Una giornata di confronto, preghiera e socialità secondo gli insegnamenti di Don Bosco si è svolta ieri presso l’opera salesiana di Vallecrosia. I Salesiani hanno, infatti, ospitato il convegno degli ex allievi Don Bosco, oratoriani e Cnos.
I partecipanti, sacerdoti salesiani e circa cento persone, tra cui alcuni ex allievi del Cnos e i loro docenti, hanno preso parte a una conferenza sui temi "Prepariamoci al Giubileo del 2025" e "Don Bosco e il Giubileo del 1875". In seguito, è stata celebrata la santa messa, da don Natale e don Mario, nella chiesa di Maria Ausiliatrice e si è svolto un pranzo in fraternità. Nel pomeriggio, invece, si è tenuta una visita alla cappellina in via Angeli Custodi.
L'evento è stato organizzato dall'associazione ex allievi Don Bosco di Vallecrosia. "Sono intervenuti anche il parroco di Maria Ausiliatrice don Karim, don Mario, don Daniel, don Natale e il coadiutore Ilario" - dice il vicepresidente dell'associazione ex allievi Don Bosco di Vallecrosia Ciro Mariella - "Don Mario ha illustrato il significato vero e profondo del Giubileo del 2025 'Pellegrini di speranza'. Durante l'omelia della santa messa, invece, è stato sottolineato il messaggio originale di Don Bosco rivolto ai giovani affinché possano diventare 'buoni cristiani e onesti cittadini'. L'incontro si è concluso con l'intervento del sindaco di Vallecrosia Armando Biasi, anch'egli ex allievo".
"La crescita che sta avendo Vallecrosia è resa possibile dalla collaborazione tra Amministrazione comunale e comunità" - sottolinea il sindaco Armando Biasi, accompagnato per l'occasione dal vicesindaco Marilena Piardi e dal consigliere comunale Enrico Amalberti - "L'obiettivo finale è creare posti di lavoro, non lasciare le persone indietro e non abbandonare coloro che hanno bisogno. Ultimamente un nostro cittadino, un sessantenne, ha avuto una grandissima difficoltà con le case popolari: gli era arrivato uno sfratto e così, sempre nel rispetto delle norme, ho sequestrato quell'immobile e gliel'ho riassegnato. Se non fossimo stati attenti a quel bisogno ora il cittadino sarebbe sotto un ponte. Vallecrosia sta riconquistando quella corretta dignità di quando Don Bosco era venuto perché aveva capito che c'era bisogno, nella nostra comunità di allora, di educazione ma, soprattutto, di esempi. Ringrazio la comunità salesiana per gli esempi che mi hanno dato e che porto sempre con me. Servono cervello e anima per esercitare un ruolo incentrato verso il bene comune".