in precedenza rigettati e demoliti a cura della proprietà. Gli abusi che non possono essere oggetto di condono sono stati demoliti. Al fine dell'ammissibilità sanatoria degli abusi in oggetto ricadenti in zona soggetta a vincolo cimiteriale e aventi in oggetto interventi di ampliamento realizzati in contrasto con la disciplina urbanistica edilizia, l’amministrazione comunale è tenuta a esprimere la volontà, mediante delibera di consiglio comunale, di consentire la permanenza di detta nuova costruzione in deroga ai regimi ivi operanti in base al comma 1 e previo parere favorevole dell'Asl. Tale procedura è normata da una normativa regionale. A luglio del 2024, l'ufficio ha provveduto all'invio della documentazione all'Asl e abbiamo ricevuto il nulla osta dal punto di vista igienico sanitario. La sanabilità del condone edilizio è strettamente legata al parere del consiglio comunale inerente alla volontà da manifestarsi, da parte dello stesso, al mantenimento dell'opera abusivamente realizzata in area di vincolo cimiteriale ma tale assenso non esaurisce i controlli preordinati al rilascio della sanatoria. Noi ragioniamo soltanto sulla deroga al vincolo cimiteriale. Per quanto attiene alla verifica sull'abuso non pregiudichi la futura espansione del cimitero della frazione Mortola, si evidenzia che non risulta agli atti alcun progetto di ampliamento così come individuata dalla cartografia del Puc vigente con cui tale abuso possa interferire. Per quanto attiene la verifica dell'eventuale aggravamento del peso insediativo dell'area a seguito all'abuso, si evidenzia trattasi di marginali ampliamenti di volumetrie già concesse nelle iniziali licenze del '57 e del '60. Non trattasi, quindi, di nuove costruzioni. Per quanto attiene il decoro di luoghi di sepoltura e alla resistenza di un'adeguata cintura sanitaria attorno al cimitero si rinvia alle considerazioni dell'Asl. Non si rilevano problematiche igienico-sanitarie che possano derivare da tali interventi abusivi su fabbricati già esistenti. Occorre sottolineare come si tratti di una prassi ormai consolidata e che ha consentito al rilascio di una decina di assensi alla deroga".

"Non è solamente una pratica per autorizzare e svincolare l'area a poca distanza dal cimitero di La Mortola, è una pratica che va avanti da quarant’anni" - afferma il consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino - "E' del locale de La Mortola se ne è parlato diverse volte. Questo manufatto degradato e abbandonato, non mantenuto, non c’è mai stato nulla, completamento vuoto che è sede anche di persone in cammino, oggetto di condoni, di ordinanze di demolizione, di progetti di adeguamento, di abusi e quant'altro, è sempre rimasto lì. La cosa più inadeguata per una zona di grande vincolo ambientale e paesaggistico a pochi metri dai giardini Hanbury. Addirittura è stato fatto un solario sopra a una vasca. Si è solo riusciti a far demolire i pilastri perché stava venendo una villa di 150 metri sopra a una vasca irrigua. Adesso si viene a sanare degli abusi ma per farlo bisogna svincolare dalle distanze cimiteriali. Se non togliessimo il vincolo cimiteriale, questo condono non può essere realizzato. Questo edificio è una costruzione di due mila metri quadri e questi abusi sono tettoia, scala con terrazzo. Si poteva finire e tamponare, mettere le finestre, gestire il verde pubblico, all’esterno poteva rifare le facciate e metterla in ordine per le zona in cui si trova. E’ un massimo degrado. Cosa vuol dire sanare un tot di metri se il resto del fabbricato è abbandonato? Ci sono le ortiche. Cosa saniamo se c’è un solaio sopra a una vasca? Cosa vogliamo sanare? Non sono d’accordo. Ci sono stati due progetti di adeguamento al paesaggio bocciati. Se ci fosse una situazione che si comprenda che vuol sanare qualcosa che è sanabile per migliorare l’esistente. E’ una licenza alberghiera ma l’albergo non è mai stato aperto. Sono passati cinquant’anni e nessuno ha mai chiesto all’amministrazione ho l'intenzione di sanarlo. E’ un edificio completamente abbandonato. Non c'è mai stata una risposta da parte del privato. Sono almeno due mila metri quadri completamente abbandonati. E’ una zona di massimo pregio e adesso noi andiamo a svincolare il vincolo cimiteriale per poter dare la possibilità di condonare una zona già abbandonata. Io sono nella condizione di avvisare pubblicamente l’amministrazione che questo vincolo alberghiero appena vengono risanato le parti abusive, penso che poi arriverà in consiglio comunale la richiesta di svincolo alberghiero. Su questa pratica sono molto scettico e non sono d’accordo e, perciò, voterò contro“.

"Non è la parte alta che è quella che è stata demolita. Sopra alla vasca è rimasta una soletta che era a uso parcheggio e penso che anche successivamente resterà sempre con questo tipo di destinazione" - afferma il consigliere comunale di maggioranza Giovanni Ascheri - "E' una situazione di degrado in una delle zone più prestigiose del nostro territorio. Per la parte sotto, se non si arriva a una soluzione di approvazione di condono resterà sempre in questa condizione. Procedendo con l'approvazione di condono sarà più facile per il proprietario a procedere a loro spese a recuperare l'area o cedere l'area a presone che potrebbero risanare lo stato dei luoghi nei migliori dei modi. Approfondita la pratica e verificato che da parte degli uffici ci siano stati fatti tutti i controlli per procedere al condono, Fratelli d’Italia è favorevole all'approvazione".

 

Elisa Colli

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