Il sindaco di Genova, Marco Bucci, è il nuovo presidente di Regione Liguria. Metaforicamente percorre le poche centinaia di metri che dividono Palazzo Tursi da piazza De Ferrari per assumere l’incarico che fu di Giovanni Toti fino al 26 luglio scorso, giorno delle sue dimissioni. Un salto di poltrona che, come ampiamente previsto, ora competerà una serie di passaggi amministravi verso le elezioni amministrative che daranno a Genova un nuovo primo cittadino.
Bucci ha di fatto lasciato il proprio ufficio al sesto piano di Palazzo Tursi consegnando i propri incarichi nelle mani del suo vice, Pietro Piciocchi, che nelle ultime settimane ha praticamente già assunto il ruolo di primo cittadino. La legge consente fino a sei mesi di gestione temporanea, per cui è probabile che le elezioni comunali per il nuovo sindaco di Genova entrino in calendario nella prossima primavera. Questo significa una campagna elettorale ininterrotta, con nuovi volti e uno scenario politico diverso. Tempo di insediare la nuova giunta regionale, che sarà già tempo di pensare alla corsa per le amministrative di Genova.
Durante i mesi di transizione, Piciocchi dovrà inevitabilmente procedere a un rimpasto della giunta comunale visto il probabile passaggio in Regione di alcuni assessori.
Il neo presidente Marco Bucci, quindi, dopo aver smaltito i festeggiamenti dovrà inevitabilmente passare agli atti formali, presentandosi dal Prefetto per ricevere l’incarico e, allo stesso tempo, passando la mano a Palazzo Tursi.
Bucci, inoltre, lascia la carica di sindaco del capoluogo portando in dote una sonora batosta all’interno del Comune che ha amministrato per sette anni. A Genova, infatti, il suo principale contendente, Andrea Orlando, lo ha superato di circa novemila voti portando il Partito Democratico a recitare il ruolo di forza politica dominante in città. Un Pd che, forte del proprio risultato e del flop del Movimento 5 Stelle, vorrà recitare un ruolo centrale nella scelta dell’avversario di Pietro Piciocchi.