A centosettantatre giorni dal 7 maggio, quando a Sanremo scattò il blitz della Guardia di Finanza con l’arresto di Giovanni Toti, i liguri arrivano al momento di voltare pagina: le elezioni che daranno alla Liguria un nuovo presidente, un nuovo consiglio regionale, un nuovo governo. In mezzo settimane di scontri tra politica e giustizia, processi attesi e mai iniziati, difese a oltranza finite con un patteggiamento. Ora è tutto pronto per il punto di svolta.
Si andrà alle urne domenica 27 (dalle 7 alle 23) e lunedì 28 ottobre (dalle 7 alle 15), a chiusura del voto scatterà subito lo scrutinio. In totale sono un milione e 348 mila i liguri chiamati a eleggere un presidente scegliendo tra i nove in lizza e a determinare il nuovo consiglio eleggendo 30 consiglieri tra i 570 che si sono presentati nelle varie liste così suddivise: 20 a Genova e 19 a La Spezia, Imperia e Savona. La provincia che esprime più elettori è, ovviamente, Genova con i suoi 653.064. Seguono Savona con 216.985, La Spezia con 170.806 e Imperia con 161.132. Ci sono anche 146.614 aventi diritto con residenza all’estero.
In campo ci saranno 669 presidenti di seggio. Per votare, ovviamente, occorre presentarsi al proprio seggio di riferimento con la tessera elettorale e un documento di identità. Sulla scheda (verde) ci saranno i nomi dei nove candidati alla presidenza accompagnati dai simboli delle liste che li sostengono.
Si può votare in diversi modi. È possibile apporre una X sulla liste provinciale preferita e, così, il voto andrà anche al candidato presidente collegato. È poi possibile mettere la propria X sia sulla lista che sul candidato presidente. È possibile, inoltre, mettere solamente la X sul nome del candidato presidente senza indicare una lista specifica dando così il proprio voto valido solamente al presidente senza darlo a una lista.
Come per le comunali, è prevista anche la possibilità del voto disgiunto mettendo una X su un candidato presidente e, poi, un’altra X su una lista non direttamente collegata a lui. In questo modo il proprio voto andrà al candidato presidente scelto, ma anche alla lista di appoggio a un altro candidato presidente.
Nel votare per una lista, inoltre, è possibile esprimere fino a due preferenze per i candidati consiglieri, ma devono essere per forza un uomo e una donna. Nel caso si esprimesse il voto per due candidati dello stesso sesso, il secondo sarà automaticamente annullato.
Quando si vota
Le elezioni si svolgono domenica 27 ottobre dalle 7 alle 23 e lunedì 28 ottobre dalle 7 alle 15. Per votare bisogna essere muniti della propria tessera elettorale e di un documento di identità e recarsi al seggio indicato nella tessera. Nella sede dei seggi elettorali e nei luoghi pubblici indicati dai sindaci vengono affissi i manifesti con i nomi dei candidati. Il telefono deve essere consegnato ai componenti del seggio prima di entrare nella cabina elettorale. Le operazioni di scrutinio inizieranno subito dopo la chiusura del voto.
Come si vota
Gli elettori ai seggi riceveranno una scheda di colore verde. Per esprimere il voto è possibile: tracciare un segno sul nome del candidato presidente; oppure, tracciare un segno sul nome del candidato presidente e su una lista a lui collegata o tracciare un segno solo su una delle liste a lui collegata. In quest’ultimo, caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato presidente collegato; oppure, è possibile tracciare un segno sul nome del candidato presidente e su una lista a lui non collegata (voto disgiunto); per quanto riguarda le preferenze: è possibile esprimere una o due preferenze, all’interno della stessa lista, indicando il cognome, oppure nome e cognome in caso di omonimia. Nel caso si esprimano due preferenze, queste devono indicare due persone di sesso diverso, pena l'annullamento della seconda preferenza. Per dettagli è possibile consultare il sito elezioni.regione.liguria.it.
Voto domiciliare
Gli elettori affetti da gravi infermità, impossibilitati ad allontanarsi dalla propria abitazione, che risiedono nel territorio della regione, possono votare a domicilio. La richiesta (contenente la dichiarazione di esprimere il voto presso la propria dimora, l’indirizzo dell’abitazione e un recapito telefonico) deve pervenire entro il 7 ottobre 2024 al Sindaco del proprio comune di residenza e deve essere corredata da: una copia della tessera elettorale; un certificato medico della ASL.
Voto assistito
Gli elettori fisicamente impediti (non vedenti, amputati delle mani o affetti da paralisi o da altro impedimento di analoga gravità) hanno diritto all’assistenza di un accompagnatore di fiducia per esprimere il proprio voto. L’elettore sarà ammesso al voto con l’aiuto dell’accompagnatore di fiducia nei seguenti casi: quando si presenta al seggio con la tessera elettorale sulla quale è apposta l’annotazione permanente del diritto al voto assistito; quando l’impedimento fisico sia evidente; quando l’elettore è in possesso del libretto nominativo di pensione di invalidità civile; quando esibisca l’apposito certificato medico rilasciato dalla ASL.
L’annotazione permanente del diritto al voto assistito può essere richiesta al Sindaco del Comune di residenza che provvede all’apposizione di un corrispondente simbolo (sigla “AVD”) sulla tessera elettorale. L’accompagnatore di fiducia può essere un elettore della propria famiglia o un altro elettore purché iscritto nelle liste elettorali di un qualsiasi Comune della Repubblica e dovrà avere con sé la propria tessera elettorale.
Voto per degenti in ospedale o case di cura
I degenti in ospedali e case di cura possono votare nel luogo di ricovero se iscritti nelle liste elettorali di uno dei comuni della Regione ove è ubicata la struttura di ricovero. A tal fine, occorre presentare al Sindaco del Comune di residenza una dichiarazione, che sarà inoltrata a cura dell’istituto di ricovero non oltre il terzo giorno antecedente la votazione, contenente la volontà di esprimere il voto nel luogo di cura e l’attestazione del direttore sanitario della struttura comprovante il ricovero.