Dolmen nella versione locale ricordato dalla memoria contadina come ‘Bausu du Diavu’, dove la camera sepolcrale è stata ricavata scavando sotto un grande banco di roccia che in origine si presentava sulla parte frontale con un grande foro di 19 cm di diametro, utile per inserire all'interno offerte votive di varia natura tra cui, frutta. Primizie e le viscere e il sangue degli animali sacrificati. E' stato scoperto dal gruppo di ricerche archeologiche di superficie 'Archeonvervia', diretto da Andrea Eremita.
Dopo di che, è plausibile pensare che i monaci Benedettini preposti ha evangelizzare l'entroterra e ha distruggere ogni testimonianza della religione pagana, in conformità della demagogia del terrore messa in atto dalla chiesa nel periodo medioevale, non potendo distruggere il banco di roccia e cristianizzare il luogo decentrato con l'erezione di una cappella, hanno scolpito a lato del foro un occhio con sotto una bocca spalancata con l’intento di raffigurare volto aggressivo, terrificante e mostruoso, con finalità di intimorire e scoraggiare i contadini e i pastori che continuavano a frequentare il luogo di culto pagano.