I consiglieri comunali di minoranza Gaetano Scullino e Alessandro Leuzzi chiedono il ritiro della pratica sul nuovo regolamento della civica biblioteca Aprosiana, discussa nel corso della seduta odierna del consiglio comunale a Ventimiglia. La richiesta non viene considerata e così la pratica viene approvata con quattro voti astenuti.
"L'esigenza di sottoporre a questo consiglio comunale un nuovo regolamento per la biblioteca Aprosiana nasce, in primis, dalla volontà dell'Amministrazione di aggiornare lo strumento amministrativo in vigore con le nuove linee guida promosse dal manifesto Ifla Unesco del luglio 2022 sulle biblioteche pubbliche. Il precedente regolamento ormai risultava obsoleto, visto che era datato al 2011, ed essendosi palesate, negli ultimi anni, alcune novità di natura procedurale necessitava di regolamentazione puntuale" - spiega l'assessore Serena Calcopietro - "Le modifiche sostanziali che sono state apportate sono su sei articoli del regolamento. In particolare, l'articolo 4 sulle forme di cooperazione. Si è voluto disciplinare la promozione di nuove forme di cooperazione e collegamento con le biblioteche vicine grazie all'adesione dell'Aprosiana al polo regionale ligure LI3 del servizio nazionale che comprende tutte le biblioteche civiche da Ventimiglia a Savona. L'attuazione di questo protocollo ha consentito lo sviluppo e l'utilizzo di banche dati in condivisione di software in rete, Sebina Next, e di un coordinamento per le operazioni di natura tecnico biblioteconomica leggermente condiviso. Ci ha permesso di abbassare il costo del software che è stato spalmato su una serie di città. La cooperazione è di tipo pragmatico perché abbiamo un coordinatore generale, che è il dottore Quattropani della biblioteca di Alassio. Consente, ad esempio, a un tesserato della città di Sanremo di usufruire con un semplice click di tutti i servizi della biblioteca all'interno del circuito che va da Ventimiglia a Savona".
"L'articolo 14, invece, disciplina le donazioni. Si è deciso di normare in maniera più snella la procedura dell'accettazione di eventuali donazioni da parte di privati individuando nella figura del responsabile dell'ufficio il soggetto che, in prima battuta, effettua l'analisi e la valutazione su tutto il materiale oggetto di eventuale donazione. L'acquisizione e la valorizzazione di lasciti e donazioni di pregio vengono, pertanto, curate dall'ufficio biblioteca con l'obiettivo di andare a calmierare testi che mantengano comunque elevato l'apporto qualitativo del materiale bibliotecario. Non vogliamo lo svuotamento delle cantine" - illustra l'assessore Calcopietro - "L'articolo 16 disciplina l'utilizzo della sala della biblioteca per garantire una fruibilità maggiormente snella e flessibile rispetto al passato. Abbiamo disposto una diversa procedura di prenotazione distinguendo tra i soggetti che richiedono solo la sala e coloro che, oltre a richiedere la sala, richiedono anche il patrocinio dell'ente. Per loro la sala sarà sempre concessa gratuitamente. Per chi non richiede il patrocinio la concessione sarà a titolo oneroso. Si è voluto, inoltre, inserire all'interno di questo articolo la norma già esistente della concessione a titolo oneroso per partiti politici, candidati e movimenti in occasione di consultazioni elettorali secondo la legge".
"L'articolo 20 disciplina la chiusura per inventario del patrimoniale librario. Viene previsto un periodo di chiusura della biblioteca per l'inventario, il riordino delle collezioni e sistemazione del patrimonio librario esistente. I colleghi della biblioteca prima svolgevano l'inventario in fretta e furia al di fuori dall'orario di lavoro rischiando anche eventuali furti" - fa sapere l'assessore Calcopietro - "Abbiamo deciso di redigere anche la Carta dei servizi, che troverà poi approvazione in Giunta. L'articolo 27-28 riguarda il comportamento degli utenti e del personale dipendente. Si norma in modo molto chiaro quali debbano essere i comportamenti degli utenti iscritti e del personale dipendente rimandando alla Carta dei Servizi. E' stata vietata la propaganda, la pubblicità e ogni forma di lezione privata che possa strumentalizzare l'utilizzo di un bene pubblico per fini privati o con scopo di lucro. Successivamente all'adozione del nuovo regolamento, con atto di Giunta comunale, si procederà all'approvazione, per la prima volta nella storia dell'Aprosiana, di una Carta dei Servizi, per mezzo della quale si dichiarano tutti i principi ispiratori cui si conformano le attività della struttura, le modalità di accesso ai servizi, i tempi di erogazione degli stessi, gli standard qualitativi e quantitativi applicati costituendo, pertanto, una guida insostituibile per i cittadini alle opportunità che la biblioteca può offrire. Siamo attenti ai cittadini, in quanto, periodicamente verranno proposti ai fruitori del servizio questionari in forma anonima per verificare, ove possibile, un margine di miglioramento dei servizi offerti".
"L'orario della biblioteca non è disciplinato da questo regolamento" - sottolinea l'assessore Calcopietro parlando del nuovo orario della biblioteca - "E' meglio adottare altri atti, in questo caso la determina dirigenziale, per andare eventualmente a portare modifiche nel tempo. E' un'occasione per chiarire il percorso che ha portato a partorire la determina e i successivi provvedimenti che sono in corso. L'assessore alla cultura e alle biblioteche non gode per la riduzione dell'orario della propria biblioteca, il mio indirizzo è quello di aumentare l'apertura delle biblioteche, di raddoppiare l'orario della biblioteca e ci sono anche una serie di progetti di sviluppo innovativo della biblioteca, che stiamo valutando. Abbiamo fatto, due settimane fa, un incontro con Liguria Digitale, pensiamo a un'area di smart working, alla digitalizzazione di tutto il patrimonio librario e del fondo antico, all'ampliamento dei metri lineari disponibili anche per la sistemazione di tutto il patrimonio bibliotecario, ormai ingente".
"Il personale non è gestito politicamente e ha i suoi funzionari e dirigenti, ha le sue questioni di organizzazione interna, che sono proposte e disciplinate dai dirigenti e funzionari stessi" - mette in chiaro l'assessore Calcopietro - "La parte politica definisce gli obiettivi e i programmi da attuare e verifica la corrispondenza dei risultati della gestione amministrativa generale impartita, ai dirigenti, invece, spetta la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa, compresa l'adozione di tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno medianti autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Essi sono, quindi, responsabili della gestione dei relativi risultati. Si tratta, quindi, di una determina predisposta e condivisa in seguito alla rilevazione da parte della sottoscritta di criticità manifestate nell'articolazione dell'orario bibliotecario, basata su presupposti di ristrettezze di personale. Si è ipotizzato anche di procedere con l'esternalizzazione per sopperire alla mancanza di personale dipendente ma da uno studio interno, che abbiamo già svolto, è emerso che l'importo a base di gara per un periodo biennale ammontava a oltre 850mila euro e, perciò, è stato palese abbandonare l'idea. Il suggerimento proposto dal Partito Democratico, in occasione dell'interrogazione, sul fatto di affidare l'apertura della biblioteca a volontari di associazioni mi rende perplessa. Forse non ci si rende conto del valore che la nostra biblioteca ha. Sono contenta se ci sarà un sostegno trasversale a sostenere le mie deleghe e attività. Pur accogliendo la richiesta che ha motivato quella determina sperimentale di chiudere in presenza di quel personale si è fatta una ricognizione di un ulteriore personale e si è trovata la disponibilità di un funzionario che lunedì aprirà la biblioteca. Ieri, il dirigente, la dottoressa Risso, che ringrazio, ha sottoscritto questo atto e spero che possa essere una soluzione per quietare gli animi. Avviso che queste criticità potrebbero emergere anche per altre situazioni, perché lo stesso problema lo abbiamo nella gestione degli uffici Iat, del fondo antico, dell'anagrafe, dello stato civile, del protocollo e dei servizi cimiteriali. Non si possono utilizzare ditte esterne che hanno un costo esorbitante".
"Ha detto talmente tante cose che è difficile replicare a tutto" - dice il consigliere comunale di minoranza Vera Nesci - "Lamenta una mancanza di personale, ho sentito una distinzione tra la parte tecnica, politica e di amministrazione. Poi ho sentito parlare di collegamento tra assessore e la decisione del dirigente e alla fine non ho capito. L'amministrazione in carica, siccome dà un indirizzo politico, decide dove allocare le risorse. Questa amministrazione non ha particolare interesse per la cultura. L'anno scorso avevamo presentato un'interrogazione per capire se avevate intenzione di aprire il cinema ma non avete fatto nulla. Mi sembra che siate anche in ritardo sulla programmazione della stagione teatrale. E' contradditorio cercare di avvicinare i giovani alla biblioteca riducendo però l'orario. I ragazzi escono da scuola all'una e quaranta proprio quando chiude la biblioteca. Noi siamo contrari a questo regolamento e all'impostazione che è stata data. Soprattutto visto che non si garantisce un'apertura continuativa del servizio. Si parla di un orario sperimentale ma in realtà è tutto l'orario invernale. Una sperimentazione poteva essere fatta in un tempo più breve. Dobbiamo pensare a preparare un'offerta culturale per la città di Ventimiglia e non guardare le altre città. Non siamo d'accordo alla chiusura in pausa pranzo".
"Il mio voto di astensione in commissione per quanto riguarda questo regolamento derivava dal fatto degli orari. Su questo ho visto che la determina è cambiata, si è, quindi, rimodulato quello che riguardava gli orari. Ci tengo a ringraziare Forza Italia che era forte su questa posizione, compresa la mia" - dichiara il consigliere comunale di maggioranza Roberto Parodi - "Il mio voto sarà di assenso e ringrazio l'assessore di essere intervenuta su questo cambio di orari".
"L'assessore Calcopietro è un'ottima risolutrice di problemi" - afferma il consigliere comunale di maggioranza Simone Bertolucci - "Sul regolamento l'intervento è stato molto puntuale. La chiusura per inventari è un'ottima cosa. Il comportamento degli utenti e carta dei servizi vanno benissimo. Mi trovavo già d'accordo in commissione e mi trovo d'accordo pure adesso sul fatto che il regolamento è un elemento rigido ed è logico probabilmente non andare a inserire la questione dell'orario che potrebbe, nel tempo, subire flessibilità o modifiche. In commissione avevo difeso la prima determina perché so che il lavoro dell'assessore era fatto con un'analisi che partiva dal basso fatta dopo aver ricevuto una segnalazione dei dipendenti. Non trovavo, quindi, totalmente snaturato il servizio e, perciò, difendevo l'operato, continuo a difenderlo adesso e sono contento che ci sia stata una modifica dell'ultimo minuto per soddisfare più anime".
"Stiamo parlando di un regolamento che era stato stilato nel 2012 e che oggi non ritengo obsoleto anche se sicuramente è un po' da aggiustare" - interviene il consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino che presenta otto emendamenti - "C'era bisogno di un confronto prima di arrivare qua. A mio parere c'è da apportare alcune modifiche, c'è qualche cosa da aggiungere e forse sarebbe meglio ritirare la pratica. Per la biblioteca ho una simpatia particolare, soprattutto per quella di Sant'Agostino, fatta da noi. Nel regolamento non ho individuato una differenziazione netta tra il fondo antico, che ha un valore inestimabile, e il fondo moderno della biblioteca Aprosiana in piazza Bassi. Non si è accennato all'importantissima quadreria del centro storico. Quando si parla di svecchiamento dei depositi dei libri è importante ma bisogna determinare dove vanno a finire i libri. Avrei approfondito di più il discorso delle possibilità di adoperare la biblioteca di piazza Bassi per quanto riguarda le conferenze, i ragazzi e le iniziative. La biblioteca deve essere aperta tutti i giorni. So benissimo che per trattare un argomento così complesso ci vorrebbe più tempo. A questo proposito presento al presidente alcuni emendamenti che ho piacere che quanto meno vengano esaminati. La mia sensibilità non è solo negli orari ma nella salvaguardia del fondo antico e della biblioteca che è diventata bella e usufruibile che merita una particolare attenzione nelle iniziative. Apprezzo il grande sforzo dell'assessore Calcopietro ma le mie iniziative sono per cercare di portare un mio contributo migliorativo al regolamento e spero che l'assessore ne terrà conto. Mi astengo su questo regolamento".
"Ritengo opportuno distinguere la biblioteca storica a Ventimiglia alta dalla biblioteca centrale di Ventimiglia bassa che può essere, comunque, un luogo adatto per diverse attività, come lo smart working, soprattutto per chi non ha uno spazio dove studiare in casa e anche un centro di aggregazione e di scambio culturale oltre che un deterrente contro l'abbondono scolastico" - sottolinea il consigliere comunale di minoranza Cristina D'Andrea - "Apprezzo il fatto di digitalizzare il patrimonio affinché tutti possano con un click avere la possibilità di consultare il patrimonio della biblioteca. Gli orari sono stati stabiliti da una determina, che è un documento più flessibile, mi sarei, perciò, data un periodo di prova. Ci sarebbero anche altri strumenti per assumere personale per la biblioteca. La biblioteca non è frequentata solo dai ragazzi di medie o liceo, è frequentata anche dagli universitari. Se si fa un'adeguata promozione e si dà la possibilità di tenerla aperta sarà frequentata anche da altri. La mia votazione sarà di astensione".
"Vorrei fare i complimenti agli uffici, ai dirigenti e all'assessore Calcopietro per aver avuto il coraggio di cambiare il regolamento dopo dodici anni. Visto che non abbiamo abbastanza risorse, l'assessore ha usato il cervello e ha modificato il regolamento e gli orari" - commenta il consigliere comunale di maggioranza Enzo Di Marco - "Non sono certo che i ragazzi usciti da scuola si rechino subito in biblioteca. E' un sistema anche per migliorare la qualità. Per quanto riguarda i nostri assessori di Fratelli d'Italia che si dice che hanno le spalle larghe, quando lavorano usano anche il dubbio, che è uno strumento di intelligenza e confronto. Pieno appoggio all'assessore Calcopietro e ottimo lavoro".
"Ben venga che vengano affittate a titolo oneroso le sale per chi non ha il patrocinio" - proferisce il consigliere comunale di maggioranza Matteo Ambesi - "Riguardo all'inventario, nel precedente regolamento, era previsto almeno una volta all'anno. Volevo capire la tempistica e la normativa per quanto riguarda questi beni di proprietà pubblica, che fine fanno i libri? Volevo chiedere chiarimenti in merito. Ben vengano la carta e la promozione nelle scuole. Purtroppo non tutti i ragazzi frequentano assiduamente la biblioteca. Chi esce dal liceo sicuramente non credo vada subito in biblioteca. Credo che sia stato valutato in base ai registri di ingresso. Credo che un'apertura più ampia possibile delle biblioteche possa solo fare che bene alla città".
"Avete portato un nuovo regolamento in consiglio comunale senza rispondere a una nostra interrogazione che avevamo presentato a settembre proprio perché eravamo venuti a conoscenza di questa determina che, a quanto pare, nessuno di voi conosceva" - pronuncia il consigliere comunale di minoranza Alessandro Leuzzi - "Le amministrazioni comunali fanno delle scelte, le maggioranze fanno delle scelte. Quando avete provato il bilancio avevamo sottolineato che per la cultura non c'erano soldi. Oggi ci dice che non ci sono soldi. In estate vi avevamo detto che non c'era personale. Di fatto sono scelte politiche. Se la biblioteca cambia l'orario di apertura è una scelta politica. Siccome lo smart working ha avuto una grande diffusione, dovremo cominciare a pensare di dedicare spazi della biblioteca per coloro che lavorano così ma se la chiudiamo negli orari di lavoro come facciamo. Non avete soldi, non avete personale e non volete gestire il problema. Alla fine il regolamento è una copia di quello di Imperia. O ci rispondente sulle varie questioni che ha proposto il consigliere Scullino o ritiriamo la pratica, ci rivediamo e ne discutiamo di nuovo. Il problema non si risolve aprendo il lunedì mattina. Non ritengo che questo regolamento sia confacente con le nostre richieste e aspettative. Io penso che ci asterremo perché non è la soluzione che auspicavamo".
"Fin da subito abbiamo preso in considerazione l'opportunità del cinema. Con l'ufficio abbiamo fatto scrivere delle lettere di convocazione per capire se, in effetti, ci fossero delle associazioni culturali e imprenditori interessati a prendere la gestione del cinema e del teatro e purtroppo abbiamo avuto una risposta negativa" - replica l'assessore Serena Calcopietro - "Per quanto riguarda la stagione teatrale quest'anno avremo una direttrice artistica che si occuperà di affiancare questa cosa. A breve arriverà il calendario degli eventi. Per quanto riguarda la riduzione degli orari è stata un allinearsi ad altri poli dei comuni limitrofi. La scelta della chiusura del lunedì non è stata un caso visto che abbiamo verificato che gli ingressi erano inferiori. C'era la volontà di aprire la biblioteca il sabato pomeriggio per allietare i giovani e avvicinarli a iniziative culturali. Abbiamo convocato tutte le associazioni culturali e abbiamo già redatto un calendario eventi per la biblioteca. Non sappiamo più dove mettere il patrimonio librario da qui nasce l'esigenza del reperimento di fondi extra comunali e ricezione di bando che ci consentano di andare a intercettare questi fondi che possono aiutarci nella ristrutturazione di spazi, individuati sotto alla biblioteca. Sono d'accordo ad aree per lo smart working. Stiamo incrementando sempre di più politiche di book crossing mentre i libri danneggiati vengono buttati. Esiste lo scarto librario e, perciò, libri danneggiati o vecchie edizioni vengono sostituiti con libri nuovi".