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Attualità | 26 ottobre 2024, 12:41

Ventimiglia: la Biblioteca Civica Aprosiana riduce gli orari, studenti 'fuori sede' chiedono di tornare a quelli di prima

Gli alunni del comprensorio intemelio contestano la decisione dell'Amministrazione frontaliera

Ventimiglia: la Biblioteca Civica Aprosiana riduce gli orari, studenti 'fuori sede' chiedono di tornare a quelli di prima

Alcuni studenti del comprensorio intemelio, in particolare alcuni che hanno costituito un comitato di alunni ‘fuori sede’ residenti tra Ventimiglia, Camporosso, Vallecrosia, la Val Nervia e Bordighera, sono scesi sul piede di guerra contro l’Amministrazione della città di confine, che ha deciso di ridurre ulteriormente l’orario di apertura della Biblioteca Civica Aprosiana.

L’atto amministrativo, firmato il 19 settembre, prevede la chiusura il lunedì e orari ridotti durante la settimana, che limiteranno ulteriormente l’accesso a uno dei pochi spazi di studio e cultura nella zona. “In una regione già carente di strutture dedicate alla cultura e allo studio – evidenziano i ‘fuori sede’ - queste nuove restrizioni sono per noi un grave ostacolo. Già in passato avevamo manifestato il nostro malcontento per la chiusura del sabato pomeriggio, un orario che per molti di noi rappresentava una delle poche occasioni per dedicarsi allo studio”.

Gli orari originari prevedevano, la chiusura della biblioteca alle 19 da lunedì a sabato, permettendo anche agli studenti lavoratori di usufruirne durante i giorni feriali, e la chiusura il sabato alle 13.15, che era comunque meglio dell’attuale alle 11.45. Questa possibilità è stata prima ridotta con una chiusura anticipata alle 18, e ora ulteriormente limitata con le recenti modifiche.

“Nel comprensorio intemelio – proseguono gli studenti - già carente di strutture dedicate alla cultura e allo studio, queste nuove restrizioni rappresentano un grave ostacolo per chi, come noi, si impegna nei propri percorsi formativi. Inoltre, la chiusura anticipata del venerdì rappresenta un danno enorme per tutti gli studenti fuori sede che tornano a casa nel pomeriggio con il treno o in auto e che, fino a poco tempo fa, potevano fermarsi a studiare fino a sera. Questo permetteva loro di dedicarsi allo studio il venerdì e poi trascorrere il fine settimana nei propri comuni, insieme a familiari e amici. Con queste nuove limitazioni, perdiamo un’opportunità preziosa di organizzare al meglio il nostro tempo tra studio e vita familiare”.

Il comitato evidenzia come la biblioteca sia uno dei pochi spazi accessibili per studiare in tranquillità, specialmente per chi non dispone di luoghi adeguati a casa: “Ridurre gli orari di apertura – dicono - significa colpire il diritto di accesso alla cultura e limitare le opportunità di crescita personale e professionale dei giovani. Questa situazione ci ha spinti a chiedere all’opposizione comunale di farsi portavoce delle nostre istanze, affinché la questione venga affrontata seriamente”.

Gli studenti chiedono al Sindaco e agli amministratori di rivedere queste scelte e di lavorare a soluzioni che permettano alla Biblioteca Aprosiana di continuare a essere un centro di aggregazione e un supporto fondamentale per gli studenti e per tutta la comunità. “Crediamo fermamente – terminano - che investire nello studio e nella cultura sia il miglior modo per costruire il futuro del nostro territorio, e ci auguriamo che l’amministrazione comunale ne tenga conto”.

Carlo Alessi

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