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io_viaggio_leggero | 03 novembre 2024, 07:00

Una famiglia in viaggio: in giro per il mondo con una bambina di 4 anni

In questa rubrica troverete interviste a viaggiatori, esperienze vissute in prima persona lontano dal turismo di massa. Luoghi da scoprire, avventure emozionanti, incontri inaspettati in giro per il mondo. Se hai un viaggio da raccontare… scrivi a: ioviaggioleggero@gmail.com

Una famiglia in viaggio: in giro per il mondo con una bambina di 4 anni

Oggi incontriamo una famiglia di viaggiatori.

Fabio e Valeria hanno sempre amato viaggiare. Dal 2010, hanno riempito insieme il passaporto di timbri e ricordi, mentre scoprivano posti lontani alla ricerca di esperienze intense e fuori dai percorsi più battuti. Quando, quattro anni fa, è nata la loro figlia Maria Vittoria, o Mavi come la chiamano affettuosamente loro, il viaggio non si è fermato, ma si è trasformato. Non era più solo un’avventura di coppia: con Mavi al loro fianco, hanno dovuto ripensare il modo di viaggiare, trovando un equilibrio tra il loro desiderio di esplorare e le esigenze della piccola. Da allora, Fabio e sua moglie hanno continuato a sognare e pianificare nuove avventure, con un occhio di riguardo per ciò che potesse rendere felice la bambina. Così, le loro avventure sono diventate un’esperienza di famiglia.

Quale viaggio ci raccontate?

All’inizio del 2024, siamo partiti per un’avventura di 39 giorni, con un itinerario che sembrava un sogno. Da Parigi, come prima tappa abbiamo spiccato il volo verso le atmosfere calde e vivaci dell’Isola di Guadalupa. Abbiamo esplorato le Antille Francesi, tra spiagge, mercati locali e il ritmo della musica caraibica, che faceva sorridere molto la piccola Mavi. Ogni mattina, svegliarsi con il suono delle onde che si infrangevano sulla spiaggia, è stato unico. Grande Anse, con la sua sabbia bianca e il mare cristallino pieno di pesci colorati, è stata un’esperienza rigenerante per gente come noi che in estate lavora.

Valeria, un ricordo particolare in Guadalupa?

Uno dei ricordi più vividi è legato ad una persona, Daniela. All’inizio è stata semplicemente la tassista che ci ha portati dall’aeroporto al centro città , ma poi è diventata molto di più. Abbiamo continuato a chiamarla per spostarci nei giorni seguenti, e lei è stata sempre disponibile, gentile, e attenta. Con il passare del tempo, è diventata una vera amica. Ci ha invitati a conoscere la sua famiglia e le sue tre figlie, e ha persino regalato a Mavi dei disegni da colorare, un gesto affettuoso che ci ha fatto sentire accolti come in famiglia. È stata una di quelle persone speciali che incontri per caso e che ti restano nel cuore.

Fabio, tu sei anche chef raccontaci della cucina alle Antille ?


Prima di partire, ero impaziente di scoprire la cucina creola. Avevo sentito parlare dei sapori, della freschezza degli ingredienti, e devo dire che la realtà ha superato le aspettative. Si è rivelata un mix perfetto di semplicità e gusto, con una cura quasi maniacale per la materia prima, freschissima, e un equilibrio che ti conquista al primo assaggio. Una cucina adatta anche per la piccola Mavi, non c’è stato bisogno di modificare i piatti: quei gusti naturali, genuini, erano perfetti per lei. È stato bello, poter condividere con nostra figlia i sapori di una terra così lontana.

Molti viaggiatori, si prendono una pausa con l’arrivo di una bambina? 

Valeria: Certo immagino, invece devo dire che noi non abbiamo mai pensato di smettere. Già dai primi mesi l’abbiamo portata con noi, restando inizialmente in Italia. Appena è stato possibile, abbiamo preso i primi voli, e da allora viaggiamo come se niente fosse, solo con un po’ di maggior pianificazione. All’inizio avevo qualche preoccupazione, soprattutto per gli scali. Però poi, vedendo quanto Mavi fosse a suo agio, è diventato tutto più facile. Forse il segreto è stato abituare la bambina da subito. Anche noi, come viaggiatori, ci siamo dovuti adattare. E’ questo il bello !
 

Fabio: È vero molti smettono di viaggiare. Non sempre è semplice, ma si può fare! Spostarsi con i bambini è spesso più facile di quanto si pensi. Ci sono tante agevolazioni per le famiglie, come il fast track, spazi per il gioco negli aeroporti e anche un’attenzione particolare da parte del personale di volo. È un’esperienza che consiglio a tutti i genitori. Il segreto è coinvolgere i propri figli, per vivere insieme a loro un’esperienza diversa .

Dopo la Guadalupa come continua l'avventura ? 

Fabio: New York, una città che amo alla follia.

Raccontaci ? 

Il mio legame con New York è iniziato nel 2007, quando ho trascorso più di un mese nella città per completare la mia tesi di laurea. È stata un’esperienza intensa e formativa, e da quel momento, ogni volta che ne ho avuto l’opportunità, sono tornato. Credo di aver visitato New York circa dieci volte, da allora. C’è qualcosa di magnetico in questa città: la gente, l’architettura, e il “sogno americano” che rappresenta. Sono cresciuto negli anni ’80 con il mito dei film americani, e New York è l’emblema di tutto questo. Durante quest’ultimo viaggio, abbiamo portato Mavi a Bryant Park a pattinare. C’era un’atmosfera magica che non dimenticheremo facilmente, è stata un’esperienza davvero molto emozionante. Qui il comune offre la possibilità di “adottare” una panchina, il cui ricavato va in beneficenza e abbiamo deciso di far mettere una targhetta con i nostri nomi e la data del soggiorno. È un piccolo gesto, ma ci ha reso felici contribuire ad una buona causa e, contemporaneamente, sapere che un pezzo di noi rimarrà lì per almeno due anni. 

Qual è stato il momento più emozionante del viaggio?

Valeria: Sicuramente le Cascate del Niagara. Le avevo sognate da sempre, e Fabio mi ha fatto questo regalo per il mio compleanno. Siamo volati a Buffalo la mattina, abbiamo visto le cascate, pranzato in cima alla torre panoramica, e poi siamo tornati a New York la sera. L’hostess del volo ci ha presi un po’ per matti, fare andata e ritorno in giornata con una bambina, forse un po’ troppo; ma devo dire che è stato magico e Mavi era entusiasta . C’era poca gente, e il panorama era mozzafiato, una sorta di appuntamento privato con la natura e la sua magnifica potenza. 

Un consiglio di viaggio “da Mamma a Mamma” ?

Valeria: I bambini vanno coinvolti nel viaggio per esempio parlando della destinazione o mostrando delle immagini dei luoghi. Io personalmente opto per un bagaglio leggero, portando solo l’essenziale ma non dimentico mai di includere snack e giochi per intrattenerla durante i trasferimenti. Per mantenere la sua routine del sonno, cerco di pianificare le attività in modo da permetterle un riposino pomeridiano. Poi scelgo attrazioni che possano offrire esperienze stimolanti, come passeggiate nei parchi e musei interattivi, non trascurando anche momenti di svago per il gioco o con un gelato. 

Qual è il vostro “viaggio" nel cassetto, come famiglia?

Fabio : Il nostro sogno è portare Mavi in India. È un viaggio complesso, che richiede preparazione, ma l’India ha un’energia unica e vorremmo che anche lei vivesse quell’esperienza. Non vediamo l’ora di farlo insieme, quando sarà un po’ più grande. È bellissimo vedere come la nostra passione per il viaggio, sia oggi un progetto di famiglia.

IN & OUT # Una Famiglia in Viaggio 

porta con te 

Un Vasino Portatile

Dei Foglie e dei Colori 

Lo Spirito di adattamento

Lascia a casa

- Il Passeggino (non è indispensabile)

Il Tablet per la bimba 

L’ Ansia 

Valutazione : 4 zaini 

Legenda:

1 zaino (non vale il viaggio )

2 zaini (meglio andarci in vacanza )

3 zaini (vale il viaggio ma..)

4 zaini (viaggio da non perdere ) 

5 zaini (vale più di un viaggio)

Marco Di Masci

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