Il weekend che incorpora la festa di Ognissanti e la ricorrenza dei morti è sempre quello più ‘attenzionato’ per il Mercato dei Fiori di Sanremo. E, a poche ore dai due appuntamenti particolarmente attesi per i produttori di fiori, abbiamo voluto fare il punto della situazione con chi gestisce il plateatico di Valle Armea.
I prezzi sono in linea con lo scorso anno e anche il consuntivo al 30 settembre, con un fatturato di circa 11 milioni di euro, ricalca quello del 2023. Il mercato di fine ottobre e riferito all’inizio di novembre, quest’anno non ha visto solo crisantemi al mercato di Sanremo, ma anche tante altre varietà
“Notiamo il consolidamento della tendenza all’acquisto dei crisantemi direttamente sul campo – ha detto Franco Barbagelata, dalla direzione del mercato - e, parallelamente la crescita il consumo di altre varietà come girasoli, lisiantus, violaciocca, strelitzie e verde ornamentale. Il mercato offre ai commercianti accreditati una gamma sempre più ampia di fiori e fronte adatte alle diverse esigenze commerciali. In particolare, i crisantemi sono andati da 70 a 1,20, le strelitzie 1,40, i lisiantus a 80 ed i girasoli a 70. Prezzi decisamente sono in linea con lo scorso anno”.
“Il mercato dei fiori – sottolinea Sergio Tommasini, presidente di Amaie Energia e Servizi - rappresenta una linea di business molto importante della società. Sanremo esporta non meno di 300milioni di fiori recisi ogni anno, insieme a centomila quintali di fronde verdi e fiorite. Intendiamo migliorare la competitività del Mercato dei Fiori a livello italiano ed internazionale e per questo, a valere sul PNRR, abbiamo importanti investimenti per il 2025-2026 per un valore pari a 16 milioni di euro”.
E’ quindi un buon momento per il mercato dei fiori di Sanremo che, sotto l’egida di Amaie Energia mantiene il suo appeal tra produttori e commercianti, nonostante la grande concorrenza internazionale. Intanto la prima asta dei fiori è slittata a metà novembre a causa del ritardo delle colture.